Il dramma della Terra dei Fuochi e le parole di Papa Francesco a difesa dell'ambiente



Papa Francesco è sempre stato sensibile al tema del rispetto per la natura e l'ambiente, anche nell'Evangelium Gaudium ha sottolineato questo aspetto e quelle parole sono state riportate in sculture a lui dedicate e posta nel Parco Natura Viva del Lago di Garda (una targa analoga è stata posta in altri zoo, compreso il Bioparco di Roma), insieme alle immagini degli animali a rischio di estinzione, e inaugurata dal Vescovo di Verona, Giuseppe Zenti, che ha anche celebrato, per la prima volta al mondo, una messa.

Il Papa ha raccolto il grido di disperazione e la sofferenza di don Maurizio Patriciello e dei suoi parrocchiani in quella che è ormai da tutti chiamata "La Terra dei Fuochi", un triangolo campano in cui sono stati sepolti illegalmente e criminalmente rifiuti tossici, avvelenando la terra, l'acqua e, attraverso gli incendi dolosi, l'aria, causando un incremento vertiginoso di tumori, particolarmente aggressivi, che hanno ucciso moltissime persone, donne, bambini, anche di pochi mesi. Il problema dei rifiuti tossici riguarda anche la Calabria, il Salento, il Veneto, ecc., ma principalmente la Campania ed è molto lontano dalla soluzione, in quanto lo smaltimento e la bonifica delle zone richiede mezzi e risorse che non ci sono, ma anche anni prima che tutta la zona sia bonificata e intanto si continua a morire ed ammalarsi.




La Campania è stata violentata e avvelenata per anni dalle mafie e le istituzioni sapevano e non sono intervenute, infatti è del 1998 la dichiarazione del boss Carmine Schiavone (vedi link dell'articolo con intervista a don Maurizio) in cui indicava con esattezza la mappa dei luoghi dove vennero sepolti rifiuti tossici affermando che, nel giro di venti anni, le persone residenti sarebbero tutte morte di cancro...
Don Maurizio si è posto in prima fila per denunciare il dramma della sua terra e della sua gente dopo aver celebrato un numero impressionante e doloroso di funerali e gira l'Italia per denunciare quanto ogni giorno accade e vede: ammalarsi e morire in breve tempo ad ogni età, insieme alle mamme che hanno perso i loro figlioletti, tra questi anche un angioletto morto a 22 mesi per una leucemia fulminante diagnosticata a 6 mesi di vita, senza contare i molti bimbi nati morti, la speranza ha le ali spezzate nei cuori di questa terra, ma continua a volare per denunciare quanto accade e non far morire due volte coloro che non ci sono più a causa dell'indifferenza colpevole che dilaga nel nostro bellissimo paese.

Riporto le bellissime parole di Papa Francesco nell'omelia della messa celebrata dinanzi alla Reggia di Caserta il 27 luglio scorso, non limitiamoci ad ascoltare o leggere, ma impegniamoci tutti seriamente dando voce a chi non ce l'ha, a chi non c'è più, a chi non ha più la forza...

"Occorre anteporre la perla preziosa del regno ad ogni altro bene terreno; occorre mettere Dio al primo posto nella nostra vita, preferirlo a tutto. Dare il primato a Dio significa avere il coraggio di dire no al male, no alla violenza, no alle sopraffazioni, per vivere una vita di servizio agli altri e in favore della legalità e del bene comune. Quando una persona scopre Dio, il vero tesoro, abbandona uno stile di vita egoistico e cerca di condividere con gli altri la carità che viene da Dio. Chi diventa amico di Dio, ama i fratelli, si impegna a salvaguardare la loro vita e la loro salute anche rispettando l’ambiente e la natura. Io so che voi soffrite per queste cose. Oggi, quando sono arrivato, uno di voi si è avvicinato e mi ha detto: Padre ci dia la speranza. Ma io non posso darvi la speranza, io posso dirvi che dove è Gesù lì è la speranza; dove è Gesù si amano i fratelli, ci si impegna a salvaguardare la loro vita e la loro salute anche rispettando l’ambiente e la natura. Questa è la speranza che non delude mai, quella che dà Gesù! Ciò è particolarmente importante in questa vostra bella terra che richiede di essere tutelata e preservata, richiede di avere il coraggio di dire no ad ogni forma di corruzione e di illegalità – tutti sappiamo il nome di queste forme di corruzione e di illegalità – richiede a tutti di essere servitori della verità e di assumere in ogni situazione lo stile di vita evangelico, che si manifesta nel dono di sé e nell’attenzione al povero e all’escluso. Attendere al povero e all’escluso! La Bibbia è piena di queste esortazioni. Il Signore dice: voi fate questo e quest’altro, a me non importa, a me importa che l’orfano sia curato, che la vedova sia curata, che l’escluso sia accolto, che il creato sia custodito. Questo è il regno di Dio!"






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