Il dramma di Asia Bibi e non solo nella testimonianza domenicale


Questa domenica ho deciso di postare un video diverso, preso da YouTube e tratto dalla trasmissione "Nel cuore dei giorni" di TV2000 per sensibilizzare sulla storia di Asia Bibi, la donna cristiana cattolica condannata a morte in Pakistan con l'accusa di blasfemia verso il profeta Maometto. La vicenda risale al giugno del 2009 quando la donna si era recata ad attingere l'acqua ed è stata maltrattata da alcune donne musulmane che l'avrebbero poi accusata di blasfemia, punibile in Pakistan con la pena di morte; la povera donna fu rinchiusa in uno stanzino, picchiata, stuprata, infine arrestata e condannata a morte.
Asia Bibi negò di aver commesso il reato di blasfemia e dichiarò di essere stata perseguitata e discriminata per il suo credo religioso, ma a nulla finora sono valsi gli sforzi suoi, della famiglia e dell'opinione pubblica internazionale per farla liberare.

Per approfondire meglio la sua vicenda potete leggere le sue lettere e gli articoli molto belli pubblicati sul blog di Costanza Miriano, di cui vi lascio i link:

Vorrei invitarvi a firmare questa petizione di Citizengo in favore di Asia Bibi che ha già superato le 93000 firme: http://www.citizengo.org/it/2167-asia-bibi-libera.

L'udienza per l'appello ha subito dei rinvii ed ora è stata fissata per il 27 maggio come riporta l'articolo del quotidiano Tempi (http://www.tempi.it/asia-bibi-rinvio-processo-avvocato-cristiani-cittadini-serie-b#.U3Km2YF_tOI) e non solo Asia rischia la vita, ma anche i suoi familiari e i suoi difensori, gli stessi giudici subiscono delle pressioni dagli estremisti islamici e temono delle ritorsioni, timori suffragati dall'assassinio di un avvocato difensore di un altro cristiano accusato di blasfemia (http://www.tempi.it/pakistan-assassinato-avvocato-difensore-di-un-musulmano-accusato-di-blasfemia#.U3Kn8IF_tOI).

Vorrei concludere questo post con le parole di Asia (http://www.tempi.it/i-1800-giorni-di-carcere-di-asia-bibi-in-attesa-di-risorgere-con-lui#.U3KoLYF_tOI) e con l'invito a pregare uniti per la sua liberazione e per tutti i cristiani, e non, perseguitati, torturati, minacciati e uccisi per il loro credo religioso. Dal link riporto integralmente le parole di questa donna coraggiosa divenuta il simbolo dei cristiani perseguitati e accusati ingiustamente in Pakistan e testimone di una fede forte che sa guardare oltre le avversità e le sofferenze del momento presente:

Pasqua, a chi è andato a visitarla in carcere, ha detto queste parole tra le lacrime: «Oggi per me non c’è posto in tribunale, non c’è occasione o luogo dove possa dimostrare la mia innocenza. Prego e spero che un giudice riceva luce da Dio e abbia il coraggio di vedere la verità. Mi specchio nella croce di Cristo, nella certezza che tanti fratelli e sorelle nel mondo mi sono vicini e stanno pregando per me. Quando Cristo risorgerà, nel giorno di Pasqua, Egli deciderà per me una nuova strada di giustizia, mi terrà con Lui in un regno dove non vi sono ingiustizia e discriminazione. Credo con tutto il mio cuore, con tutte le mie forze e la mia mente che risorgerò. La salvezza verrà presto anche per me. Cristo ha promesso che risorgerò con Lui».

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