Il sogno di Bebe

(Fonte post http://www.avvenire.it/Sport/Pagine/BEBE-VIO-.aspx, immagini prese dal web)

In questo blog ho già parlato di questa splendida ragazza (http://petalidiciliegiosperanza.blogspot.it/2014/10/la-forza-e-la-luce-del-sorriso-di-bebe.html), che ho conosciuto guardando la trasmissione di Italia 1 "Invincibili" condotta da Marco Berry nel 2011, dove ho appreso anche la storia di Simona Atzori, di Giusy Versace ed altri giovani straordinari.
Molti di voi forse conosceranno Bebe, all'anagrafe Beatrice Vio (pagina ufficiale di FB), 18 anni, nata a Venezia e che vive in provincia di Treviso, bellissima, determinata, solare, una ragazza che cade e si rialza più forte di prima; Bebe all'età di 11 anni fu colpita da quella che sembrava una normale influenza e che invece era una meningite fulminante, che provocò un'infezione diffusa con successiva necrosi ad avambracci e gambe e, per salvarle la vita, i medici sono stati costretti ad amputarle i quattro arti. Dopo il lungo ricovero in ospedale, la convalescenza e la riabilitazione e fisioterapia al centro protesi di Budrio, a Bologna, ha iniziato l'attività agonistica nella scherma in carrozzina e con una protesi specifica, ispirata dalla stima per Valentina Vezzali, sport che aveva praticato già da piccolina.
Nel 2009 la famiglia di Bebe fondò l'Associazione art4sport per aiutare i bambini che hanno subito un'amputazione ad integrarsi nella società attraverso lo sport, riscoprendo la gioia e la bellezza della vita, sostenendo loro e le loro famiglie da un punto di vista economico, pratico e amministrativo, in quanto le protesi specifiche per permettere loro di fare sport sono molto costose e non passate dalla ASL.
Bebe ha iniziato a gareggiare ufficialmente nel 2010, ha ottenuto diverse medaglie e parteciperà alla sua prima Paralimpiade di Rio, per lei i vertici mondiali hanno cambiato i regolamenti, estendendo la partecipazione anche agli atleti privi dei 4 arti, lei è l'unica atleta amputata ai 4 arti.


Questi sono i fatti in breve, ma potrete approfondire la storia di Bebe nel libro che è uscito quest'anno edito da Rizzoli "Mi hanno regalato un sogno. La scherma, lo spritz e le Paralimpiadi", cui la prima parte è presa da una canzone di Jovanotti amata dalla ragazza, che all'inizio non voleva scrivere, ma è stata convinta con tre motivazioni importanti: far conoscere la meningite e l'importanza della profilassi con il vaccino esistente, proposto e quasi sempre rifiutato dalle famiglie (i vaccini esistenti non prevengono tutte le forme di meningiti, ma è una grande arma contro una malattia terribile che uccide ancora, una malattia che ha ucciso anche mio padre...), far conoscere l'associazione per i bambini che possono averne bisogno e per abbattere i pregiudizi ancora esistenti riguardo alla disabilità, aiutando i disabili stessi a reagire e vivere pienamente, accettando la propria condizione e andando oltre scoprendo e sviluppando le proprie potenzialità.
Bebe conduce la vita impegnativa di atleta e studentessa delle superiori, seguendo un'alimentazione equilibrata, allenandosi in palestra e andando a dormire presto, leggete la sua intervista che è la fonte di questo post e leggete la sua storia nel libro dalle sue stesse parole, perché Bebe è davvero una giovane speciale con un sorriso che ti entra nel cuore trasmettendoti serenità.

Commenti

  1. Ammiro molto queste persone e spero davvero che il sogno di Bebe si realizzi...
    Una buona giornata a te

    RispondiElimina

Posta un commento