Fondazione Casa della Carità Angelo Abriani Onlus


La "Casa della Carità Angelo Abriani" (http://www.casadellacarita.org/) è nata per volontà del Cardinale Carlo Maria Martini prende il nome dall'imprenditore milanese che ha donato la somma per ristrutturare una vecchia scuola con lo scopo di adattarla alle esigenze della Onlus: accogliere gratuitamente le persone in stato di bisogno e/o disagio accompagnandole e sostenendole fino al recupero dell'autonomia personale.
La Casa della Carità ha sede a Milano ed è stata inaugurata il 24 novembre 2004 ed offre ospitalità gratuita e in gran parte non convenzionata a famiglie con bambini, persone senza dimora, giovani rifugiati e donne in difficoltà perseguendo finalità sociali e culturali, sostenendo ogni persona riconoscendone l'assoluta dignità e unicità.


A dirigere la Casa della Carità il Cardinale Martini ha chiamato don Virginio Colmegna, un sacerdote che dal 1981 si occupa di accoglienza e sostegno nel campo della sofferenza psichica e dei minori e poi ha diretto per 11 anni la Caritas Ambrosiana, quindi sempre al fianco degli ultimi e delle persone in grave stato di bisogno, persone che con la crisi economica sono aumentate, ferite nella dignità per la perdita del lavoro, della casa e dell'impossibilità di provvedere alle proprie famiglie oppure in fuga da paesi in guerra e senza nulla in un paese nuovo e diverso o ancora donne che cercano di salvarsi dalla violenza di mariti violenti. Tantissime storie s'intrecciano nelle mure di questa casa che accoglie tutti senza discriminazioni.
Il lavoro di operatori e volontari si articola anche al di fuori della Casa, in quelle che vengono definite favelas urbane a Milano attraverso tutta una serie di progetti, che potete visionare nel link e che richiedono il sostegno di tutti, benefattori singoli, privati e istituzioni, tante le modalità per effettuare delle donazioni che potrete visionare nel link.

Di carità c'è sempre bisogno, più che mai ora, da soli non si può fare molto, ma insieme si, donando anche un piccolo contributo che insieme a quelli di tanti altri farà la differenza per molte persone. Spesso quando vediamo anziani, e non, che raccolgono gli scarti di frutta e verdura al mercato o non hanno il necessario per la spesa settimanale per mangiare, o che devono rinunciare a curarsi perché non hanno soldi, ci scandalizziamo e ce la prendiamo con le istituzioni, ma questo non serve, serve la forza dirompente della solidarietà, quella solidarietà rispettosa della dignità e che non umilia, non aspetta, ma prontamente tende la mano consapevoli che quella mano potrebbe servire anche a noi un giorno, io questa consapevolezza la vivo nella carne da quando ho perso il lavoro e non posso più svolgere la mia professione e sono stata costretta ad appoggiarmi totalmente su mia madre, la vita è dura e difficile per tutti, per alcuni è addirittura impossibile, non chiudiamo il cuore, ma apriamolo per andare incontro all'altro con una carità operosa e presente, pronta a sostenere e accompagnare e attiva nelle donazioni. Grazie.

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