In difesa degli animali: gli orsi polari

(immagini prese dal web)

Gli effetti del riscaldamento globale ormai sono sotto gli occhi di tutti, le stagioni, così come le conoscevamo, non esistono più, gli sbalzi di temperatura sono repentini e influenzano la nostra vita, ma anche la vita di molte specie animali e vegetali, tra queste, un'altra specie gravemente a rischio, è quella degli Orsi polari.

I fantastici orsi bianchi vivono tra i ghiacci artici e nuotano nelle gelide acque, sono carnivori e ottimi nuotatori, con le zampe anteriori leggermente palmate, sono di indole solitaria e le mamme in genere danno alla luce due gemelli che rimangono con lei fin quando non sono in grado di cacciare da soli, nei periodi più rigidi scavano le tane nella neve, il 60% degli esemplari sopravvissuti vivono in Canada. 

I ghiacci dell'Artico si stanno progressivamente sciogliendo e gli scienziati che monitorano costantemente i cambiamenti climatici affermano che gran parte della banchisa polare scomparirà nei prossimi anni, per cui l'habitat degli orsi polari, dei trichechi e delle altre specie diminuirà mettendo a rischio la loro sopravvivenza, già alcune femmine sono state trovate deboli e magre, segno evidente della difficoltà di reperire le prede, e faticano ad allevare i propri cuccioli. Il WWF e Greenpeace da sempre si impegnano per sensibilizzare e difendere l'Artico e le specie che lo abitano, ma serve l'impegno di tutti noi.


Il WWF, attraverso le donazioni, sta cercando di preservare quella zona di Artico dove lo spessore dei ghiacci e l'ecosistema potrebbero offrire ospitalità anche alle generazioni future di orsi polari e che viene definita Last Ice Area (link), mentre Greenpeace ha lanciato la campagna Save the Artic (link) che vi prego di firmare, diffondere e sostenere come possibile.
L'uomo e il suo sconsiderato comportamento, le sue scelte, hanno portato a modificare in modo drastico l'ambiente in cui egli stesso vive, a causare alluvioni e tutte le cose di cui egli stesso è vittima, ma è ancora possibile fare qualcosa per salvare il salvabile, ma bisogna intervenire oggi, non domani, e farlo tutti insieme, ognuno secondo le proprie possibilità.

A conclusione del post un documentario preso da YouTube per conoscere meglio questa affascinante specie e vorrei segnalarvi anche un film, presentato anche al Festival di Roma, e che uscirà nelle sale il prossimo 13 novembre "Il mio amico Nanuk" tratto dall'omonimo romanzo di Brando Quilici, che ha partecipato anche alla regia e che racconta l'amicizia tra un orsetto polare orfano, Nanuk, e un bambino, Luke, che sfidano tutte le avversità, un film da vedere con la famiglia (un'occasione per insegnare ai bambini il rispetto dell'ambiente visto che saranno gli adulti di domani!) e che ha anche uno scopo ambientalista, far conoscere l'Artico e le sue problematiche. Ad interpretare Nanuk un orso polare vero nato e cresciuto, però, in cattività, e che scoppiava di gioia nel poter camminare e rotolarsi sulla neve vera (perché per proteggere le specie animali si è costretti a farle nascere e crescere in ambienti lontani dal proprio habitat e in cattività, in riserve, parchi o zoo?).




Commenti

  1. Ci sono molti animali a rischio di estinzione l'orso polare se non si cerca di fermare la scelleratezza umana sarà solo un ricordo,. E' un grande dolore vedere come oggi la vita sia relativa mentre diventa importante il guadagno! Un mondo senza amore, che mondo è?

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    1. Un mondo senza l'amore, per le persone, gli animali, l'ambiente....e' terribile anche solo immaginarlo, grazie a Dio sempre più persone se ne stanno rendendo conto e si spendono ogni giorno per rendere questo mondo un posto migliore...se ognuno di noi dona il suo contributo qualcosa cambierà, la speranza fiorisce sempre, oltre le nubi splende sempre il sole

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  2. Post interessante, scritto senza retorica, ne fanatismo, ma chiara obbiettività dei fatti, che purtroppo sono come li descrivi tu. Lo condivido

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