La famiglia: cellula primaria della nostra società



Se fosse possibile vorrei, attraverso un canale audio universale, gridare a tutti, all’improvviso, di fare un momento di silenzio, giusto un attimo! Perché? Vorrei scovare quel sibilo serpeggiante tra le persone che insinua dubbi, sospetti e odio allo scopo di dividere, fomentare la paura, addormentare le coscienze, distogliere l’attenzione dai problemi urgenti, che riguardano tutti, a vantaggio e beneficio di pochi; e magari vorrei anche individuare le ramificazioni di questo serpente, anche se so che la fonte primaria è il maligno, che ha convinto molti della sua non esistenza per poter meglio agire e confondere gli animi.

Io davvero non comprendo, in passato, e purtroppo anche oggi (vedi il caso di Asia Bibi in Pakistan, condannata a morte per impiccagione con accusa di blasfemia, solo perché cristiana e che non ha rinunciato alla libertà di esserlo in cambio di aver salva la vita – leggete la sua lettera sul link, è molto significativa http://costanzamiriano.com/2014/01/19/scrivo-da-una-cella-senza-finestre/), le persone hanno lottato e sono morte per far riconoscere il diritto al libero pensiero ed espressione, e le famiglie hanno sofferto divisioni forzate per emigrare in modo da trovare lavoro, e noi la famiglia la distruggiamo dall’interno (divorzio) o dall’esterno (pressione delle lobby e di certa politica).

Credo fermamente che la famiglia in quanto tale: mamma, papà, figli e, non li perda per strada chi ancora li ha, anche i nonni, non offende proprio nessuno, indipendentemente dal fatto che abbia o no fede, perché ciascuno di noi è nato in una famiglia così ed ha trovato, salvo le situazioni di dipendenze (alcol, droga, gioco,…), sofferenza, crisi, divisione (la famiglia reale non è quella del Mulino Bianco, anche se ci piacerebbe proprio tanto!), un riferimento sicuro di amore, valori, educazione.

Io sono cattolica fervente e credo nel matrimonio cristiano e nella famiglia, la mia fede ha dato plus di senso e valore a quello in cui già credevo, e sbaglia chi pensa che la fede sia come avere una benda sugli occhi attraverso cui filtrare tutto, Dio è Signore e amante della verità e della libertà, Egli ci vuole liberi, l’amore vero è libero e rende liberi. La mia coscienza e la mia fede mi spingono all’impegno, nel senso di fare delle scelte, per cui prego molto ed ho firmato diverse petizioni della Citizengo (pur non essendo mia indole, stavolta andrei anche in piazza con Manif pour tous ma la salute non me lo consento), in sintonia con ciò in cui credo e le sottoscrivo tutte, perché il matrimonio è quello tra uomo e donna e la famiglia è quella che prevede un papà, una mamma, figli, inoltre sono assolutamente contro aborto ed eutanasia ed assolutamente pro life, dal concepimento al termine naturale.

Io rispetto chi non la pensa così e merito lo stesso rispetto, così dovrebbe essere per tutti naturalmente, ma se occorre una legge a definire tale diritto, va bene, ma niente e nessuno può obbligare me, o chiunque, a pensarla ed agire in modo diverso o come pensano certe lobby.

Nella mia vita ho incontrato, come ho detto, diverse persone omosessuali, ho anche assistito a domicilio malati, che vivevano con, ed assistevano, il proprio compagno, con amore e dedizione, e la cosa non mi ha sconvolta, sorpresa o scandalizzata, anzi, e se, dall’unione di fatto si sceglie l’unione civile, come per le coppie eterosessuali, anche solo per questioni legali (non si danno informazioni sanitarie, per es., agli estranei), penso sia giusto che uno Stato tuteli tutti i cittadini e lo permetta, ma con dei distinguo che rispettano principi non negoziabili.

Il vizio è nel relativizzare tutto: dire matrimonio ed intendere insieme matrimonio cristiano e unione civile, non può essere perché sono due realtà diverse, nell’una entra la fede e la grazia santificante del sacramento (e quindi è unione a tre, uomo, donna e Dio), nell’altra no, è un unione legale sancita solo dallo Stato; dire famiglia e pensare di manipolarla a nostro piacimento, visto che Dio, e la biologia lo conferma, ha previsto che i figli vengono dall’unione tra un uomo ed una donna e che i figli sono un dono, e non un diritto, infatti non a tutti vengono.

Vorrei sottolineare inoltre che i bambini vanno tutelati e protetti da cose troppo grandi e complicate (come solo gli adulti sanno fare), facciamo così tanto fatica ad intenderci tra noi grandi e parliamo, in teoria almeno, la stessa lingua, evitiamo di confonderli e sconvolgerli.

A presto, cari amici

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