Sogni o palloncini colorati?


Non so voi, ma ricordo che da bambina, quando mi regalavano dei palloncini colorati tenevo il filo così forte per paura che volassero via, ma puntualmente o si rompeva il filo o mi sfuggiva di mano, così rimanevo con lo sguardo deluso a fissare in cielo i miei palloncini volare lontano e sempre più in alto, finché i miei occhi riuscivano a seguirli e provavo una grande tristezza e anche un pò d'invidia per il loro volare così in alto...
A volte mi viene spontaneo riflettere se non mi stia comportando ancora così, stringendo saldamente in mano qualcosa che, nonostante tutti i miei ripetuti tentativi negli anni (eh, si, sono veramente una gran testarda!), è sfuggevole e superfluo come quei palloncini colorati, belli da vedere, ma che non ti lasciano nulla, né odore, né calore, nulla eccetto l'aria compressa in sottile gomma colorata, e tanto fragili che un niente e scoppiano facendo un gran rumore. Inseguo e tengo saldamente palloncini colorati oppure sto seguendo quella voce in fondo al cuore simile ad una brezza leggera che mi parla incessantemente, ma che non sempre so ascoltare?
Come titolo del post mi è venuto da scrivere la parola sogni in contrapposizione ai palloncini, scelta dal punto di vista razionale non proprio azzeccata, in quanto i sogni sono impercettibili, fugaci, ancora più dei palloncini, eppure la parola realtà non mi è sembrata giusta, perché ciò che è reale lo puoi già vedere, toccare, è già esperienza, dunque appartiene già al vissuto, non a quello che deve venire, non a qualcosa che è, ma non ancora...
A cosa vuole arrivare tutto questo preambolo di parole che sembra un girare a vuoto, direte voi? A cosa mi riferisco? Alla vita, ed alla sua componente di incertezza, dubbi, promesse e speranze impastate di presente e di attesa del futuro, alla difficoltà di lasciar andare le cose superflue, le cose non importanti, le persone (qui è veramente tosta!) per vivere l'essenziale, per andare oltre tutte le attese, o meglio le aspettative (che ti deludono, illudono...), e vivere pienamente la tua vita, con quello che ti viene donato oggi, non restando legati al passato, a quello che era (forse non era davvero!) e non è più, smettendo di torturarsi con le domande, le accuse, circa i propri sbagli, perché la vita non è un gioco dove puoi ricominciare dal via, puoi solo lasciar andare pesi inutili (specie quelli dei nostri pensieri, giudizi, categorie mentali...) che affaticano inutilmente il tuo cammino, rialzarti e andare avanti, accettando che quello che hai perso, chi hai perso, o non era davvero importante o lo era solo per un tratto o lo porterai comunque nel cuore per sempre... e allora smetti di struggerti guardando i palloncini colorati che sono volati via, ma guarda davanti a te i mille colori della tua vita e compi il tuo cammino, i tuoi passi, verso la meta che conta, gustando, mentre cammini, il paesaggio e le persone che il Signore ti mette sulla strada, nuovi e vecchi incontri, istanti, momenti, apprezzando tutto e ringraziando sempre...forse camminerai tanto ancora, forse poco, non importa, conta la passione e l'amore con cui vivi il tuo tempo...l'amore donato non è mai sprecato...solo l'amore conta davvero...solo l'amore resta alla fine...la vita è troppo preziosa per perdere tempo, per sprecarla appresso a chi non ti vuole bene davvero o non più (l'amore vero non ha scadenza, ricordalo, e resta accanto sempre, specie nei momenti difficili, non gioca a fare il fantasma mentre tu fatichi a scorgere quel raggio di luce che brilla in fondo al tunnel...) o dietro a futilità, questo tempo prezioso che ti è donato è unico e scorre in fretta e va speso per le cose importanti, per ciò che conta davvero e per chi resta nella tua vita, nonostante tutto...vivi ora, non nel senso del carpe diem, ma vivi pienamente il tuo tempo, il tuo oggi, ama oggi, perdona oggi, abbraccia oggi, sorridi oggi...perché oggi sei qui e puoi farlo...

Commenti

  1. La tua è una bella riflessione fin dei conti è una formula tanto facile quanto difficile da applicare ma veritiera tutto alla fine è qui e adesso.
    Ciao

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