Un sogno particolare

Diversi anni fa ho fatto un sogno che non ho mai dimenticato: “stavo percorrendo insieme ad un notevole gruppo di persone un lungo e faticoso cammino in salita, c’erano diverse famiglie con bambini ed anche persone anziane. Ad un certo punto il percorso passa per un paesino e, rispetto alla strada principale,  sempre in salita, vedo alcuni cambiare strada andando verso una delle vie laterali, incuriosita faccio per seguirle pensando che fosse una scorciatoia, ero molto stanca e pensavo di fare meno strada, ma una persona dietro a me poggia una mano sulla mia spalla e mi ferma dicendo < no, quella via è per i consacrati! >, mi affaccio e noto con tremore che è una salita ancora più impervia e difficile che procedeva a zig zag e pensai che doveva richiedere una grande forza.
Proseguii la salita con molta fatica, respiro affannoso e sentivo le gambe sempre più doloranti e pesanti, non vedevo l’ora di arrivare. Quando pensavo di non farcela più arriviamo a quella che penso sia la meta, un luogo molto bello ed alto, tanto che vedo da un belvedere che le nuvole sono in basso, intorno le persone si riposano, bevono, mangiano e vedo un punto di ristoro affollatissimo di gente, non trovando spazio mi guardo intorno in cerca di un bar, giro un angolo e mi trovo davanti una lunghissima ed ampia scalinata e sento qualcuno dire che dobbiamo salirla fino in cima: la meta era in realtà solo un luogo di sosta.
Rimasi impietrita ed attonita, non riuscivo nemmeno a vederla la cima, notai solo una donna di mezza età che scendeva lentamente ed a fatica le scale; sgomenta pensai < come potrò farcela in queste condizioni? >. Sentii una voce alle mie spalle rispondere < UN PASSO DOPO L’ALTRO! >”
Quella risposta fu un’indicazione importante che rimase impressa nel mio cuore e ad ogni situazione difficile, ostacolo, dolore, man mano che il mio corpo perdeva forze la ricordai, ma ho compreso meglio tutto questo sogno dopo aver imparato la regola dei PICCOLI PASSI POSSIBILI  dalla luminosa storia di Chiara Corbella Petrillo ed aver letto il libro su di lei SIAMO NATI E NON MORIREMO MAI PIU’ (Ed. Porziuncola) scritto splendidamente dai suoi cari amici Simone Troisi e Cristiana Paccini, che consiglio con tutto il cuore di leggere come di visitare il sito www.chiaracorbellapetrillo.it .
Tornerò ancora a parlare di Chiara e del libro, in quanto per me è stata ed è una fonte che zampilla per la vita eterna (Gv 4, 13-14), da lei e suo marito ho imparato una lezione di vita e tante piccole chiavi per crescere nella fede, nella speranza e nell’amore e trovato la forza per proseguire il mio cammino credendo nell’amore del Padre celeste e nel suo progetto per me. Chiara ed Enrico sono un dono per la Chiesa e per ciascuno di noi e li porto nel cuore come persone amate, pur non avendole incontrate personalmente, ed anche attraverso questo blog voglio ringraziare loro, i loro amici, p. Vito e la famiglia di Chiara per aver aperto a noi le porte del cuore e della loro vita condividendo Chiara. Con tutto il cuore GRAZIE. Nel giorno del tuo compleanno (9 gennaio) il mio pensiero vola a te Chiara, ti voglio bene.


Ritornando al sogno, a che punto della salita sono? Non lo so, ma conosco la via e la meta: Gesù Cristo. Senza di Lui e senza la Mamma celeste non sarei mai arrivata fino a qui… e consiglio vivamente di tenere strette le mani dentro le loro. Come accade nel sogno, per quel poco che ho compreso della vita, spesso passa per delle vie impervie, salite faticose che sembrano non finire mai, di cui non si vede la fine, con delle nebbie fitte che non fanno vedere ad un palmo dal naso e si ha paura di proseguire, si è sfiniti e non si ha voglia o la forza di fare nemmeno un altro passo in più, ebbene in quei momenti più che mai loro sono vicini e ti portano avanti, anche in braccio o sulle loro spalle, come una mamma ed un papà fanno con i loro piccoli, con immenso amore. 

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