In difesa degli animali: no allo sfruttamento degli animali


Riprendo il ciclo di post in difesa degli animali e lo faccio scegliendo come immagine un cane in gabbia perché già questo è troppo per me, creature innocenti che non hanno chiesto di nascere e che non hanno fatto nulla di male condannate al carcere a vita e molte di queste, quelle più sfortunate che sono finite nei canili con centinaia di altre anime, ma senza volontari e senza, quindi, la possibilità di essere adottate, ebbene queste povere creature usciranno dalle gabbie solo dopo morti, chi per vecchiaia, chi per malattia (in quei canili non si può curare adeguatamente un animale ammalato e bisognoso di cure speciali), chi per disperazione, chi sbranato dagli altri cani incattiviti da anni di segregazione in spazi ristretti, al caldo, al freddo, al bagnato, a seconda delle stagioni, con contatti umani minimali e insufficienti al fabbisogno affettivo esasperato dalla gabbia; altri ancora verranno soppressi sistematicamente con eutanasie programmate di animali sani e dicendo a se stessi che, per loro, è sicuramente meglio che restare rinchiusi...
si perché anche in alcune zone del nostro paese civilissimo e moderno si sopprimono cani e, forse, anche gatti, come avviene in altri civilissimi e moderni paesi dell'Europa, dell'America e dell'Asia, che quando vedi gli appelli sui social con la data di scadenza ultima per salvare loro la vita ti si accappona la pelle perché già sai che le possibilità sono poche, ma tu credi nei miracoli e condividi fino a notte fonda sperando che arrivi alla persona giusta e poco importa se vieni offesa e ingiuriata con parole pesanti da perfetti sconosciuti che trovano pure il tempo di prendersela con te perché difendi la vita, dei bimbi non ancora nati, dei malati e, si, anche dei cani, dei gatti e di tutti gli animali, perché la vita è vita ed è sacra e io la difenderò fino al mio ultimo istante di vita, fino all'ultimo respiro, perché amo senza ma e senza se, senza barriere, pensino gli altri a mettere i puntini sulle i, a separare uomini e animali, capri e buoi...
A tal proposito vi prego di firmare la petizione per fermare la crudele e cruenta soppressione dei cani nelle perreras spagnole.

Ho scelto questa immagine perché non ce l'ho fatta a sceglierne altre, ben più esplicite, cruente e dolorose, che avrebbero forse (dico forse perché molti di noi vivono come sotto anestesia e non reagiscono a niente, nemmeno alle immagini di guerra, come fosse tutta scena, film, e non vita vera, di sangue e di carne...) colpito i sensi e convinto più di mille parole, ma solo a guardarle mi sento male e non ho avuto la forza di postarle, così ho scelto questo povero cane dagli occhi tristissimi dietro le sbarre come esempio e testimone di tutte le crudeltà che si perpetuano nel mondo, e non rimbrottatemi dicendo che accadono cose orribili, peggiori, agli umani, perché lo so e ne sono sconvolta e inorridita, ancora mi chiedo come uno può decidere a tavolino di salire su un aereo avendo in testa di schiantarlo contro una montagna uccidendo se stesso, 159 persone, tra cui neonati, bambini, giovani e i suoi stessi colleghi, e pure 5 levrieri che avevano trovato adozione? L'uomo si rende responsabile e, talvolta complice, di atti terribili, di violenze inaudite, contro la propria razza e contro gli animali... al punto che ti chiedi dov'è l'umanità che ci caratterizza, distingue e di cui andiamo tanto orgogliosi? Quindi sono consapevole di tutta la realtà a 360° ma adesso mi concentro sugli animali perché questo post è dedicato a loro, ha lo scopo di dare voce a chi voce non ha, di parlare per loro, unendomi ai tanti animal lover (lo preferisco ad animalisti) che si spendono per loro su tutti i fronti, anche sul campo.

Riprendendo il tema del post, io rispetto le culture diverse dalla mia e generalmente non giudico, cerco di comprendere, ma quando culture e razze torturano e uccidono gli animali, indipendentemente dalla ragione (festival, spettacoli, a scopo alimentare,...), bé non posso più tacere e, con rispetto, grido forte il mio NO a queste barbarie in qualsiasi paese accadano, compresa la mia bellissima Italia.
Sono fortemente contraria a qualsiasi forma di sfruttamento e violenza contro gli animali: rodei, corride, circhi, delfinari, zoo, io credo che di tutto questo possiamo fare a meno, convertendoli in spettacoli e strutture per far conoscere e amare gli animali come le proprie tradizioni, gli zoo possono essere dei parchi educativi e, sebbene ritenga che il posto migliore per gli animali selvatici sia quello in cui li ha messi Dio, la natura, possono ristrutturarsi per accogliere animali malati e anziani o a rischio estinzione per prendersene cura in spazi ampi, non in gabbie, e adeguati e per insegnare ai bambini a rispettare e amare gli animali, facendoglieli conoscere, ma non come mi è capitato in uno zoo estero, che doveva essere un parco, un gorilla rinchiuso in un piccolo spazio diviso da un vetro dai visitatori e che ci guardava con gli occhi più tristi che ho mai visto in vita mia... questo è far loro violenza gratuita e sfruttarli a fini di lucro.

Ma il mio NO diventa ancora più un grido nei confronti dei festival che prevedono l'uccisione di moltissimi animali domestici a scopo alimentare, come accade in Cina, bé questo è orribile, così come altri animali non domestici in altre parti dell'Asia e anche in alcuni paesi nostrani.
Gli animali domestici non nascono per diventare cibo per noi, io estenderei anche agli altri non domestici, ma ora parlo di questi e prego tutti di firmare la petizione per fermare questo massacro di cani e gatti in Cina.
Di petizioni ce ne sono molte, sembrano poca cosa, ma servono a far udire la nostra voce e alcune ottengono anche i risultati sperati, per cui cercatele e firmatele (contro la vivisezione, l'utilizzo di richiami vivi nella caccia, contro la caccia, le corride...). Grazie a chiunque ha il cuore ancora sensibile per accogliere la richiesta di aiuto dei tantissimi senza voce.

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