In difesa degli animali: i delfini


Io credo che molti di voi amano e sono affascinati da queste splendide creature marine, sono fotografati e ritratti in vari sfondi anche per computer e cellulari, eppure sono gravemente minacciati dall'uomo e dai cambiamenti climatici, oggi è a loro che vorrei dedicare spazio e attenzione.
Sto seguendo con dolore enorme e grande apprensione gli sviluppi dei progetti per salvare i delfini cacciati, uccisi e catturati nel mare del Giappone, proprio il paese che amo così profondamente sta compiendo un vero massacro in quel bacino che si chiama Taiji, da dove arrivano immagini terribili, con i corpi sventrati e l'acqua del mare tinta di rosso del sangue di questa bellissima specie e niente giustifica una tale crudeltà, anche se credo fermamente che non tutto il popolo giapponese sia a favore di questa mattanza e spero alzi forte la sua voce per fermarla definitivamente. Ho rivolto anche il mio appello al Governo giapponese per fermare la caccia a delfini ed alle balene dalle pagine di questo blog (http://petalidiciliegiosperanza.blogspot.it/2014/09/appello-al-governo-del-giappone-vi.html), ma ora ritorno a parlare e scrivere per coloro che non hanno voce, unendomi ai tanti che anche in queste ore lottano per salvarli e difenderli.


A me è capitato raramente di vedere i delfini, non sono mai andata ad un parco marino, per cui li ho visti solo in natura quando con la nave ho attraversato il Tirreno per andare in Sardegna, ma li amo moltissimo, ho imparato qualcosa in più su di loro leggendo tutti i libri di Sergio Bambarèn, che vi consiglio perché sono bellissimi e l'oceano e i delfini trovano grande spazio, ho desiderato di nuotare come lui insieme a loro, l'acqua è da sempre il mio elemento, fin da piccola amavo nuotare e il mare in modo viscerale, sono una specie bellissima e davvero mi riesce impossibile comprendere la crudeltà con cui viene cacciata e uccisa.
I delfini non sono in pericolo solo in Giappone ma in tutto il globo per la pesca (attiva e deliberata o accidentale), i cambiamenti climatici che modificano i loro habitat, il traffico nautico e l'inquinamento di mari e oceani (plastica, petrolio,...), oltre alle cause naturali come le malattie e le calamità, ricordo per esempio di aver visto un documentario dove intere famiglie monitorate dalle associazioni animaliste furono decimate a causa degli tsunami in Asia e nelle coste americane.
In tutto il mondo sono attivi progetti e associazioni per la tutela, il monitoraggio e la conservazione dei delfini, che sono nel tempo diminuiti di numero e a rischio estinzione, segnalo alcuni siti che ho trovato e alcuni che seguo direttamente.

In Italia:
  • http://www.oceanomaredelphis.org/, il sito di due associazioni, Oceanomare e Delphis MDC, che si sono unite perseguendo i medesimi obiettivi e che sono diventate un unico ente onlus che opera per lo studio e la tutela dei cetacei e degli ecosistemi in cui abitano nel Mar Mediterraneo attraverso azioni di monitoraggio, ricerca, conservazione e formazione. La sede legale principale è a Rimini, ma vi sono sedi operative distaccate a Ischia, Roma e Ostia Lido. E' possibile sostenere il loro lavoro con donazioni libere o con il progetto Adotta una pinna (link) con cui loro identificano e monitorano nel tempo ogni singolo cetaceo, nel link ne troverete alcuni con il proprio nome.
  • http://www.ilmondodeidelfini.it/index.cfm un sito molto interessante del Centro Turistico Studentesco e Giovanile, un'associazione di promozione sociale di viaggi sostenibili e con valenza formativo-esperienziale per imparare a conoscere e rispettare, tutelare e salvaguardare l'ambiente, con sedi operative sull'isola di Caprera e Lampedusa per segnalare e soccorrere eventuali esemplari di delfini in difficoltà o spiaggiati.
  • http://www.salvaunaspecie.it/ è il progetto dell'Acquario di Cattolica per salvare diverse specie in pericolo, tra cui i delfini (link), in collaborazione con altri enti nel Mediterraneo e in tutto il mondo, non sono a favore di acquari e delfinari, ma se lo scopo è veramente di sensibilizzare, formare, informare e tutelare queste specie, e non lo sfruttamento in spettacoli a fini di lucro allora è un'altra cosa.
Nel mondo:

  • http://dolphinproject.org/ è uno dei siti che seguo direttamente, è una campagna di International Marine Mammal Project del no profit Earth Island Institute per fermare la caccia indiscriminata e l'uccisione dei delfini nel mondo e attiva principalmente in Giappone, Russia, Isole Solomon e Indonesia. L'azione non è diretta solo ai delfini, ma anche agli altri cetacei catturati e confinati per gli spettacoli in cattività. All'interno di questo progetto vi segnalo il sito rivolto principalmente ai delfini in pericolo in Giappone: http://www.savejapandolphins.org/.
  • http://www.dolphins.org/ il sito del Dolphin Research Center, quello del documentario di cui vi accennavo, che ha sede nelle Florida Keys, un luogo senza dubbio affascinante, anche qui non rivolto solo ai delfini, ma anche alla tutela dei leoni marini.
  • http://www.marinemammalcenter.org/ presente in California.
Sicuramente ve ne sono altri, ma intanto vi segnalo questi invitando a sensibilizzare amici e parenti riguardo la salvaguardia di questa specie bellissima, destinata a vivere libera in natura e non in una piscina per il nostro divertimento o sulle nostre tavole.
Io non posso immaginare un mondo senza delfini, e voi?

Commenti

  1. Ciao Maria Laura...si i delfini sono animali splendidi e mi unisco al tuo orrore nel constatare che proprio i giapponesi, popolo che anch'io ammiro moltissimo, facciano strage di queste splendide creature con tanta noncuranza ma...naturalmente la crudeltà e la cattiveria sono appannaggio di ogni etnia e di molti esseri che erroneamente definiamo "umani" così come la bontà, l'amore, il Bene, il rispetto quindi so, e spero, che presto queste assurde mattanze siano un brutto ricordo del passato e mi unisco, anche se solo con il pensiero, a tutti gli attivisti giapponesi che combattono in prima linea e in prima persona per fermare questa inutile e stupida crudeltà...ciao carissima ;-)

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