Braccialetti Rossi forever


N.B. AGGIORNAMENTO 11/12/2016: Cari amici sono costretta a fare una rettifica in quanto ieri volevo vedermi con calma le puntate della prima stagione ed ho scoperto che, terminata la messa in onda della terza, sono stati tolti tutti i link alle puntate di tutte le stagioni di Braccialetti Rossi, per cui non è più possibile la visione in streaming. Il motivo? Esclusivamente economico, chi vuole vedere Braccialetti Rossi deve comprare tutti i dvd e, seppure poche puntate per stagione, il costo non è basso per cui, per molti, me compresa, fa parte di tutte quelle spese extra che non possiamo permetterci... La spesa la serie la merita e vale tutta, ma se non lavori e, magari, sei anche malato e con spese già extra - straordinarie, devi rinunciare ed è un vero peccato! Io credo che per dare maggiore visibilità e raggiungere più persone possibili tra quelle che, per vari motivi, non hanno visto Braccialetti, un'eccezione potevano pure farla, considerando i messaggi importanti che trasmette!!! Amici chi può la compri, gli altri aspettiamo la messa in onda della 4 stagione dove, sicuramente a scopo promozionale, renderanno di nuovo visibile lo streaming! 

Anche questa volta mi ritrovo a scrivere sulla fiction di Rai 1 Braccialetti Rossi 3 in ritardo, oggi infatti questa bellissima terza stagione si conclude promettendo lacrime e sorrisi, emozioni e sorprese, malattia e speranza, morte e vita, però veramente credo sia la storia meglio raccontata della televisione italiana, quella che ti prende e ti porta nella vita dei giovani, di quelli che, oltre alla vita "normale" con la scuola, gli amici, i primi struggenti amori, la famiglia, deve fare i conti ogni giorno con la malattia, in tutte le forme in cui può manifestarsi e sconvolgere i piani di chi pensa, come si ripete sempre, di avere tutta la vita davanti, ma in questo tutto non comprende certo visite mediche, esami, indagini strumentali, ricoveri ospedalieri, sofferenza, paura e, nei casi estremi, la morte.
A Braccialetti Rossi ho già dedicato un post  durante la seconda stagione (http://petalidiciliegiosperanza.blogspot.it/2015/02/braccialetti-rossi-2.html), ma non posso non farlo anche ora con nel cuore le emozioni intense, le lacrime, i sorrisi, le canzoni stupende di Niccolò Agliardi e le musiche di Stefano Lentini, le interpretazioni coinvolgenti che ti fanno dimenticare che si tratta di una fiction e ti arrivano nel profondo al punto che quei personaggi sono giovani molto reali che si trovano, come la radio Watanka della finzione, a condividere la propria storia e la propria lotta.
Ho sentito che, nonostante milioni di telespettatori incollati alla tv, lo share è basso rispetto alle passate stagioni e, purtroppo, è questo che pesa nelle decisioni dei produttori e delle reti televisive, se un prodotto funziona o meno e debba continuare ad essere trasmesso oppure cancellato dai palinsesti, senza tante spiegazioni e fregandosene dei telespettatori insoddisfatti della decisione, e la Rai già ha perso molti punti con me, come quando ha cancellato "Cronache Animali", una bellissima trasmissione della mattina di Rai 2 che faceva informazione, educazione e sensibilizzazione sul mondo animale, che, evidentemente, ha dato fastidio a qualcuno, perché gli ascolti erano buoni e di trasmissioni così ce n'è proprio bisogno, insomma già sono infuriata per questa insana decisione, se ora mi cancellano pure Braccialetti penso che non vedrò più nulla in Rai.
Lo share è il parametro che conta per produttori e impresari, ma per chi la guarda la televisione conta la qualità, la serietà, il messaggio che viene trasmesso, la storia che vuoi raccontare, l'informazione che dai e come la dai e tutta un'altra serie di cose, valori che, a quanto pare, contano solo per noi comuni telespettatori.
Braccialetti Rossi è fatto molto bene, è completo in ogni parte: storia, valori, cast, colonna sonora, regia e produzione, ma non tutti hanno la forza di confrontarsi con certe tematiche, questo spiega lo share basso rispetto alle aspettative, anche nella vita quotidiana, quando sei malato, molti amici prendono le distanze, non perché siano cattive persone, semplicemente perché "è troppo per loro", se il malato poi è un giovane o un bambino, la distanza aumenta, perché non si sostiene il dolore del malato e della sua famiglia, questo uno dei motivi per cui molte persone scelgono di non guardare Braccialetti Rossi, perché pensano sia angosciante o triste, anche se sbagliano, perché colgono solo alcuni dei colori sulla tela dipinta, ma oltre agli scuri, ci sono quelli pastello, quelli chiari, il dipinto va guardato ed apprezzato nell'insieme, non si può escluderlo a priori perché ci sono sfumature di nero e grigio, in quanto si perde la bellezza dell'intero quadro ed è un peccato, questione di scelte comunque, ognuno è libero di guardare o meno, il quadro resta bello lo stesso e troverà chi lo sa apprezzare.
Oltre a chi non vuole vedere certe tematiche, ci sono tante persone veramente superficiali, che non si lasciano toccare in profondità da nulla e che, forse, non c'è nulla nel profondo, perché chi vive sempre e solo in superficie, seguendo le mode del momento, in continua evasione, non lo immagino cosa possa trattenere nel profondo, l'effimero sfuma tra le mani, dura troppo poco. Io ho sempre pensato che la superficialità fosse solo un momento e non definisse una categoria di persone, invece sto scoprendo, attraverso le storie degli animali, che le persone superficiali esistono, che la stupidità esiste e veramente rimango sempre interdetta, quasi incredula dinanzi a certe realtà.

Tralasciando i motivi dello share basso rispetto a quanto i produttori e la rete si aspettavano, a Braccialetti Rossi vanno tanti meriti, il merito di aver raccontato la vita vera, che è fatta davvero di tutto, la speranza, il coraggio e la determinazione davanti alle sfide impossibili, o che sembrano tali, il poter cambiare nonostante gli errori, l'amore, la disabilità, le incomprensioni familiari, l'intraprendenza dei giovani, insomma la vita a 360 gradi, comprendendo malattia, sofferenza, paura, sconfitte, morte, dolore, perdite, lutti, la donazione degli organi ecc.
Oggi la terza stagione di Braccialetti Rossi finisce, non so se ci sarà o no una quarta stagione, onestamente me lo auguro e non sono una che ama i sequel o il ripetersi delle stagioni, ma quando qualcosa di buono e vero si può e si deve raccontare non si può fare frettolosamente, così come la vita di ognuno di noi è una storia senza fine, ugualmente non si esaurisce il tema della vita tutta in Braccialetti Rossi, ma vorrei invitare tutti a riprendere la serie, dalla prima alla terza stagione, e rivederla con calma, senza interruzioni pubblicitarie, a casa, magari in famiglia, perché sono certa ha qualcosa da dire ad ognuno di noi, un messaggio specifico e personale da consegnare, così andate sul sito http://www.raiplay.it/programmi/braccialettirossi/ e troverete tutte le stagioni, non sono tante puntate a stagione, però molto intense e belle, eh si le cose belle fanno anche piangere, a volte di dolore a volte di gioia a volte di sorpresa altre ancora di delusione, ma sono certa non ve ne pentirete...allora WATANKA!

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