Tutti in corteo per ricordare il povero Spike e i continui abbandoni di animali



Sabato si è svolta una marcia per ricordare il povero Spike, tenero pitbull bruciato vivo da un giovane crudele e purtroppo deceduto per le gravi lesioni riportate, il cui appello ho ospitato sulle pagine del blog L'Arca di Noè, lasciando un vuoto enorme nel cuore dei suoi padroni. L'unica "colpa" di Spike è stato invaghirsi della cagnolina meticcia di quella persona.

Oltre 500 persone tra cui donne, anziani e bambini e animalisti provenienti da tutta Italia hanno marciato per le vie del Rione Toiano di Pozzuoli, un rione storico noto per brutti fatti di cronaca legati a droga e camorra, che ha mostrato altro, come l'amore per gli animali ma anche la distanza dei suoi abitanti dalla crudeltà verso i nostri amici a 4 zampe. Una delle tappe della marcia è il luogo (che vedete nella foto) dove la volontaria Giulia ha rinvenuto sgomenta il povero Spike, fotografandolo e chiedendo subito aiuto per salvarlo, cosa che purtroppo non è stata possibile, dalla foto potete vedere le gravi lesioni da lui riportate per l'ingiustificata crudeltà di uno che gli animali non li ama davvero, infatti gli è stata tolta la sua meticcia per darla in affidamento a un altro giovane, anche perché lui è stato arrestato e dovrà rispondere del reato commesso.

Il corteo è stato seguito dalle forze dell'ordine, che temevano disordini sotto l'abitazione vuota dell'assassino in cui si è consumato il crudele atto, ma solo insulti verbali sono volati verso quell'abitazione, mentre tanti messaggi, fiori sono stati lasciati nell'aiuola dove Spike è stato ritrovato moribondo e vicinanza affettuosa verso i suoi padroni che ancora lo piangono.

Troppi gli atti di violenza verso gli animali (e non solo), l'ultimo un anziano che ha ucciso a bastonate un gatto, scoperto e filmato da un vicino, e ancora troppi gli abbandoni, solo a luglio in Italia sono stati più di 1700, nonostante tutti gli appelli e gli inviti, ora certamente si attende un segnale forte dalla giustizia per far capire che questi sono reati perseguibili per legge.

C'è chi non comprende l'amore e l'impegno per gli animali invitando senza mezzi termini ad occuparsi solo degli umani, io rispondo sempre che il cuore non ha limiti e paletti se non quelli che mettiamo noi, per cui possiamo e dobbiamo occuparci sia degli umani sia degli animali bisognosi, i problemi nascono quando abbiamo il cuore rattrappito, chiuso o, peggio, indifferente e crudele verso entrambi.
Allarghiamo il cuore e andiamo oltre gli orizzonti delle nostre categorie mentali... ci sorprenderà il mare d'amore che ci attraverserà...

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