La luminosa testimonianza di Alessia Guccini

(immagini prese dal web, fonte post "A Sua Immagine" rivista n°63 - 22 marzo 2014)

Sono trascorsi diversi mesi da quando ho letto la storia di Alessia sulle pagine di "A Sua Immagine" giornale, ma il volto e il sorriso di questa giovane ragazza sarda non li ho mai dimenticati, li porto nel cuore da allora insieme alla voglia di raccontare e far conoscere a tutti la sua luminosa testimonianza di vita e di fede, un esempio per tutti noi ed in particolar modo per i giovani come lei, specie per quelli che si perdono tra mille superficialità e cose effimere, in un mondo pieno di controversie e contraddizioni.
Prima di iniziare voglio ringraziare la famiglia di Alessia per il consenso dato a questo post e Luca Impagliazzo del sito http://www.lamaddalenadontbeafraid.it/ che si è fatto portavoce del mio desiderio di scrivere questo post, che all'inizio non volevo fare direttamente io, ma il Signore ha voluto così e sa Lui perché, prego lo Spirito Santo di guidarmi come sempre nello scrivere queste righe.

Alessia Guccini è nata al cielo all'età di 15 anni il 25 luglio 2009 per un tumore fulminante e aggressivo ai polmoni, che all'inizio si fatica anche a classificare: rabdomiosarcoma alveolare metastatico; inizio a raccontare la storia di Alessia dalla fine, così come ho scelto l'immagine principale del post con Alessia senza capelli (se li è fatti tagliare prima di iniziare le cure) e con il berretto arcobaleno, colori tanto amati e significativi per lei, perché è bellissima ed evidenzia una luce che trasfigura il suo volto, il suo sguardo e tutta la sua vita, vissuta intensamente, con coraggio e pienamente anche nella malattia, nella sofferenza, con un sorriso che non esprime tanto la terra, quanto il cielo, nostra vera patria, dove Alessia ci ha preceduti e ci accompagna con il suo arcobaleno.


Alessia Guccini, prima della malattia che ha fatto irruzione nella sua giovane vita, era, come la descrive nell'articolo papà Salvatore, una ragazza studiosa e intuitiva, rispettosa ed educata, di una bellezza pulita e innocente, sportiva e piena di vita, solare, che viveva con la famiglia nella bellissima isola de La Maddalena con mamma Caterina, papà Salvatore e le sorelle Valentina e Katia e la famiglia era già stata provata duramente dalla malattia di mamma Caterina, un tumore al cervello grazie a Dio curato con successo. 
Alessia, prima di ammalarsi, aveva sogni ricorrenti in cui si vedeva malata, ricoverata in ospedale in una città che non era la sua, sogni profetici, infatti la giovane si è sottoposta alle dolorose terapie a Milano, prima all'Ospedale San Paolo poi all'Istituto nazionale tumori, e sono significative e forti le parole che Alessia annota nel suo diario, che portava sempre con sé e che è stato ritrovato dai genitori dopo la sua scomparsa, per descrivere il collegamento tra questi sogni e la successiva diagnosi < Ho un tumore: sinceramente credo di averlo sempre saputo. Dio mi aveva preparato a una tale evenienza. Sognavo spesso una clinica, lenzuola bianche, vista sulla città dalle mille vite, io che consolavo i miei cari > e successivamente usando  parole che denotano una maturità personale e spirituale incredibili insieme alla sua capacità di abbandonarsi alla volontà di Dio senza perdere la fede, parole scolpite sulla sua tomba come testimonianza per tutti < Spesso ringrazio Dio, perché grazie a questa esperienza riesco a leggere e comprendere con vera devozione l'amore che l'Eterno nutre nei miei confronti >.
Alessia aveva intuito la gravità del suo male e, nonostante continuasse a nutrire i suoi progetti di vita, aveva la consapevolezza che sarebbe potuta morire e chiese a suo padre, durante uno dei primi ricoveri, di decorare la sua bara con i colori dell'arcobaleno che amava tanto; io non oso nemmeno immaginare con che cuore papà Salvatore ha ascoltato e accolto quella dolorosa richiesta, con la mia professione, specialmente negli anni in cui ho lavorato nelle cure palliative, sono stata spesso testimone di richieste e desideri particolari, ma solo i bambini e i ragazzi hanno quella purezza e franchezza genuina nel parlare chiaro anche delle cose difficili, di quelle che si fa fatica non solo a pronunciare, ma anche a pensare ed ascoltare, ma ho anche visto che il coraggio e la forza che il Signore dona ai giovani pazienti, Egli la dona anche ai loro genitori, una fede da giganti, quella che nasce dalla croce e nel dolore e che ti cambia la vita.


