Delusioni

Prima di entrare nel post di oggi vorrei scusarmi con voi, come vedete non aggiorno il blog con un ritmo giornaliero, la mia salute non mi consente di stare al computer portatile tutti i giorni, infatti per la posta elettronica e Twitter uso lo smartphone ma non è adatto per scrivere i post, comunque, se riesco a capire come funziona la pianificazione di Blogger ed a scrivere in anticipo, cercherò di pubblicare tutti i giorni e quindi di dare una regolarità al blog.

Sinceramente non mi piace trattare temi di attualità, sia perché ci sono altri mezzi di comunicazione e persone più adatte, sia perché vorrei mettere in luce quello che normalmente non trova posto in questi, però ciò che sta accadendo mi tocca profondamente per non scriverne. Come ho detto io non mi ritengo una persona molto intelligente, ma mi è stata donata una sensibilità particolare e davanti alle persone, alle situazioni, io più che rifletterci col pensiero le “sento”, le vivo dentro, è come se una serie di emozioni, sensazioni, pensieri, mi attraversassero il cuore, a volte indecifrabili, altre riesco ad esprimerle in parole e l’argomento in questione lo sento proprio nel profondo, anche nella pancia (certi crampi!!).

Dopo aver gioito per quanto accaduto in Francia, sulla mobilitazione delle famiglie che ha portato a ritirare il progetto di riforma del governo, grosse delusioni sul fronte Europa e ONU, ma non solo. Io davvero non comprendo, ne del resto vorrei farlo, altrimenti significherebbe in qualche modo giustificarle, certe decisioni, io la testa la uso poco, ma altri pensano e decidono davvero coi piedi, decisamente non creati a tale scopo.

Innanzitutto, come riporta un articolo di Avvenire del 30/01/2014, la Commissaria responsabile della ricerca nella Comunità Europea, Màire Geoghegan-Quinn, ha detto che non terrà conto della petizione UNO DI NOI (http://www.mpv.org/uno_di_noi/00018255_Home.html ), nata per iniziativa popolare europea per far riconoscere la vita dal momento del concepimento e quindi far cessare le sperimentazioni sugli embrioni e le sovvenzioni a progetti di ricerca che ne prevedano la distruzione e che ha raccolto 1.891.406 firme totali (di cui 631.034 italiane). Ancora il 4 febbraio il Comitato Europeo ha approvato a grande maggioranza il rapporto Lunacek (nonostante la petizione di Citizengo e la raccolta di 215.545 firme per dire no), che ricalca quello del rapporto Estrela, bocciato già due volte, sull’affermazione ideologica della teoria del genere, sulla limitazione della libertà di opinione (esprimere, ad es. che la famiglia è quella formata da uomo e donna può essere ritenuto omofobia) e che non solo apre vie privilegiate di riconoscimento per matrimoni e adozioni per gli omosessuali, ma anche la promozione a livello scolastico, anche elementare e asilo, di un’educazione sessuale senza limiti. Ancora in Canada si è votato a favore per l’eutanasia per i malati terminali, così come in Belgio per l’eutanasia estesa anche ai bambini (e non certo su loro richiesta perché minorenni). Per finire gli attacchi alla Chiesa (quindi a tutti noi tengo a sottolinearlo) da parte dell’ONU e i suoi “consigli” nel rapporto presentato secondo cui sarebbe invitata a rivedere i suoi principi, ma per questo vi rimando all’articolo di Tempi (http://www.tempi.it/non-solo-pedofilia-ecco-come-dovrebbe-evolversi-la-chiesa-secondo-gli-esperti-indipendenti-dell-onu#.UvQaxz15NOI).


Sulla questione matrimonio e famiglia ho già espresso la mia opinione e per ora non voglio ritornarci, ma vorrei entrare in quello che assolutamente temo possa verificarsi nel nostro paese e che accade già in Svizzera, dove (vedere per credere http://www.tempi.it/svizzera-in-30-scuole-arrivano-le-sex-box-con-peni-di-peluche-per-insegnare-ai-bambini-4-anni-masturbazione-e-piacere-fisico#.UvQcTz15NOI ) in 30 scuole elementari sono arrivate le sex-box, contenenti organi genitali in legno e in peluche, ed opuscoli con tanto di disegni più che espliciti per insegnare ai bambini, dai 4 anni in su, masturbazione, orientamento sessuale, piacere fisico, concepimento ed altri temi sessuali. L’iniziativa promossa dall’Ufficio federale di Sanità pubblica è partita a livello sperimentale, e in progetto di renderla obbligatoria nell’anno scolastico 2014-2015, ha scatenato le reazioni di genitori e famiglie ed in poco tempo si sono raccolte 100.000 firme per bloccarla ed ora dovrà essere indetto un referendum.


Questo totale svilimento del dono della sessualità, limitandolo solo ad una serie di atti meccanici volti a provare piacere fisico, e l’imposizione di un’educazione sessuale senza un vero e proprio criterio e senza tutela nei confronti di bambini tanto piccoli non oso immaginare che conseguenze porterà, quale violenza psicologica e fisica comporti nei bambini, senza considerare la totale esclusione della famiglia in questa educazione forzata. Una scelta inconcepibile ed assolutamente non condivisibile. Molti genitori che conosco si sono detti pronti a ritirare i propri figli da scuola piuttosto che far loro subire questo “lavaggio del cervello”.

La famiglia è il luogo di educazione e crescita prioritario, seguita poi dalla scuola e dai programmi formativi e preventivi attuati dalla Sanità pubblica nei consultori, nei licei e nelle università. Sicuramente un’educazione all’affettività e sessualità responsabili è necessaria, ma con programmi formativi differenziati a partire dalle medie in su e non certo con metodi che ricalcano i sexy shop, come la proposta svizzera e come anche il rapporto Lunacek vogliono attuare.

L’amarezza e lo sconcerto che provo rispetto a queste decisioni prese tra Europa, Canada e ONU è profondo, anche rispetto al non voler tener conto della volontà popolare in tali decisioni, anche se credo non basterà a fermarla, infatti molte famiglie si stanno destando e mobilitando per difendere la famiglia, i bambini, il diritto alla vita e alla libertà di espressione. Consiglio di tenere d’occhio i siti di Citizengo, Manif pour tous e di Pro-Life, che potete trovare tra i link che ho segnalato, e di aderire alle petizioni ed eventi che verranno organizzati in tal senso, se le condividete.

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