STOP DOGS/CATS YULIN FESTIVAL


Ho già trattato l'argomento e ogni giorno sui social network, specialmente su Twitter, ho condiviso post di denuncia e sensibilizzazione per fermare quello che non è un "festival", come viene definito dai cinesi, ma un orrore di sofferenze e barbarie verso migliaia di cani e gatti, molti di proprietà rapiti per l'occasione, che si terrà questa domenica 21 giugno a Yulin, in Cina, per il solstizio d'estate.
La questione non è solo che la "sagra" prevede l'uccisione brutale a scopo alimentare di quelli che sono, internazionalmente, riconosciuti come animali di affezione o domestici, ma che questi vengono catturati e stipati per giorni in minuscole gabbie di ferro che impediscono loro alcun movimento, che vengono legati e torturati, che vengono scuoiati e bolliti vivi, quindi venduti e mangiati, il tutto senza controlli sanitari, quindi anche rischiando concretamente di contrarre malattie infettive come la rabbia, visto che non sono neanche rispettati, semmai esistono, protocolli vaccinali.

Anche nel nostro paese esistono sagre che prevedono l'uccisione di animali da allevamento, e personalmente non le condivido, ma la crudeltà del dogs/cats metà strade in Cina e Vietnam rasenta l'inverosimile ed è inaccettabile, oltre che ritengo pericoloso un individuo che arriva a livelli tanto alti di sadismo e crudeltà, oltre che di indifferenza, e qui gli individui sono molti e non vengono salvaguardati nemmeno i bambini, spettatori inermi di tanto orrore, educati che questo è normale, quando non lo è.

La Cina che mi piace è quella che si prende cura dei Panda giganti con amore e cura, con responsabilità e tenerezza, non certo quella che macella cani e gatti, che uccide vite non ancora nate perché fuori previsione di numeri o perché del sesso non utile, io spero con tutto il cuore che la Cina che non mi piace si ravveda presto, meglio si converta... 

Sui social la campagna per fermare Yulin non demorde anche se ormai sembra proprio che questo orrore si compirà, ieri si è manifestato a Milano, oggi a Roma davanti aall'ambasciata cinese, e se qualche animalista eccede nei termini, o non sa tenere a freno la lingua, mostrando indifferenza verso gli immigrati, non fateci caso, in fondo certi politici le sparano più grosse e più gravi, io ribadiscono che chi ama gli animali ama anche gli umani, chi odia o è indifferente agli animali spesso non ama neanche le persone e preferisce solo puntare il dito contro gli altri lamentandosi e basta.

Cani e gatti non sono cibo, sono amici e fedeli compagni di vita, è vero che non sappiamo prendercene cura nemmeno in Italia, visti gli abbandoni, i mmaltrattamenti e i canili/tattili lager che si registrano, ma è inaccettabile quello che subiranno a Yulin, per cui vi prego di far sentire la vostra voce per fermare definitivamente festival di questo genere. Manifestare si, scrivere si, firmare petizioni si, ma MAI, IN NESSUN CASO, usare la violenza, sia perché inaccettabile, sia perché inutile, solo CONTINUARE AD ESSERE LA VOCE DI CHI NON HA VOCE! Grazie.

Commenti

  1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  2. Sottolineo che non uccido neanche le mosche e le formiche perché le ritengo parte della Creazione. Un cane, poi! Esiste il comandamento 'non uccidere', e vale anche per gli animali. Qui c'è l'aggravante della crudeltà. Ora: certamente sono contro il cannibalismo e tutto ciò che è violenza ma, come si fa a fermare una tale turpitudine? Le petizioni e le marce non servono, nulla serve. Di conseguenza, quando leggo che queste persone possono prendersi la rabbia, come minimo mi viene da pensare: "In fi dei conti se la sono andata a cercare". Il guaio è che ci porteranno pure i bambini, che sono più vulnerabili di loro sotto ogni punto di vista. Ma ho visto filmati e letto articoli in cui sono gli stessi bambini a venire mangiati e, dnq... cosa ci resta, in un mondo che trasuda iniquità?

    RispondiElimina
  3. mi sembra di capire che il problema che più ti sta a cuore, oltre alle torture derivanti dalla macellazione, sia che cani e gatti vengano mangiati. Hai scritto post anche sulla macellazione dei bovini dato che in india sono animali sacri ....lo trovo decisamente ipocrita.
    un abbraccio e buona giornata

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Signor Vannozzi le rispondo ora perché per motivi di salute ho sospeso le pubblicazioni, inoltre non avevo visto la notifica del suo commento, è passato oltre un anno ma la risposta non sarebbe stata diversa.
      A me stanno a cuore tutti gli animali, sono vegetariana da 3 anni e sto pian piano diventando vegana proprio perché trovo orribile ogni forma di violenza ed atrocità con cui la vita TUTTA (compresa quella umana) viene offesa, ferita, torturata e uccisa. Il problema non è culturale e nemmeno alimentare, ciò che io e tantissime altre persone più di me stiamo cercando di impedire e fermare per sempre sono le torture, le sevizie cui cani e gatti vengono fatti oggetto ancora prima di arrivare nei piatti, vengono scuoiati vivi, picchiati perché convinti che così la carne ha maggiore sapore, bolliti vivi... dovrebbe vedere i filmati o anche solo il film "Eating Happiness" girato da un regista cinese, per rendersi conto che celandosi comodamente dietro la parola "cultura" si compiono delle atrocità inaccettabili per qualunque essere umano. Chi mi conosce e mi segue, senza fermarsi a giudizi superficiali e accuse ingiustificate, conosce il mio impegno quotidiano per difendere la vita degli animali tutti (domestici, selvatici...) e la vita delle persone... ho sensibilizzato e firmato petizioni anche per la chiusura degli allevamenti intensivi in Italia, che, tranne rare eccezioni, sono veri e propri lager dove, oltre alle sofferenze ed alle violenze subite dagli animali, è messa in serio pericolo anche la salute di chi crede di mangiare carne sicura perché proveniente dall'Italia.
      Se continuerà a seguire il blog e se la salute me lo permetterà potrà verificare dove e come si rivolge la mia attenzione e quale tema sostengo e sottopongo ai lettori del blog. Cordiali saluti

      Elimina

Posta un commento