Mentre Alessia doveva affrontare continui ricoveri e terapie a Milano, fu ospite insieme alla famiglia presso CasAmica Onlus (http://www.casamica.it/) un'organizzazione di volontariato che dal 1986 accoglie a Milano, in 4 strutture (3 per adulti ed una per bambini) situate nei pressi dei principali centri medici, i malati e le loro famiglie provenienti da tutta Italia per sottoporsi a indagini e cure mediche, in case aperte tutto l'anno con il supporto di volontari e operatori che creano un clima accogliente e familiare e con la disponibilità di 100 posti letto complessivi. CasAmica nasce grazie all'intuizione di Lucia, mamma di 4 figli che, verso la metà degli anni '80, uscendo ogni mattina per accompagnare i bimbi a scuola, incontra le persone che dormono sulle panchine, disperate, angosciate e senza mezzi per poter alloggiare nel periodo di permanenza a Milano, Lucia accoglie il bisogno fondamentale di alloggio e sostegno di quelle persone e fonda la prima casa di accoglienza e la Onlus di cui diviene presidente. Nel http://www.lamaddalenadontbeafraid.it/casamica-onlus/ trovate dei dettagli e la testimonianza di Alessia riguardo a CasAmica, dove ha incontrato la sua guida spirituale, suor Anna Maria, con lei nella foto sopra, di cui riporto solo un breve passaggio < CasAmica è stata dalle origini, parte integrante della mia serenità nell'oscurità delle cure, motivo di sorriso nella tetricità della contemplazione al sole, causa di una ramificata ricercata normalità nell'angosciante realtà che mi ritrovo spesso a vivere, senza essere compresa appieno...>.

Il giorno del funerale la bara arcobaleno accoglie il corpo di Alessia e un arcobaleno fa capolino sul cielo de La Maddalena e si riaffaccia inspiegabilmente ad un mese della sua nascita al cielo, è diventato il segno di questa splendida fanciulla che nella sua breve e intensa esistenza ha toccato e continua a toccare molte vite, anche a distanza di oltre 5 anni, facendo comprendere che non bisogna preoccuparsi di cose futili e sciocchezze e che i valori fondanti sono altri, come la famiglia e l'affetto dei genitori, pilastri importanti di ogni esistenza, e il valore della vita, e vorrei riportare le parole che ha annotato nel suo diario nell'ultimo Natale, a dicembre 2008 < E' così bella la vita, è un'opportunità che ci è stata data per respirare a pieni polmoni tutte le emozioni che la costituiscono, anche quelle negative. Cosa c'è di peggio che vivere il nulla? >.



Per chi vuole approfondire la storia di Alessia vi segnalo una serie di link di La Maddalena TV (http://www.lamaddalenatv.it/?s=alessia+guccini&x=0&y=0) e ben tre libri a lei dedicati:
  1. La vita è bella nonostante tutto a cura di Rita Castaldi e di suor Anna Maria Marconi, casa editrice Jona (potete richiederlo insieme al secondo al seguente link).
  2. La vita è bella! Storia di Alessia, un'adolescente di fronte alla morte scritto dalla professoressa Paola Bignardi, pedagogista ed ex presidente nazionale dell'Azione Cattolica Italiana, che commenta e ripropone gli scritti di Alessia, casa editrice Ave.
  3. L'invisibile realtà di Alessio Serra edito da Mondadori e ispirato dalla storia di Alessia (nel link troverete il video della presentazione del libro).
Ad Alessia è stata dedicata anche una canzone scritta da Piergiulio Manzi, musicista de La Maddalena, e intitolata Un arcobaleno per Alessia.
Dedicato ad Alessia un video (ecco il link per guardarlo anche da tablet e telefono) dove potrete anche ascoltare la sua voce e le sue ultime parole, su YouTube ho trovato questi altri: Alessia, il coraggio di vivere (1 parte e 2 parte).
Vorrei concludere il post con le parole di suor Anna Maria che concludono anche l'articolo di "A Sua Immagine" e che credo molto significative < Spesso ci chiediamo come possiamo annunciare il Vangelo: tu, cara Alessia, sei stata una missionaria in mezzo a noi e, fino alla fine, hai voluto fare dono di te perché i giovani possano comprendere la bellezza della vita che ci è stata donata >. 

Grazie a te, Alessia, per aver attraversato la mia vita con il tuo arcobaleno di vita ed aver profondamente toccato la mia anima, dandomi la forza di affrontare il mio quotidiano percorso di vita anche nella malattia, non mortale, che mi accompagna da molto e che segna ogni mio passo, anche io ogni volta che appare l'arcobaleno nel cielo penso a te... e grazie alla tua famiglia e ai tuoi amici per averti condiviso anche con noi che non abbiamo potuto conoscerti in vita.

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