Famiglia, l'ONU la riconosce dono da difendere e promuovere


Un importante segnale è finalmente arrivato dall'ONU, infatti il 25 giugno scorso è stata approvata una risoluzione per proteggere la famiglia, che ne riconosce la centralità e il ruolo fondamentale all'interno della società.
Nello specifico dice: < spetta alla famiglia in primo luogo allevare e proteggere i bambini e che essi, per poter raggiungere una completa e armoniosa maturazione della loro personalità, devono crescere in un quadro naturale per la crescita e il benessere di tutti i suoi membri e in particolare dei bambini, deve ricevere la protezione e l'assistenza di cui ha bisogno per poter assumere in pieno il suo ruolo nella comunità; la famiglia è l'elemento naturale e fondamentale della società e che essa ha diritto alla protezione della società e dello Stato >. Parole bellissime che dovrebbero essere scontate eppure non lo sono e verso cui non tutti i paesi sono concordi, 14 per esattezza, tra cui amaramente trovo anche l'Italia e davvero non ho parole! Non comprendo la posizione di coloro che ci rappresentano (ed io non mi sento affatto rappresentata) al Consiglio dei diritti umani dell'ONU e spero ce ne rendano conto presto.



Intanto continuano le manifestazioni contro il DDL Scalfarotto, che dovrebbe contrastare l'omofobia, quella reale, ed invece condanna le opinioni di tutti coloro che non la pensano come il cosiddetto "pensiero unico" vorrebbe, prima le Sentinelle in piedi, ora La Manif pour tous che ha organizzato un incontro per il 22 luglio alle h 18.00 a Piazza delle Cinque Lune (Piazza Navona) a Roma, un incontro di 1 ora per ribadire tre punti fondamentali:

  1. La famiglia non ha uguali. Il matrimonio che la riconosce, quindi, non può riconoscere anche cose ad essa strutturalmente differenti.
  2. Ogni figlio ha diritto a crescere con il proprio padre e la propria madre, salvo che lo impedisca un (tragico) caso fortuito o una (triste) forza maggiore.
  3. Tutto ciò non è omofobia e vogliamo restare liberi di affermare queste cose in ogni luogo e di insegnarle ai nostri figli.
Io ci tengo a sottolineare che sono pienamente d'accordo con queste affermazioni, sia dell'ONU sia della Manif, ma che non ho nulla contro chi non la pensa così, io rispetto le opinioni diverse dalla mia, anche se non le condivido, il problema è proprio che questo DDL non rispetta le opinioni e le condanna come reato.
Il vero omofobo odia ciò che è differente (o reputa tale) da sé e può arrivare ad atti persecutori o a voler far del male a queste persone, odiate per il colore della pelle (razzismo), per il credo, per il genere sessuale... e per tutelare da questi reati ci sono già le leggi in vigore. 

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