Non programmare la vita... vivila...

(Immagine presa dal web tratta dal film di animazione targato Disney Pixar UP)

Una delle cose che ho imparato nella vita, ma che ancora fatico a mettere in pratica, è l'inutilità di fare programmi, non so quanto tempo ho sprecato nel programmare la vita, ma sicuramente molto, tempo sprecato perché puntualmente qualcosa ha fatto saltare i programmi e la vita è andata dove doveva andare a modo suo... Sarà certamente capitato anche a voi, ma alcuni di noi sono più ostinati di altri nel voler mantenere un assoluto controllo sulla propria vita, nel volerle fare prendere la direzione che crediamo migliore e nel difenderci dalle sorprese che, pur se positive, generano ansia.
Programmare ed organizzare sono attività necessarie nella vita lavorativa, servono a far funzionare meglio le cose, anche nelle professioni medica e infermieristica sono fondamentali, i protocolli e le linee guida snelliscono certi passaggi ed aiutano a limitare gli errori, ad individuarli e risolverli, a sviluppare nuove modalità di intervento, a migliorare, ma il rischio è quello di irrigidirsi e di rimanere incastrati mentalmente in quei passaggi codificati, perdendo elasticità e apertura, cadendo nel "qui abbiamo sempre fatto così" che ritarda ed ostacola il cambiamento, visto sempre in maniera negativa ma che esprime, in positivo, il poter fare meglio e possiamo scontrarci con questo nella burocrazia di certi uffici in cui si perdono energie e serenità (tornando più volte per fare le stesse cose con informazioni frammentarie e confusionali) e si hanno tardivi e, spesso, incompleti risultati.
Nello svolgimento della mia professione ho spesso constatato che molte persone hanno bisogno di essere guidate, le/i caposala lasciano messaggi e vademecum talvolta così scontati da sembrare inutili (lavaggio delle mani prima e dopo ogni prestazione, controllo farmaci e scadenze, verifiche degli strumenti e del lavoro eseguito, rifornimento materiali, ecc), eppure, se non fossero scritti, da quelle persone non verrebbero eseguiti, non solo per "voglia di lavorare saltami addosso che io mi scanso" come dice un detto, ma perché semplicemente non ci pensano, salvo poi trovarsi in difficoltà quando ci sono urgenze o devi agire in fretta e scopri che manca il materiale nel carrello emergenze o che quello strumento non funziona o, non usandolo spesso, dimentichi come usarlo. Leggendo quei vademecum per me scontati spesso mi innervosivo perché non eravamo bambini da guidare passo dopo passo, ma adulti, professionisti seri, di esperienza, poi però dovevo ricredermi guardando certi colleghi, che si sentivano rassicurati e li seguivano alla lettera. 
Se nel lavoro, anche se fino ad un certo punto, proprio per non perdere elasticità e apertura, non possiamo fare a meno di programmare ed organizzare, se nella vita familiare queste attività ci aiutano a non affogare nei mille impegni di casa, dei figli e di fuori (visite mediche, cene con gli amici, attività scolastiche ed extra scolastiche dei bambini, spesa, riordino, pulizie, ecc), nella vita personale sono spesso un ostacolo perché la vita è un movimento continuo e intrisa di sorprese, di cose inaspettate, di ostacoli, prove, inciampi, intoppi, che quasi sempre fanno saltare ogni programma e questo, anziché soddisfare il nostro bisogno di controllo e rassicurarci, genera ancora più ansia e stress di quello che, programmando, cerchiamo proprio di evitare.
E' inutile programmare la vita perché la nostra conoscenza delle cose è limitata, crediamo di sapere tutto o molto, invece lei ci dimostra che non è così, per comprendere meglio pensate a quando guidate su una strada sconosciuta, senza navigatore (strumento utilissimo su cui facciamo affidamento totale ma che, dobbiamo ricordare, non è perfetto...), noi vediamo una strada dritta e libera, poi all'improvviso una curva, può essere una semplice svolta oppure un tornante stretto e lungo, a doppio senso di marcia, per cui svolti e magari incontri un pullman che, per tagliare la curva, invade la tua corsia e sembra quasi che ti venga addosso frontalmente, poi ancora altre svolte e non vedi dove la strada porta, finisce e come è strutturata, mi è capitato spesso percorrendo la