Un aiuto solidale concreto ai bambini poveri di Tondo grazie ai Padri Canossiani

(immagine presa dal sito dell'Associazione http://www.unamanoaiutalaltra.org/, fonte del post)

Domenica mattina entro in cucina per fare colazione con mia madre e la televisione era accesa, cosa veramente insolita per lei, ma capisco che sta seguendo la S. Messa di Papa Francesco in diretta da Rizal Park a Manila, una messa seguita sotto la pioggia e il vento da una folla incredibile di persone, circa 7 milioni, in rigoroso silenzio, attente e pazienti, commosse e mi commuovo anche io immediatamente, come quando il cuore comprende immediatamente quello che la mente fatica ancora a mettere ancora insieme e non ha nemmeno elaborato, in un momento di pausa, il giornalista Fabio Zavattaro apre una parentesi con le immagini girate nel quartiere più povero della città, Tondo, e mostra il degrado insieme ai sorrisi festosi dei bambini davanti alla telecamera e poi quella terribile, angusta, soffocante, "montagna di rifiuti" nota come "smokey mountains", dove i bambini scavano ogni giorno in cerca di qualcosa da rivendere per pochi spiccioli, quindi ancora il quartiere povero, che qualcuno ha chiamato Happy Land, terra felice, forse come speranza, ma di felice non ha nulla, salvo il sorriso sincero di tantissimi bambini che non hanno nulla (invito a leggere il commento al servizio nel link del Servizio Informazione Religiosa dello stesso inviato del Tg1).

Nel vedere la montagna di rifiuti e la moltitudine di bambini poveri, che il governo locale ha tentato di occultare, facendone sparire molti nelle prigioni o nei centri di assistenza (link), ma il Papa, informato dalle ONG locali, molte di matrice cattolica, ha voluto incontrarli lo stesso, almeno una rappresentanza, non avendo potuto visitare Tondo, andando a sorpresa in un centro assistenza della Fondazione Anak TNK facendo saltare il programma previsto per abbracciare, e non solo a parole, i 300 piccoli ospiti senza famiglia che sono stati salvati dalla strada per offrire loro un futuro migliore, tra la commozione di volontari, l'emozione dei piccoli che gli stringevano addosso e dello stesso Papa Francesco, che ha poi rivolto parole dure, sia scritte sia verbali, ai responsabili delle amministrazioni locali che hanno tentato, prima a Palo poi a Tondo, di occultare la realtà dei poveri, principale ragione della sua presenza, richiamandoli al < dovere di ascoltare la voce dei poveri e di spezzare le catene dell'ingiustizia e dell'oppressione che danno origine a palesi e scandalose disuguaglianze sociali. La riforma delle strutture sociali che perpetuano la povertà e l'esclusione dei poveri, prima di tutto richiede una conversione della mente e del cuore >. Papa Francesco ha affermato con fermezza il no alle disuguaglianze sociali, alla corruzione e un si determinato alla tutela della famiglia, della vita ed al rispetto della dignità inviolabile di ogni persona umana, dal concepimento, dai bimbi non ancora nati agli anziani ed ai malati, vari punti di scontro con l'attuale governo che, in un paese che non permette aborto, divorzio ed eutanasia, sta cercando di introdurre una norma per la contraccezione preventiva.

Nel servizio del Tg1 ho appreso dell'impegno di un missionario canossiano italiano, per 20 anni parroco di Tondo, a servizio dei bambini poveri della Happy Land, Padre Giovanni Gentilin, e di quanto ha fatto per loro, l'ho cercato su Google ed ho trovato il sito dell'Associazione Onlus Una mano aiuta l'altra (http://www.unamanoaiutalaltra.org/) che è interamente dedicata a dare un futuro ai bambini e ai giovani di Tondo, nata ufficialmente nel 2002, a sostegno della parrocchia di S. Paolo, ha fatto studiare più di 1000 giovani filippini, che stanno lavorando e costruendo in maniera autonoma il loro futuro, ma tantissimo c'è da fare per strappare i bambini dalla povertà, dalla strada, dalla prostituzione e dalla criminalità delle gang.
Tondo è il luogo più periferico e disastrato della periferia di Manila, dove finiscono quelli che lasciano le campagne per tentare fortuna e lavoro in città, ma vengono respinti ai margini dalla società finendo per adattarsi a vivere in baracche di lamiere e cartone che crescono a dismisura, in uno stato di degrado sociale e igienico totale, senza servizi, acqua corrente, elettricità, cercando di guadagnare qualche spicciolo con lavori saltuari al porto vicino o scavando nella montagna di rifiuti cercando qualcosa di rivendibile con costante rischio, non solo potenziale, di contrarre infezioni e malattie, così vivono, o meglio sopravvivono, oltre 100.000 persone senza speranza e senza futuro.
Fabio Zavattaro ha detto che per avere un'idea di cos'è Tondo si può leggere La città della gioia, il libro scritto da Dominique Lapierre, da cui è stato tratto un omonimo film, sulla baraccopoli di Calcutta, in India, degli anni '70, un libro che ho ma che ancora non ho avuto il coraggio di leggere, perché so avrà un notevole impatto dentro me...

Per poter dare speranza anche a quelle 100.000 persone e ai bambini, ai giovani, nasce l'Associazione e l'impegno dei Padri Canossiani, per sostenere la fede di quelle persone, ma in tante opere di carità, attraverso l'Adozione a distanza (link), il Centro di nutrizione supplementare per l'infanzia (link) e la Clinica gratuita, la San Pablo Apostol Clinic (link) è un esempio unico visto che il Sistema Sanitario Filippino è come quello americano, privato e a pagamento, e va avanti con donazioni libere dei pazienti, secondo le pochissime possibilità, per renderli partecipi in modo dignitoso. Per la gioia dei bambini, Padre Giovanni si è fatto spedire dall'Italia la macchina e gli ingredienti di qualità per fare il gelato, preparato dai ragazzi della Parrocchia, che è diventato un integratore vitaminico e alimentare, ed è apprezzato anche dagli adulti, che lo acquistano con un prezzo simbolico, che non riesce nemmeno a coprire le spese di produzione, ed è diventato il centro delle feste dell'Ambasciata Italiana a Manila.

Insomma vedete che gli aiuti che vorrete donare liberamente andranno concretamente a sostegno di questo e di tanti progetti che i Padri vogliono realizzare per donare un futuro ai bambini e ai giovani di Tondo, per cui non chiudiamo il cuore e il portafoglio, anche in questo tempo di crisi, difficile per tutti e drammatico per molti, anche da noi, ma non dimentichiamo i bambini che scavano nelle montagne di rifiuti e che hanno nei Padri Canossiani e nella nostra generosità l'unica speranza per un futuro, l'aspettativa di vita a Tondo è molto bassa per le ragioni sopra dette, facciamo che non sia così per tutti, grazie.

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