Il Dio delle sorprese


Papa Francesco si era riferito così rispetto al Signore in un omelia recente (link), ma a volte lo dimentichiamo, tendendo ad incasellare l'Altissimo nelle nostre ristrette vedute e nelle categorie della nostra mente, come se conoscessimo tutto di Lui e del suo agire, come se il centro fossimo noi e non Lui e così non solo non sappiamo cogliere i segni dei tempi, ma nemmeno i segni della Sua presenza e del Suo passaggio nella nostra vita, questo che affermo il Signore me lo ha mostrato recentemente sorprendendomi di nuovo domenica scorsa.

Sentivo il bisogno di confessarmi e mi sono recata in una chiesa che non è la mia parrocchia per partecipare con mia madre alla S. Messa in un orario non abituale per noi per un impegno serale a casa, così mi sono accostata alla Confessione, fin qui niente di particolare, ma la sera precedente avevo pregato il Signore di poterlo incontrare nel confessionale, in quanto non sempre nei sacerdoti riusciamo a fare esperienza di Lui, e mi sono ricordata che a Medjugorje la Santa Madre ha detto che questo accade perché noi non preghiamo abbastanza per i nostri sacerdoti ed in particolare per i nostri confessori, normalmente lo faccio, ma il mio confessore è anche il mio padre spirituale, mi conosce bene e mi accoglie davvero come sono, ma ho sentito dell'importanza, almeno ogni tanto, di separare confessione e direzione spirituale, e quando lo faccio ne esco con varie esperienze, non sempre positive, e in effetti, non avendole programmate non ho pregato per quei sacerdoti, memore di questo ho pregato ed ho chiesto al Signore di poterlo incontrare nel sacerdote che avrei trovato.

Mi sono accostata al confessionale e sono entrata essendo la prima, ero intimorita, non tanto per quello che dovevo dire, ma proprio perché, per varie situazioni difficili, avevo bisogno di sentirmi accolta, accettata e rincuorata dal Signore, non avevo bisogno delle parole di circostanza, avevo bisogno di Lui e l'ho trovato.. il sacerdote mi ha accolto con un sorriso rassicurante e accogliente, sincero, non di circostanza, e lo ha mantenuto sempre, mi ha ascoltata e accolta, sono uscita con uno stato d'animo completamente opposto a quello con cui ero entrata, piena di gioia, una gioia nuova.

Non bisogna mai dare nulla per scontato, meno che mai il Signore, il nostro Pastore che ci guida, conduce e ci rinfranca nel cammino, si prende cura di noi, sempre, che ce ne rendiamo conto o meno, ci ascolta e cura le nostre ferite, non abbandonandoci mai, e lo fa sia direttamente sia attraverso le persone che mette sul nostro cammino, specialmente i sacerdoti, ma è nostro dovere sostenerli con la nostra preghiera, particolarmente coloro che sono chiamati al ministero della Riconciliazione, noi abbiamo bisogno dei sacerdoti, ma loro hanno bisogno della nostra preghiera e del nostro amore, non dimentichiamolo e manteniamo il cuore aperto per lasciarci sorprendere da Dio.

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