Il diritto alla vita

(immagini prese dal web)

Mentre l'Europa che conta sta promuovendo il diritto all'aborto, alla morte e all'eutanasia, io vado controcorrente e promuovo il diritto alla vita, l'unico vero diritto tra tutti questi che non sono altro che pretese egoistiche di potere, e non di libertà.
Promuovendo l'aborto come diritto e favorendolo l'Europa condanna se stessa e non si rende conto che un giorno dovrà rispondere di tutte queste vite mai nate, tutti noi ne dovremo rispondere.
Come può l'Europa parlare di pace, di libertà, di rispetto, di tolleranza, di uguaglianza, se non rispetta nemmeno la vita di un bambino, se non riconosce a quella vita il diritto di nascere, se non la protegge, accoglie, cura e non le dà il valore che ogni vita ha. 


Nel 2015 le donne sanno più di prima come evitare gravidanze indesiderate, come proteggersi dalle malattie a trasmissione sessuale, come aver cura di sé e vivere una vita sana e felice, eppure, per svariate ragioni, non tutte lo fanno, perché? Perché non si amano abbastanza da evitare situazioni a rischio per la propria vita e di sofferenze grandi come quella di abortire il proprio bambino? 
Non fraintendetemi non sto giudicando né tanto meno condannando, sono domande a voce alta, mi sto chiedendo e sto chiedendo a voi perché nel 2015 l'aborto è considerato il principale contraccettivo cui si ricorre in numeri che fanno paura? 
Ogni vita uccisa nel grembo materno è importante, per cui per me anche se fosse solo una sarebbe tantissimo, ma purtroppo parliamo di milioni di vite, anche se si preferisce non parlarne, non dare i dati, per minimizzare il problema, così come si preferisce evitare di affrontare il problema del rapido abbassamento dell'età del primo rapporto sessuale e dei ragazzini minorenni attivi sessualmente e proporre "soluzioni" facili come pillole del giorno dopo, dei 5 giorni dopo, spirali, contraccettivi orali, preservativi, piuttosto che affrontare i ragazzi e proporre programmi formativi, educativi, volti ad imparare soprattutto l'amore verso se stessi e verso il proprio corpo, di cui l'amore verso gli altri è una conseguenza.
Conosco mamme che hanno accompagnato la propria figlia minorenne al consultorio per una terapia contraccettiva, scelta saggia ma è finita lì, dialogo poco, educazione minimale, ma una tredicenne, quattordicenne, quindicenne può da sola vivere una sessualità consapevole e sana nel rispetto di sé? La maggior parte delle ragazzine che ho visto al consultorio pendevano dalle labbra dei ragazzetti, per cui non usavano, ad esempio, il preservativo perché lui non vuole, tanto prendo la pillola, e le malattie sessuali? La pillola non protegge dalle malattie a trasmissione sessuale e anche queste sono in aumento tra i giovani e non, eppure non se ne parla nemmeno di questo.
Sono cattolica e credo con tutta me stessa al valore della vita e quindi sono per una sessualità vissuta al tempo giusto con quell'unica persona giusta, credo che l'amore è uno, non 5, 10, 20, 30, centomila, quindi comprendo il perché la Chiesa sia contro la contraccezione e i preservativi, perché la sessualità vissuta nel matrimonio è aperta alla vita, verità sacrosanta, ma come infermiera ho visto talmente tante situazioni fuori da questa visione che, per preservare la salute e la vita nascente, sono a favore e promuovo la contraccezione orale (non la pillola del giorno del dopo e dei 5 giorni dopo e non la spirale, che sono abortive e non preventive della gravidanza) e l'uso del preservativo, ma promuovo ancora di più programmi di educazione sessuale e alla maternità e paternità responsabili, i giovani sono molto intelligenti e sensibili e sono molto più recettivi degli adulti, per cui non vanno abbandonati a loro stessi, contando sul loro giudizio minato dall'inesperienza, ma vanno accompagnati e sostenuti, educati e guidati affinché possano fare scelte sagge e consapevoli, evitando ciò che è solo male e che causerebbe solo sofferenza.
Non è imponendo valori che questi vengono accolti e riconosciuti, è quando comprendi il valore inestimabile e sacro della tua vita che, attraverso una semplice equazione, comprendi il valore di ogni singola vita e la difendi, accogli e proteggi da tutti, ma se non capisci che la tua vita è un dono e che ha un valore unico, non capisci nemmeno che anche la vita di un bimbo nascosto nel seno materno è un dono unico e va difesa...
Ogni giovane/donna che abortisce oltre ad essere stata ingannata nel credere che quella vita che porta in seno è un peso, un fastidio e che rovinerà la sua (la vita è un dono e porta qualcosa di bello, buono e santo nella tua vita, non ti viene fatto un dono per toglierti qualcosa ma per farti felice), è una giovane/donna che non ha compreso che lei stessa è un dono da custodire, proteggere, valorizzare. 

Se tu ora ti trovi incinta di un bambino che non vuoi, che non è il momento giusto, che sei minorenne, che devi finire gli studi, che sei sola, che vuoi abortire prova a riflettere un momento, a sentire quella verità in te che non puoi fraintendere e fai vivere la vita, chiedi aiuto, cerca il sostegno di chi sa e può dartelo, ma fai vivere la vita...


Far vivere la vita (una poesia nata mentre scrivevo il post frutto non di un'esperienza diretta ma del coinvolgimento verso le vite mai nate che ho visto passare in consultorio e che hanno scavato nel mio cuore solchi profondi)

Questa vita che ora batte nel mio grembo non ha colpe della mia voglia e della mia fretta di amare e di essere amata, questa vita che vive in me non ha colpe se non è lui la persona giusta, questa vita non la posso ignorare, non la posso scacciare, anche se l'abortisco non la potrò mai cancellare, rimarrà dentro di me per sempre... sta a me scegliere se per farmi gioire o per farmi soffrire, nessuno può/deve scegliere per me, la verità è scolpita dentro di me, devo solo trovarla e ascoltarla...
L'aborto non è la "soluzione" per gravidanze indesiderate, l'adozione si, un atto d'amore grandissimo in cui io riconosco la mia povertà e la mia impossibilità nel prendermi cura di mio figlio, ma scelgo come sua madre di portarlo nel grembo, di farlo vivere e di donargli una famiglia che lo sappia amare, curare e crescere con l'amore che merita...
L'aborto non mi toglierà il "problema, l'intoppo" ma scaverà nel mio corpo una tomba per mio figlio, una tomba senza fiori di lacrime e sangue, il mio stesso sangue, che non potrò mai dimenticare...
così scelgo di far vivere la vita, la sua e la mia e di vivere l'amore che mi è stato donato per te, con te, per la vita...

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