Pet therapy per i bambini autistici


Avevo già programmato di trattare questo tema e oggi ho appreso dell'aggressione della bambina di 3 anni sfuggita al controllo del padre e andata nel recinto (perché un recinto?) dove si trovava un pastore tedesco che, per motivi non ben specificati, ha azzannato la bimba al collo, alla testa ed al braccio, ledendo zone vitali e provocandone la morte. Sono rimasta raggelata e subito ho avuto la tentazione di riprogrammare il blog per spostare questo post a distanza da questo tragico evento e nello stesso tempo, oltre al dolore per questo piccolo tesoro la cui vita è stata spezzata ha fatto seguito il timore per tutti i cani in cerca di adozione che rischiano di subire le conseguenze di una paura comprensibile dei genitori intenzionati ad adottare un amico fedele per i loro amici e il timore per la sorte di quel pastore tedesco affidato alla ASL a forte rischio abbattimento, insomma una serie di emozioni contrastanti, ma alla fine ho scelto di rispettare l'ordine scelto dei post, perché avrei avuto l'impressione di penalizzare io stessa i nostri amici a 4 zampe.

Io vorrei dire, anche per esperienza diretta, che se i cani aggrediscono e azzannano lo fanno per un imprinting sbagliato che tende ad esacerbare l'indole del cane, specie quelli di grossa taglia, cacciatori e tendenzialmente aggressivi come i pastori tedeschi, pitbull e rottweiler, cani devoluti in genere alla difesa del territorio del proprio padrone, possono interpretare male comportamenti e gesti, soprattutto dei bambini molto piccoli, per cui ci vuole un'attenzione maggiore, con questo non voglio colpevolizzare quel povero papà, travolto da un evento tragico, solo far comprendere che un cane che arriva a comportamenti simili è responsabilità dell'uomo, specie se i cani subiscono maltrattamenti, non solo fisici, ma anche psicologici.

Grazie a Dio questi avvenimenti sono sporadici, ma necessitano di una seria riflessione e di programmi di recupero con personale esperto, educatori cinofili, che certamente sanno come fare e se l'animale ha possibilità di recupero o meno, prima di decidere per un'esecuzione sommaria.

Il rapporto cane e bambini va guidato, accompagnato e supervisionato dai genitori, ed è non solo un rapporto possibile, ma anche meraviglioso e con risvolti assolutamente benefici, bisogna solo stare con gli occhi bene aperti con i bambini piccoli, ad es. una bimba ha sempre giocato con un cane finché non ci si è accorti che questi soffriva di una brutta otite, la bimba ha tirato l'orecchio malato e per il dolore lui l'ha morsa, fortunatamente senza conseguenze, se non quella di far finire il cane in canile, dove non avrà nemmeno le cure per l'otite. Spesso ho visto bambini piccoli rincorrere e tirare sassi ai piccioni, ai gatti, agli uccelli, senza un minimo intervento dei genitori, i bimbi non hanno consapevolezza delle loro azioni, tutto è un gioco, non pensano di poter far male, nemmeno ai loro amichetti, ma accade se non vengono educati (non picchiati o storditi a forza di urla) alla cura ed al rispetto verso animali e persone, anche qui la responsabilità è degli adulti.

A più riprese ho sostenuto le adozioni, consapevoli certo e non emotive, di animali per diventare amici speciali dei bambini e, se questo ha un valore enorme nel caso degli animali domestici, ha ancora più valore, senso e beneficio quando si adottano cani educati all'assistenza alla disabilità od alla pet therapy, come nel caso dei bambini oncologici e dei bambini autistici.
Negli USA se ne parla già da anni e sono tanti casi portati a testimonianza del beneficio di affiancare un cane o un gatto, in modo graduale e sempre in affiancamento del personale che segue il bambino, valutando caso per caso, ad un bambino che soffre di autismo, ma ora anche da noi è stato portato avanti uno studio che prevede anche per l'autismo la pet therapy e che è stato pubblicato in America (vedi link).

Affronterò ancora il tema dell'autismo, ma ora vorrei condividere questa storia (ecco il link): il piccolo Tristan Kuhn, 5 anni, dell'Iowa, che ha iniziato a migliorare quando nella sua vita è entrato Tu, labrador nero addestrato dall'Associazione Retrieving Freedom (http://retrievingfreedom.org/), che addestra e affianca i cani di questa meravigliosa razza, proprio ai bambini autistici e ai veterani ex combattenti che soffrono di PTD (Post Traumatic Distress), la grave sindrome da stress post traumatico. La madre di Tristan ha raccontanto come il piccolo ha imparato a interagire col suo amico a 4 zampe ed è diventato molto più calmo, al punto da sembrare un altro bambino rispetto a prima.

Non lasciamo che l'evento tragico della morte della piccola influenzi negativamente la scelta di adottare o meno un amico che cresca insieme ai vostri figli, lasciatevi guidare dalle volontarie che si interessano delle adozioni e che conoscono i cani, sapranno guidarvi verso la scelta che si sposa con la vostra situazione domestica.

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