I doni dello Spirito Santo con Papa Francesco: l'Intelletto


Oggi vorrei riflettere con voi sul secondo dono dello Spirito Santo, l'Intelletto, partendo sempre dalla catechesi di Papa Francesco su questo dono tenuta durante l'udienza generale di mercoledì 30 aprile scorso (qui il link). 

Il Papa ha iniziato la sua catechesi con un passo di San Paolo nella 1 lettera ai Corinzi che io vorrei riportare per intero < Ma come sta scritto: Quelle cose che occhio non vide, né orecchio udì, né mai entrarono in cuore di uomo, Dio le ha preparate per coloro che lo amano. Ma a noi Dio le ha rivelate per mezzo dello Spirito; lo Spirito infatti conosce bene ogni cosa, anche le profondità di Dio. Chi infatti conosce i segreti dell'uomo se non lo spirito dell'uomo che è in lui? Così anche i segreti di Dio nessuno li ha mai conosciuti se non lo Spirito di Dio. Ora, noi non abbiamo ricevuto lo spirito del mondo, ma lo Spirito di Dio per conoscere ciò che Dio ci ha donato. Di queste cose noi parliamo, con parole non suggerite dalla sapienza umana, bensì insegnate dallo Spirito, esprimendo cose spirituali in termini spirituali. Ma l'uomo lasciato alle sue forze non comprende le cose dello Spirito di Dio: esse sono follia per lui e non è capace di intenderle, perché di esse si può giudicare per mezzo dello Spirito.
L'uomo mosso dallo Spirito, invece, giudica ogni cosa, senza poter essere giudicato da nessuno. Infatti chi mai ha conosciuto il pensiero del Signore in modo da poterlo consigliare? Ora, noi abbiamo il pensiero di Cristo. > (1 Cor 2, 9-16). 

Riprendendo le parole di San Paolo Papa Francesco ha spiegato che l'Intelletto, dono dello Spirito, non ha niente a che vedere con l'intelligenza umana, ma è la capacità di scrutare le profondità del pensiero di Dio e del suo disegno di salvezza attraversando ciò che appare dei fatti della storia. Ovviamente questo dono non permette di comprendere tutta la profondità del pensiero di Dio, cosa che si manifesterà quando saremo al suo cospetto, ma di fendere la storia con uno sguardo che sa andare oltre i singoli fatti leggendoli nella chiave di Dio. Papa Francesco ha detto che questo dono, come tutti, sono strettamente legati alla fede, alla preghiera e al coltivare l'intimità con Lui... meditando la Parola e vedendo come Dio si è manifestato nella storia e come ha agito, ci fa crescere nella comprensione di Lui illuminata, però, dallo Spirito Santo, senza lo Spirito Santo la nostra intelligenza non basterebbe.

Papa Francesco ha poi portato un esempio molto concreto per comprendere questo dono tratto sempre dalla Bibbia, nel racconto evangelico dei due discepoli di Emmaus (Lc 24, 13-27), che affranti lasciano Gerusalemme dopo la morte di Gesù per far ritorno alle loro case, i fatti di cui Gesù aveva parlato loro si sono compiuti ma loro non li hanno compresi, li hanno vissuti come un totale fallimento e ritornano con il cuore triste, quando Gesù si fa loro accanto, anche se loro non lo hanno riconosciuto. Camminando gli spiegano senza nascondere la loro sorpresa il perché della loro tristezza e Gesù risponde loro con i passi della Sacra Scrittura che parlano di Lui e della Sua Passione e qualcosa cambia in loro, le loro menti si aprono e nei loro cuori si riaccende la speranza, cade il primo velo della disperazione, poi Gesù ripete un memoriale, il gesto dello spezzare il pane che loro conoscevano ed anche i loro occhi si aprono e Lo riconoscono. I fatti e la conoscenza della Parola erano davanti a loro, ma non avevano compreso né l'uno né l'Altra finché Gesù non ha donato loro la capacità di metterli in relazione.



Quante volte nelle nostre vite facciamo l'esperienza dei discepoli di Emmaus davanti a fatti che razionalmente non comprendiamo? Quante volte proviamo nel cuore sgomento, angoscia, paura, rabbia,... davanti ad eventi che attraversano la nostra vita e la travolgono, come la morte, la malattia, la sofferenza, la perdita del lavoro, difficoltà economiche,...? Guardiamo i fatti, ma restiamo ammutoliti e disorientati, magari portiamo nel cuore una Parola, ma il dolore è tanto che smettiamo anche di credere veramente che nulla è impossibile a Dio, così tiriamo avanti senza capire che direzione prendere e cosa fare e, forse, ci arrabbiamo anche con Dio...

In questi momenti dimentichiamo che il vero e solo aiuto può venire solo da Lui e dallo Spirito Santo, che ci dona la capacità di attraversare i fatti della storia e di fidarci sul serio di Dio e del suo disegno d'amore per noi, e che Egli lo porterà a compimento, anche se non comprendiamo tutto e subito, ma avendo la certezza che tutto concorre al bene, per quelli che amano Dio, per coloro che sono stati chiamati secondo il suo disegno (Rm 8,28). 

Preghiera personale

Vieni Santo Spirito, vieni, scendi su di noi
e colmaci dei Tuoi santi doni.
Spirito Santo Tu conosci i nostri cuori nel profondo,
Tu sai quanto siamo fragili e peccatori,
Tu sai quanto facilmente inciampiamo e cadiamo nei fatti della storia
senza comprenderli e faticando ad accettarli,
solo Tu puoi aiutarci
donaci il dono dell'Intelletto
per aprirci al disegno sapiente del Padre,
per comprendere le parole della Sacra Scrittura,
per intendere la sapienza del Vangelo
e per vivere secondo la Volontà di Dio.
Vieni Santo Spirito, vieni e riempi i nostri cuori
con la forza del Tuo Amore,
con la Luce dell'Amore che lega il Padre e il Figlio
e donaci di essere testimoni autentici del Tuo Amore
in questo mondo di tenebre e inquietudini,
donaci di essere sale e luce
nei tempi e nei luoghi dove viviamo,
donaci di essere semi caduti in terra buona
e di portare frutti di vita eterna. Amen



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