Un taxi in missione speciale


(Fonte l'articolo "Milano 25, il taxi per i bimbi malati" del n°71 di "A Sua immagine" settimanale)

A Firenze c'è un taxi molto speciale, il Milano 25, guidato da Caterina Bellandi che si occupa di trasportare i piccoli pazienti oncologici in cura principalmente all'Ospedale Meyer, ma, se necessario, il taxi va anche in altre città e paesi solo per dare gioia ai piccoli pazienti; il taxi è addobbato e pieno di pupazzi, giochi, fiori e palloncini colorati ed anche l'autista è vestita allegramente, con un grande cappello, un ombrello alla Mary Poppins ed un mantello avvolgente pronto a proteggere, poi bolle di sapone, insomma tutto l'occorrente per rendere speciale e sereno un trasporto verso una struttura ospedaliera e cure dolorose e lunghe.
Caterina riprende nel suo taxi quello che i clown dottori attuano all'interno delle strutture ospedaliere con spettacoli volti ad alleggerire il soggiorno dei piccoli pazienti, aiutandoli a sopportare le lunghe degenze.

La clown terapia applica le caratteristiche circensi dei clown e degli artisti di strada  in contesti di disagio e sofferenza come appunto gli ospedali attivando gli aspetti benefici della terapia del sorriso nei pazienti e nei familiari e questo aiuta a sopportare meglio le terapie e i ricoveri lunghi. La clown terapia, come la pet therapy, è un altro modo per dare sollievo e i benefici sono molti e tangibili.
Un clown terapeuta fu il beato Angelo Paoli (1642-1720), sacerdote carmelitano che si travestiva e truccava per far ridere i malati, ma la moderna clown terapia nasce con il clown del Big Apple Circus di New York, Michael Christensen (http://www.circopedia.org/Michael_Christensen), anche se è più famoso Hunter "Patch" Adams, cui è ispirato il film interpretato magistralmente da Robin Williams (e che vi consiglio di vedere), vero dottore, attivista e scrittore statunitense, cui dedicherò un post più avanti, che vedete con Caterina nella foto sotto e con cui collabora stabilmente.


Prima di diventare autista di taxi, Caterina era impiegata in un'azienda di Prato, e il taxi Milano 25 era guidato da suo marito Stefano, morto di cancro ai polmoni nel 2001, il quale le chiese di portare avanti la sua attività, così lei ha lasciato tutto e rilevato la licenza del taxi del suo Stefano, all'inizio nel modo consueto, poi un giorno sul taxi sale una coppia con la propria figlia e, parlando, questi raccontano del proprio piccolo scomparso anche lui per un tumore ai polmoni cui hanno dedicato una onlus per combattere questa malattia; questa intensa condivisione cambia la vita di Caterina, l'aspetto e la missione del taxi Milano 25 facendone 
< il luogo dove condividere il dolore altrui >, così una parte della giornata viene dedicata alle chiamate normali, con cui si mantiene, e l'altra parte, a tassametro zero, per trasporti gratuiti e speciali dei "supereroi", così Caterina chiama i bambini e i ragazzi che lottano contro la malattia, e, chi vuole, viene ritratto come tale dalla disegnatrice svedese Karin Engam, mamma di una bimba guarita dal tumore.
Per coprire i migliaia di chilometri di Milano 25 si sono susseguite tre auto, cui Caterina dà sempre un nome 
< perché le cose non sono contenitori vuoti, ma si animano dei nostri sentimenti e delle nostre idee >, quindi Margherita, Berenice e Luca, in onore di un giovane paziente che ora non c'è più ma che, vincendo una scommessa, si è fatto portare da Caterina fino in Gran Bretagna. L'auto Margherita è dal 2012 esposta nel giardino dell'Orticoltura di Firenze come simbolo di solidarietà, intanto Milano 25 è diventata una onlus, www.milano25onlus.org.
Non tutti i pazienti che Caterina incontra guariscono e, considerando l'intensa empatia e condivisione che la lega a ciascuno di loro ed alle loro famiglie, per lei ogni volta è un momento terribile, ma la motivazione non viene meno e così continua la sua missione, che si attua anche facendo testimonianze nelle scuole e nelle parrocchie, nel coinvolgere i suoi colleghi nel progetto Taxi per amico, per offrire corse gratuite a chi ne ha più bisogno, nel fare da madrina a manifestazioni sportive e nel vivere pienamente il suo motto Omnia vincit amor (L'amore vince tutto)
Il grande dolore per la morte di Stefano non ha chiuso il cuore di Caterina, al contrario lo ha dilatato facendo spazio a tanti "figli" non nella carne, ma di legami di cuore, che la chiamano affettuosamente Zia Caterina.


Conoscevo già la storia di Caterina ed ora ve la presento perché stimo profondamente questa donna e vorrei che il suo modello di taxi e di autista di taxi fosse clonato anche in altre città, ce n'è davvero bisogno; riprenderò in altri post l'argomento della clown terapia, anche perché ho avuto la grazia di conoscere e lavorare con un medico che lavora nelle cure palliative e che è anche un clown dottore.

A questo proposito comprendete quanto la terapia del sorriso sia importante diffonderla e tutti i pazienti ne possano usufruire, pertanto vi invito ad acquistare i prodotti Kellogg's e sostenere la onlus Dottor Sorriso (http://www.dottorsorriso.it/) per regalare tantissime giornate di clown terapia e di visitare anche il sito della onlus Milano 25 per sostenere la sua missione, grazie a tutti voi amici e un GRAZIE DI CUORE  a Caterina e a tutti i clown dottori.


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