La fedeltà sboccia nella prova


I tempi che stiamo vivendo sono molto difficili, non intendo fare paragoni col passato dicendo che era meglio, perché credo che ogni tempo abbia sia il sole sia le nuvole, solo che questo sembra proprio di nuvoloni neri, viviamo in un paese con tanti problemi, ma almeno sappiamo cosa sia la pace, o meglio l'assenza di guerra, chi può va in vacanza e chi non può fa del suo meglio in città, ma intorno a noi la guerra è una realtà quotidiana: Siria, Iraq, Gaza, Ucraina, zone calde dell'Africa... e un'altra dolorosa realtà è la persecuzione religiosa, principalmente dei cristiani, ci sono nostri fratelli e sorelle di fede che vengono torturati, uccisi, sepolti vivi, anche bambini, perché non si convertono all'islam estremo. 

Il simbolo arabo che identifica i cristiani ora noi lo mettiamo con orgoglio nei nostri profili, accanto ai nostri nomi a sostegno di coloro che vengono fisicamente marchiati e perseguitati per essere cristiani, ma è facile farlo, noi siamo al sicuro, non rischiamo nulla, almeno per ora, avremmo lo stesso coraggio dove essere cristiani equivale ad una condanna a morte?
Lo chiedo a voi e lo chiedo a me, finché tutto va bene, è facile essere fedeli, ma quando esserlo comporta rischiare la propria vita, la vita della nostra famiglia o dei nostri figli, riusciremmo a mantenere la nostra fedeltà a Cristo?
In realtà il dono della fedeltà non deve per forza manifestarsi davanti a persecuzioni gravi e dolorose come quella subita dai nostri fratelli e sorelle in Iraq, Cina, Africa ed altri luoghi della Terra, perché la nostra vita incontra varie situazioni che provano la nostra fede e la nostra fedeltà, solo che ho la sensazione che noi siamo più fortunati ma meno fedeli a Cristo, già nelle scelte quotidiane, se dobbiamo tutelare o meno la vita, la famiglia, l'accoglienza dell'altro, la solidarietà, la fedeltà nel matrimonio, la solidità dello stesso, l'equità delle risorse, il perdono, ecc.

La mia è una riflessione condivisa, non un'accusa, ma quanto stanno vivendo coloro che sono perseguitati, cacciati e uccisi a causa della nostra stessa fede non può non interrogarci, stimolarci, svegliare la nostra fede, a volte insipida, a volte di facciata, a volte superficiale, e spingerci a dare una testimonianza autentica e generatrice di frutti di vita eterna dell'amore di Cristo per noi... Preghiamo costantemente e incessantemente per i nostri fratelli perseguitati, per le famiglie dei martiri di questo tempo, la fine delle guerre e per una pace vera e duratura.

Commenti

  1. Condivido pienamente quello che dici. Sono sicuro che il Signore da una forza maggiore ai fratelli perseguitati. Non stanchiamoci mai di pregare per loro. Che il Signore ci aiuti a essere fedeli anche a noi che abbiamo la libertà di lodare e servire il Signore, mentre invece di farlo, molte volte, ci perdiamo in discussioni dottrinali inutili, invece di stare uniti nell'amore di Cristo.

    Vorrei condividere un link che ci tiene informati sui nostri fratelli Cristiani perseguitati, in modo che possiamo intercedere tutti: https://www.porteaperteitalia.org/persecuzione/notizie/2918723/3253588/3314990/

    Dio ci benedica!

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