La storia di Helen Keller, la donna sordocieca da quando aveva 19 mesi

(Fonte post http://it.wikipedia.org/wiki/Helen_Keller; immagini prese dal web)

Eccomi, come anticipato, a raccontare la storia di Helen Keller, che molti di noi abbiamo conosciuto attraverso il film "Anna dei miracoli" e l'interpretazione che ha tributato l'Oscar alla giovanissima Patty Duke come miglior attrice non protagonista, nella parte di Helen, e ad Anne Bancroft come miglior attrice protagonista, nella parte della sua istitutrice Annie Sullivan.
Helen Keller nasce in Alabama nel 1880 e a 19 mesi, in seguito ad una grave malattia, forse meningite o scarlattina, rimane totalmente sorda e cieca, rendendo difficile la comunicazione tra lei e i genitori, nei primi anni gestuale. Nel 1886 la madre Kate resta colpita dal resoconto di Charles Dickens su American Notes circa il tentativo riuscito di educare una bambina sordocieca, Laura Bridgman, per cui inizia a prendere informazioni e contatta l'istituto dove lei è stata formata, il Perkins Institute for the Blind, e la scuola affida il compito di educare la piccola Helen ad Annie Sullivan, ex allieva poco più che ventenne, anche lei parzialmente cieca, l'inizio di un rapporto lunghissimo e forte.


Annie ottiene di educare Helen a modo suo, inizialmente insegnandole l'educazione, fino a quel momento la piccola è stata ricoperta inevitabilmente di attenzioni e viziata, isolandola temporaneamente dalla famiglia e andando a vivere con lei in una dependance nel giardino di casa. Il lavoro della Sullivan fu molto impegnativo e difficile, ma portò dei risultati eccezionali a partire da un evento chiave: Helen sente scorrere l'acqua fredda sul palmo della mano e inizia a comprendere la parola acqua e che ogni cosa al mondo ha un nome, questo la stimola fortemente e inizia a chiedere ad Annie il nome corrispondente per ogni cosa, come la sua amata bambola, ancor più quando, a 10 anni, apprende che un'altra ragazza sordocieca norvegese aveva imparato a parlare. Annie educa Helen attraverso due metodi, quello di toccare labbra e collo di chi sta parlando (per farle avvertire col tatto le vibrazioni e le variazioni del suono quando si produce) e l'alfabeto tattile, quindi le insegna a leggere e scrivere in braille in inglese, francese, tedesco e greco, inoltra la accompagna per tutti gli anni della sua formazione, che porterà Helen alla laurea con lode al college, la prima di una persona sordocieca, all'età di 24 anni.


Helen inizierà a scrivere la sua storia ed altri libri, inizia ad impegnarsi per i diritti dei disabili e con Annie viaggia spesso, prediligendo il Giappone, lo stesso paese da me amato, da cui riceverà in dono due cani della razza Akita, dopo aver dimostrato interesse ed attenzione per la storia di Hachiko, si impegna anche politicamente e per raccogliere fondi per l'American Foundation for the Blind. Sotto un punto di vista spirituale fu molto influenzata dal filosofo e scienziato svedese Emanuel Swedenborg, cui dedicò anche un libro, considerato tra i precursori dello spiritismo, eccetto questo aspetto che non mi sento di avvalorare, Helen Keller fu un grande esempio per le persone disabili, come l'impegno della sua istitutrice e amica, Annie Sullivan.

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