Cari
amici, uniamoci in preghiera, come ve lo sentite, anche senza parole, perché
non avvenga mai più un orrore simile e in memoria delle vittime di Auschwitz e
di tutte le guerre. Vi lascio con un brano cantato dai Nomadi “La canzone del
bambino nel vento (Auschwitz)” scritta da Francesco Guccini, che ho preso da
YouTube, dove vedrete anche immagini tratte dal campo, e vi riporto sotto il bellissimo
testo, che è una preghiera, da leggere nel cuore mentre la stupenda voce di
Danilo Sacco la canta.
Son
morto con altri cento,
son
morto ch’ero bambino:
passato
per il camino,
e
adesso sono nel vento.
Ad
Auschwitz c’era la neve:
il
fumo saliva lento,
nel
freddo giorno d’inverno
e
adesso sono nel vento.
Ad
Auschwitz tante persone,
ma
un solo grande silenzio,
è
strano non riesco ancora
a
sorridere qui nel vento.
Io
chiedo come può l’uomo
uccidere
un suo fratello,
eppure
siamo a milioni
in
polvere qui nel vento.
Ancora
tuona il cannone,
e
ancora non è contento
di
sangue la bestia umana,
e
ancora ci porta il vento.
Io
chiedo quando sarà
che
l’uomo potrà imparare
a
vivere senza ammazzare,
e il
vento si poserà.
Su Google plus PAOLO RANDAZZO ha commentato: ci sono stato già diverse volte!.... ho fatto il matrimonio di mio figlio lì!......nel 2011 !.....
RispondiEliminaSu Google plus PATRIZIA NEGRETTI ha commentato:
RispondiEliminaI Nomadi anch'io li amo!!