A.I.P.D. Associazione Nazionale Persone Down


Rai 3 ha programmato il 16 giugno una serata speciale mandando in onda una puntata di "Hotel 6 Stelle" dove tre ragazze e tre ragazzi affetti da Trisomia del cromosoma 21, meglio conosciuta come sindrome di Down, hanno collaborato con il personale dell'albergo svolgendo le mansioni quotidiane sostenendo il progetto d'inserimento nel mondo del lavoro dell'Associazione Italiana Persone Down (AIPD) http://aipd.it/, nata nel 1976 come riferimento per le famiglie e per gli operatori sociali, sanitari e scolastici per tutelare i diritti delle persone con la sindrome di Down e per favorire il loro pieno sviluppo fisico e mentale e inserimento scolastico, lavorativo e sociale e per sensibilizzare sulle loro effettive capacità, cercando di smantellare quel muro di ignoranza e pregiudizio che spesso li accompagna e fa, peggio ancora, decidere per il non metterli nemmeno al mondo.

Nel mio piccolo anche io voglio contribuire a questo con video e post, non ho mai compreso né condiviso quel muro di pregiudizi e quel sostenere l'aborto "terapeutico" davanti alla diagnosi di questa sindrome, ho incontrato diversi bambini down nella mia professione e sono sempre rimasta colpita e commossa dalla loro spontaneità e da quel sorriso puro e disarmante che ti conquista immediatamente e ti scioglie il cuore, questi bimbi nascono con un pezzetto di cromosoma in più che provoca loro problemi di salute e quell'aspetto tipico che conosciamo, ma nascono anche senza malizia e mi fa ogni volta un'enorme tristezza incontrare adulti con la sindrome che hanno gli occhi spenti e diffidenti di chi ha subito l'ignoranza, il pregiudizio e le prese in giro di persone poco umane e molto grette di mente e di cuore, a volte nelle loro stesse famiglie.
Oltre alla tristezza ho provato grande disappunto nell'apprendere di quel bambino con la sindrome escluso dal centro estivo, veramente incomprensibile e assurdo.


Vorrei spendere qualche parole per spiegare cos'è la Sindrome di Down. Forse sapete tutti che il nostro patrimonio genetico, cioè quello che ci caratterizza come siamo (colore capelli, occhi, pelle, ecc) è racchiuso nei cromosomi, esattamente 46, che ereditiamo dai nostri genitori (23 da ciascuno) e, come ho già anticipato, la sindrome di Down si chiama scientificamente Trisomia 21, perché nella 21ma coppia c'è un cromosoma (intero o solo una parte) in più a causa di una non corretta divisione in uno dei due gameti (spermatozoo o cellula uovo). Prese il nome di sindrome di Down dal medico inglese che la scoprì nel 1862, anche se fu un altro scienziato nel 1959 a scoprirne la causa (Jerome Lejeune). Essendo una condizione di origine genetica non è curabile e la presenza di questa sindrome si può scoprire attraverso test ed esami specifici già durante la gravidanza e si è notata una maggiore incidenza di casi nelle donne con età superiore ai 35 anni. La sindrome ha segni e sintomi specifici da monitorare nel tempo, ma questo non impedisce loro di avere una vita serena, specie se sostenuti dalle loro famiglie.

Vi prego di sostenere l'A.I.D.P. come possibile, di fare quanto potete per vincere l'ignoranza e il pregiudizio ed a visitare il loro sito per approfondire tutti gli importanti servizi offerti, tra cui la consulenza telefonica (il telefono D) che informa su tutti gli aspetti legati alla sindrome, con particolare riguardo agli aspetti assistenziali e di tutela.

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