Riflettendo sui doni dello Spirito Santo con Papa Francesco siamo arrivati al quarto, la Fortezza. Tutti i doni dello Spirito sono importanti, Lui stesso è il dono fondamentale per noi, senza il quale siamo solo un insieme di ossa inaridite, ma ogni suo dono è prezioso per la nostra vita. Io ho già detto che il mio tallone di Achille è la paura e senza lo Spirito Santo e i suoi doni vivrei incatenata da questa e condizionata in ogni cosa, una vita veramente non vita, per cui, insieme al Consiglio, la Fortezza è quello che più chiedo allo Spirito Santo.
Papa Francesco ha iniziato la sua catechesi partendo dalla parabola del seminatore, il Padre, che esce e getta con generosità il seme, quello della Parola, ma solo quello caduto sul terreno buono porta frutto, il resto finisce bruciato dal sole perché non mette radici in profondità o soffocato dai rovi o tra i sassi. Il problema non è nel seme, ma nel terreno arido, sassoso o pieno di rovi del nostro cuore e lo Spirito di Fortezza viene in aiuto al nostro cuore per liberarlo da tutti gli ostacoli che frapponiamo alla Parola, dal torpore, dall'indolenza, dalla paura, affinchè si radichi profondamente e porti frutti di vita eterna. Il Papa ha sottolineato inoltre come questo dono soccorra tanti uomini e donne nei momenti difficili e dolorosi della vita, tanti uomini perseguitati per la loro fede, tante persone che finirebbero schiacciate da pesi troppo grandi, di situazioni così ne facciamo esperienza, o ne sentiamo parlare, con frequenza allarmante in questi tempi di crisi sociale, politica ed economica.
E' molto bello come il Papa si riferisca a questi uomini e donne chiamandoli santi nel quotidiano, santi nascosti in mezzo a noi... sono di una santità nascosta: è lo Spirito Santo che hanno dentro che li porta avanti e che pensare a loro deve essere di stimolo anche a noi per vivere la chiamata alla santità nell'ordinarietà della nostra vita quotidiana.
La santità non è una chiamata per pochi privilegiati e noti, ma una chiamata per tutti e solo lo Spirito Santo può realizzare in noi questa chiamata, a volte ci nascondiamo dietro scuse banali, leggiamo le vite dei santi o apprendiamo di qualche storia di straordinaria santità quotidiana e pensiamo che non ci riguarda, che se questi sono santi è per qualche dote particolare che noi non abbiamo, mettendoli su un piedistallo sempre più distante da noi, non tanto per onorarli, quanto per tenerli lontani e dire a noi stessi che è troppo difficile, una realtà troppo pesante che non ci riguarda, ma la verità è che mentiamo ingannando noi stessi, ma non il nostro cuore, per non doverci scomodare, per paura e perché non vogliamo impegnarci seriamente. I santi e coloro che sono sulla via per diventarlo ufficialmente sono uomini e donne come noi, con uguali limiti e difetti, ma che hanno detto SI al Signore, permettendogli di operare nella loro vita le meraviglie che Lui desiderava compiere, sono persone che hanno aperto il cuore, non senza fatica e dolore, e la vita e lasciando entrare, forse è più corretto dire, lasciando uscire, manifestando il Signore e divenendo docili all'azione dello Spirito Santo. Noi guardiamo i santi con l'aureola poi guardiamo noi stessi e il nostro peccato che ci accusa e riteniamo la santità una missione impossibile ed è vero che soli non possiamo realizzarla, e questo vale per tutto, ma nulla è impossibile a Dio e, ricordando le parole di San Paolo ai Filippesi che Papa Francesco ha ricordato e che sempre riporto nel cuore quando sento venir meno tutto (fiducia, speranza, forza, gioia, ...), tutto posso in Colui che mi dà la forza (Fil 4,13), per cui non scoraggiamoci e smettiamo di costruire paletti, fortificazioni, barriere tra noi e Dio, smettiamo di ripetere in mille modi i nostri no e iniziamo a dire SI, un piccolo si ogni giorno, ogni istante e a domandare nella preghiera quello di cui abbiamo bisogno e, sopratutto, lo Spirito Santo, il resto lo farà Lui... come ripetevano dire Chiara ed Enrico, dopo averlo appreso dai frati, piccoli passi possibili, questo ci è chiesto e davanti a noi l'eternità per amare e lasciarci amare.
Preghiera personale
Vieni Spirito Santo, vieni,
scendi su di noi e sulle nostre famiglie,
sui nostri governanti, vicini e su ogni uomo e donna su questa terra.
Spirito Santo Tu sai tutto,
Tu ci conosci meglio di quanto possiamo conoscerci noi,
Tu conosci le nostre fragilità e i nostri peccati,
le nostre miserie e le nostre buone intenzioni,
Tu ci conosci e ci sei più vicino di quanto noi sappiamo comprendere,
soccorrici, rialzaci, scuotici, illuminaci, riempici, usaci
così come siamo veniamo a Te e Ti chiediamo aiuto,
come S. Paolo ha scritto agli Efesini
donaci lo Spirito di Sapienza e di rivelazione
per una profonda conoscenza del Signore,
illumina gli occhi del nostro cuore
per comprendere a quale speranza Egli ci ha chiamati
e donaci il dono della Fortezza
per liberarci dal torpore e da ogni timore,
dalle resistenze e da ogni indolenza,
realizza in noi la chiamata alla santità
secondo il benevolo disegno di Dio.
Vieni Santo Spirito, scendi su tutti noi e sul nostro tempo
spazza via venti di guerra e tempeste di morte
cambia i cuori, apri le menti
fa che ogni uomo comprenda ed ami il Verbo fatto carne
e segua Lui, Via, Verità e Vita,
amen
Commenti
Posta un commento