Il Giorno della Memoria e il Giorno del Ricordo

La mia amica Federica mi ha inviato alcuni post che hanno come tema di fondo la MEMORIA con una serie di esempi di grande spessore umano. Sono post brevi e ne pubblicherò uno ogni giorno, l'invito è a leggere ed approfondire voi stessi queste figure PER NON DIMENTICARE. Anche se ci sono date specifiche dedicate alla memoria, questa non può aver valore solo in quei giorni, ogni giorno va coltivato il ricordo e l'esempio di certe realtà e figure storiche, per imparare da esse.
Grazie a Federica per le tue ispirazioni ed il tuo lavoro. Le immagini le ho scelte e prese dal web.

Il 27 gennaio si celebra il Giorno della Memoria, ricorrenza internazionale per commemorare le vittime dell’Olocausto, lo sterminio nazista ai danni degli Ebrei, degli omosessuali, degli zingari, dei Testimoni di Genoa, dei Pentecostali, degli appartenenti ad altre confessioni cristiane, degli immigranti, dei dissidenti politici; in pochi anni ha provocato la morte di circa 15 milioni di persone, di cui 6 milioni di Ebrei, il genocidio dei quali, viene indicato con il termine Shoa. Il 27 gennaio del 1945 le truppe sovietiche dell’Armata Rossa, arrivarono presso la città polacca di Auschwitz, scoprendo il campo di concentramento e liberando i pochi superstiti; precedentemente avevano scoperto e liberato a Chelmno e a Belzéc i campi di sterminio, luoghi in cui i deportati venivano subito uccisi con il gas. Grazie alle testimonianze dei sopravvissuti il mondo ha conosciuto l’orrore disumano dei campi di sterminio e dei campi di concentramento.
Altra ricorrenza tristemente nota è il 10 febbraio, il Giorno del Ricordo, comunemente conosciuto come il massacro delle Foibe, cavità carsiche di origine naturale con un ingresso a strapiombo presenti sul Carso (altopiano alle spalle di Trieste e dell’Istria). Nelle voragini dell’Istria e della Dalmazia, tra il 1943 e il 1947, i partigiani slavi gettarono, dopo averle torturate, quasi diecimila persone (molte erano ancora vive), fascisti, cattolici, liberaldemocratici, socialisti, uomini, donne e bambini, colpevoli di essere italiani o contrari al regime comunista.
Si parla molto, come è giusto che sia, della Seconda Guerra Mondiale, del Fascismo e del Nazismo. Credo sia fondamentale che le nuove generazioni conoscano il periodo più buio e vergognoso dell’umanità, non solo attraverso lo studio, la visione di documentari, di film, ma anche attraverso la lettura. A tale proposito, dedico un post a “Se questo è un uomo” di Primo Levi e al “Diario” di Anna Frank.
Purtroppo la guerra è ricca di episodi di massacri e di orrori, di milioni di vittime innocenti ma, in tutta questa disumanità, ci sono state persone come Oskar Schindler e Giorgio Perlasca che hanno rischiato la propria vita per salvarne tante. A entrambi dedico un post.



Federica Tarquini

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