Padre Vincenzo Barbieri, l'anima di COOPI, l'uomo col megafono


Ieri ho dedicato un post alla sua fondazione, oggi vorrei dedicarlo a lui, fondatore e presidente di COOPI, un uomo che si è dedicato sempre agli ultimi, gettando le basi della sua fondazione già agli inizi degli anni 60 in Francia proponendo ai giovani il missionariato laico in quelli che venivano definiti paesi del "Terzo Mondo".

Fino alla sua morte, avvenuta il 9 dicembre 2010 all'età di 79 anni, padre Vincenzo si è speso sempre concretamente per aiutare le popolazioni in difficoltà ed ha lavorato attivamente soprattutto in Congo, dove ha avviato un corso di alfabetizzazione per adulti ed una scuola di specializzazione per infermiere e ostetriche quindi ha avviato progetti di sostegno a distanza sia verso i bambini che verso le loro famiglie.

Padre Vincenzo veniva chiamato l'uomo in bianco col megafono perché vestito con una talare bianca, croce sul petto e megafono alla mano andava a Milano davanti teatri, fiere ed eventi per raccogliere fondi per i tantissimi progetti della sua fondazione.


A Milano la sua figura era nota tanto quanto la sua costante presenza e richiamo ad un piccolo gesto di generosità per i bambini e per i progetti di COOPI, si è speso fino alla fine per loro, come testimoniano anche le sue ultime parole < mi raccomando quegli 800 euro per i bambini >.
A lui sono dedicati un sito (http://www.padrebarbieri.it/), un gruppo di Amici che crede nei suoi stessi ideali e un Fondo per i bambini di Congo, Rwanda, Camerun e Togo. La sua missione è portata avanti da professionisti e volontari, ma non è l'impegno di pochi che potrà cambiare il mondo, bensì l'impegno di tutti noi, insieme, ognuno col suo contributo, non possiamo voltarci dall'altra parte fingendo che non ci riguarda e dicendo che non possiamo fare nulla, perché qualcosa si può sempre fare, magari piccola, ma quella goccia, unita alle altre, può diventare oceano.

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