Valnerina in Umbria, una strada bellissima, nel verde intenso dei boschi e nella natura, dove incontri la cascata delle Marmore e costoni protetti da reti per evitare la caduta massi, ma che è un continuo di curve a doppio senso di marcia, ecco la vita è così, imprevedibile, inaspettata, sorprendente, non sai mai cosa puoi aspettarti dietro l'angolo e, in genere, se ti aspetti qualcosa non è mai in positivo, siamo pieni di ansie e timori che soffocano la gioia di vivere e rubano tanti momenti preziosi, la nostra mente è sempre troppo proiettata in avanti e si perde diversi oggi che non torneranno più e che è davvero un peccato lasciar andare senza nemmeno vederli, oltre che viverli.
I miei genitori avevano fatto tanti programmi per il futuro, rimandato al domani tante cose, avevano comprato una casa in campagna dove pensavano di trascorrere la pensione, dicevano che avremmo fatto un domani ipotetico dei viaggi, finché la vita ha messo un improvviso e doloroso STOP a tutti i loro sogni, mio padre è morto improvvisamente per una meningite a 45 anni e tutti i loro programmi sono andati in malora, la casa in campagna venduta, i viaggi archiviati e la vita tutta da ricostruire senza una presenza importante.
Non programmate la vita e il domani, vivetela così come viene e fate oggi quello che vorreste, state di più e meglio con i vostri figli, non lasciate che il lavoro stritoli il vostro quotidiano rubando tutto il tempo, riservatevi momenti per la famiglia, per gli amici, per qualche hobby, insomma per VIVERE, perché la vita è un dono e un bene prezioso, ne abbiamo solo una e il tempo trascorso e perso non ritornerà più, lo so che lo sapete ma che il quotidiano con tutte le necessità e gli impegni vi opprime e stressa, va bene, se non riuscite a liberare molto tempo, puntate sulla qualità, decisamente più importante della quantità, ci sono madri che non lavorano e che, fisicamente, passano giornate intere con i figli, ma emotivamente e mentalmente non ci sono, fanno tante cose, ma non ascoltano per davvero, non guardano sul serio, e i figli fanno il diavolo a quattro per tentare di attirare la loro attenzione, percepiscono che sono presenti e assenti al tempo stesso, non lo dico per giudicare perché le motivazioni sono tante e la maggior parte di loro non lo fa consapevolmente, vogliono e pensano di fare bene, ma qualcosa ostacola la traduzione in realtà dei loro propositi ed alla fine sono stressatissime, logorate, sull'orlo dell'esaurimento e vanno aiutate, sostenute, nel ritrovare se stesse e la serenità in famiglia, di cui hanno, spesso, tutto il peso addosso.
Dobbiamo puntare sul migliorare la qualità del tempo che viviamo, in generale e nel particolare, non hai tempo per frequentare gli amici come una volta? ok, fermati un momento e chiamali, fai quella telefonata che continui a rimandare con mille scuse, dona e donati quel tempo per parlare con le persone che ami, per esempio, sabato ho chiamato un'amica cara che, per tante ragioni, non vedo e sento più come una volta, siamo state due ore al telefono, nemmeno me ne sono accorta, ma è stato un momento prezioso, è stato bello poter parlare come facevamo prima, i legami, se non sono veri e significativi, ma anche quelli importanti, possono logorarsi col tempo, ma alcuni possono passare mille anni quando li vivi sembra che nulla sia cambiato, sono importanti e vivi più che mai.
Non perdiamo tempo a fare programmi che non andranno come pensiamo e organizziamo, lo dico anche a me, che programmo mentalmente le attività del blog, che mi prometto di riprendere L'Arca dopo mesi di stop e che, puntualmente, mi scontro con la realtà di un corpo che ha ancora bisogno di riposo, di tempo, di determinate posizioni, che soffre particolarmente il caldo afoso, che è debole e che non riesce a sostenere i miei propositi. Impegniamoci a vivere la vita come si presente, a dare valore e qualità al tempo che abbiamo e a viverlo pienamente, costellandolo di istanti, momenti, esperienze, ricordi preziosi e indelebili, scanditi dall'amore e dalla gioia di stare con le persone che amiamo e di fare quello che realmente sentiamo buono e giusto per noi e per chi abbiamo intorno.

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