In missione per testimoniare amore e solidarietà


Il brutale, e aggiungerei, diabolico omicidio delle tre suore saveriane in Burundi, Lucia Pulici, 75 anni, Olga Raschietti, 83 anni, e Bernadetta Boggian, 79 anni, quest'ultima uccisa in un secondo momento, è stata infatti lei a scoprire i corpi martoriati e a dare l'allarme, mi spinge ad omaggiare con questo post la loro memoria e la vita di tutte le persone, religiose e laiche, che hanno lasciato affetti, comodità, il proprio paese, per partire come missionari in Africa, Asia, America Latina e in tutti i luoghi della Terra dove si soffre e vive in condizioni socio-economiche svantaggiate. Colui che ha commesso lo stupro e l'omicidio delle tre anziane e malate suore è stato arrestato ed ha confessato, non riporto il suo nome perché non lo merita, e, se non c'è giustificazione alcuna ad atti tanto vili e mostruosi, la "motivazione" che ha dato è ancora più assurda, secondo lui loro avevano eretto il convento in una terra che apparteneva alla sua famiglia, cosa che, anche se fosse vera, poteva essere affrontata e chiarita, invece è entrato nel convento straziando i corpi di tre donne anziane e malate, oltre che suore, che avevano lasciato tutto e, nonostante l'invito a non farlo per la loro salute, erano tornate nella terra che avevano imparato ad amare e tra la gente che avevano aiutato in ogni modo possibile.

Pensando a loro e pregando per loro mi sono venute nel cuore le parole di Gesù: < Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici > (Gv 15,13), come Lui, anche suor Lucia, suor Olga e suor Bernadetta hanno dato la vita per gli altri, è il senso pieno dell'essere missionario, carità incarnata di Cristo per farlo conoscere nell'amore, nei fatti e nella verità a coloro che non sanno ancora nulla di Lui, ma hanno bisogno di Lui come tutti noi.

Tutti conosciamo la realtà dei missionari, diverse congregazioni religiose, se non tutte, hanno missioni in tutto il mondo: francescani, comboniani, salesiani, saveriani, ... ma non dedichiamo loro molto spazio e tempo perché non sappiamo cosa fanno, dove fanno, quanto rischiano, fatta eccezione quando ci chiedono di contribuire economicamente a qualche progetto, che nemmeno approfondiamo più di tanto, spesse volte sento frasi del tipo abbiamo tanto bisogno noi non c'è bisogno di andare in Africa oppure sempre a chiedere soldi, ma chi ce l'ha? ancora noi aiutiamo sempre tutti, ma a noi chi ci aiuta? e via dicendo di questo passo, giudichiamo e straparliamo quando di quelle realtà noi non sappiamo nulla e non ci rendiamo conto di quanto noi siamo fortunati e stiamo meglio, tanto per fare un esempio non dobbiamo fare chilometri e chilometri per un secchio d'acqua, nemmeno tanto pulita e fresca, a noi basta aprire il frigorifero o il rubinetto e abbiamo acqua pulita e fresca a volontà, al punto che la sprechiamo pure; poi abbiamo l'imbarazzo della scelta per i nostri pasti principali avendo la certezza di mettere qualcosa sotto i denti, mentre loro grasso che cola consumano un solo pasto e nemmeno sostanzioso, prendiamo l'auto o i mezzi pubblici per andare al lavoro, si non proprio lindi e comodissimi, ma non dobbiamo zappare per ore o arrangiarci nei villaggi, insomma prima di aprire la bocca e liberare la lingua METTIAMO IN AZIONE IL CERVELLO E PENSIAMOCI DUE VOLTE A QUELLO CHE VOGLIAMO DIRE....

Oltre alle tre suore, tantissimi sono i missionari uccisi, rapiti, maltrattati, minacciati in Africa, Asia e America Latina, perché dove arrivano loro fondano scuole, ospedali, educano, informano, fanno prevenzione, curano, guidano, sostengono, così i terroristi locali non possono fare liberamente il loro sporco gioco, usare le donne come schiave, arruolare bambini come soldati, trafficare droga, armi e non so che altro, inoltre diffondono la conoscenza di Uno che si chiama Gesù e che, storicamente, non piace, dà fastidio, disturba perché parla di amore, di perdono, di libertà, di educazione, di un giusto uso delle risorse, di famiglia... quindi i missionari rappresentano un fastidio, un impedimento o non so che altro nella loro testa...

Io non so quanto sia grande il numero di questi martiri della carità e della solidarietà, ma vorrei abbracciarli insieme a voi, ringraziarli per la loro testimonianza, che certamente resta e porterà frutto, dove il 30, dove il 60, dove il 100 per 1, e chiedervi di pregare insieme a me per quelli che restano, che continuano a tornare in quelle terre difficili, che continuano a spendersi ogni giorno per gli altri e i più bisognosi, per sostenerli e rafforzarli nelle prove che vivono e in quelle che li attenderanno, affinché non desistano e perseguano sulla via dell'amore. Grazie a tutti voi missionari, siamo con voi e preghiamo per voi!

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