(immagine significativa presa dal sito www.amando.it)
In questi giorni mi trovo spesso a riflettere sulla fiducia, su
questo delicatissimo filo che è alla base di tutte le relazioni e che, più la
persona alla quale siamo legati è importante, più questo filo è a rischio di
spezzarsi, e quando questo accade sento da più parti lo stesso ritornello, è
impossibile recuperare quella relazione. Come è possibile questo? Proprio le
persone che contano di più per noi sono quelle che rischiamo di perdere per
sempre? E magari proprio a causa nostra e del nostro comportamento che, in
qualche modo, ha spezzato quella fiducia in noi oppure è la nostra fiducia che
viene meno in qualche persona.
Considerando quanto siamo fragili e soggetti a sbagliare, allora
la nostra vita è destinata davvero a riempirsi di relazioni interrotte e non
più recuperabili? Perché riusciamo a rovinare proprio i rapporti con le persone
che amiamo di più?
Ho scelto questa immagine per rappresentare questo post perché
solo la fiducia ti permette di mettere la tua mano in quella dell’altro per
affrontare qualsiasi cosa insieme, come in una salita faticosa che puoi
superare solo in cordata.
È vero che la fiducia può essere ferita, schiacciata,
calpestata, tradita, come il nostro stesso cuore e andare oltre non è facile,
d’istinto ti viene di chiudere il cuore a chi ti ha fatto soffrire e mandarlo a
quel paese, come tutti intorno ti consigliano, ricordandoti nei minimi dettagli
come e quando quella persona ha dimostrato di non tenerti in minima
considerazione, nemmeno nelle cose importanti e gravi (come se tu già non lo
sapessi e non ci stessi abbastanza male!!), ma facendolo credi davvero che
staresti meglio? Come si può star bene con il cuore chiuso e diffidente verso
tutti?
È vero anche che solo le persone che ami di più possono ferirti
di più, perché ti conoscono davvero, conoscono la tua storia, i tuoi punti
deboli, le tue paure e, quando sono feriti e arrabbiati, possono usarli contro
di te, così come magari è capitato anche a te, ma proseguendo su questa strada
dove si finisce? In un baratro fatto di lacrime e rabbia, dove non si vive
certo bene.
È vero che siamo fragili, soggetti a commettere errori e che,
nonostante tutte le buone intenzioni, li commetteremo ancora, ferendo e uscendo
feriti, allora la soluzione è gettare la spugna? Arrendersi a relazioni
superficiali, all'oggi qui e domani là, al chi s’è visto s’è
visto?
Io credo assolutamente di no, la fiducia può essere tranciata
via, ma può essere riseminata e ricoltivata, ogni giorno, con piccole cure
quotidiane, perché ciò che è alla base della fiducia è l’amore e la fonte
dell’amore è Gesù, Lui stesso ci dà la soluzione: < Venite da me, voi tutti che siete
stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e
imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la
vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero > (Mt 11, 28-30). All’inizio riflettendo su
queste parole, rimanevo sconcertata, pensavo il peso cui Gesù si riferisce è la
croce e non è certo leggero e riposante, invece cos’è che ha reso possibile a
Gesù affrontare la Passione, portare la croce e morire in croce? L’amore. Lui
ha fatto tutto per amore nostro, è morto per amore nostro ed è risorto per
amore nostro. L’amore rende i pesi non solo sopportabili, ma leggeri, ma perché
questo avvenga occorre un cuore mite e umile come il Suo, quindi non irrigidito
dall’orgoglio ferito, accecato dalla rabbia, pronto alla vendette, no, solo un
cuore aperto e docile all’amore può far rinascere la fiducia e le relazioni
dalle loro ceneri, solo l’amore può aprire e permettere il perdono, la pace,
l’accoglienza, la solidarietà…
Non è impossibile tornare ad avere fiducia in chi ci ha ferito,
basta volerlo e scegliere di continuare ad amare, nonostante tutto, oltre ogni
barriera, muro, silenzio, indifferenza che ferisce e fa soffrire, questo non ci
viene risparmiato, anzi se scegliamo di amare in qualche modo ci rendiamo
vulnerabili, ma Dio benedica la nostra fragilità abitata dall’amore, piuttosto
che scegliere di rimanere nelle nostre roccaforti, ben barricati e protetti, ma
soli, sfiduciati, arrabbiati, rancorosi… e ve lo dice una persona che non si
fidava di nessuno, che non rischiava mai, che era piena di rabbia e chiusa
peggio di un guscio di noce e infinitamente sola e fredda.
Scegliamo di tenere aperto il cuore, anche se fa male, e di
amare, avere fiducia, perdonare… amare è la sola scelta da fare e attingiamo
continuamente direttamente alla fonte, che è Gesù, in cui è ben riposta tutta
la nostra fiducia, perché Lui mai ci frega o ci deluderà.
Sei tu, mio Signore, la mia speranza,
la mia fiducia, Signore, sin dalla mia giovinezza (Sal 71,5).
Su Google plus il 18/06/14 alle h 23.25 MELLY TRAMAGLINO ha commentato:
RispondiEliminaBeata chi ce l'ha .... purtroppo non si può trasmettere ma solo sentire