La lettera di Antoine Leiris ai terroristi

(immagini prese dal web)

Oggi condivido con voi la bellissima lettera che Antoine Leiris, giornalista francese di France Blue, 34 anni, ha scritto e pubblicato sulla sua pagina Facebook (link) rivolgendosi ai terroristi degli attentati di Parigi del 13 novembre scorso, in cui ha perso la vita Helene, sua moglie e madre del loro bimbo di 17 mesi.

"Venerdì sera avete rubato la vita di una persona eccezionale, l'amore della mia vita, la madre di mio figlio. Eppure non avrete il mio odio. Non so chi siete e non voglio neanche saperlo. Voi siete anime morte. Se questo Dio per il quale uccidete ciecamente ci ha fatti a sua immagine, ogni pallottola nel corpo di mia moglie sarà stata una ferita nel suo cuore. Perciò non vi farò il regalo di odiarvi. Sarebbe cedere alla stessa ignoranza che ha fatto di voi quello che siete. Voi volete che io abbia paura, che guardi i miei concittadini con diffidenza, che sacrifichi la mia libertà per la sicurezza, ma la vostra è una battaglia persa.

L'ho vista stamattina. Finalmente, dopo notti e giorni d'attesa. Era tanto bella come quando è uscita venerdì sera, tanto bella come quando mi innamorai perdutamente di lei più di 12 anni fa. 
Ovviamente sono devastato dal dolore, vi concedo questa piccola vittoria, ma sarà di corta durata. 
So che lei accompagnerà i nostri giorni e che ci ritroveremo in quel paradiso di anime libere nel quale voi non entrerete mai.
Siamo rimasti in due, mio figlio ed io, ma siamo più forti di tutti gli eserciti del mondo. Non ho altro tempo da dedicarvi, devo andare da Melvil che si risveglia dal suo pisolino. Ha appena 17 mesi e farà merenda come ogni giorno e poi giocheremo insieme, come ogni giorno, e per tutta la sua vita questo petit garcon vi farà l'affronto di essere libero e felice. Perché no, voi non avrete mai nemmeno il suo odio".


E' una lettera forte, che attraversa il cuore come una lama, ma che insegna molto a ciascuno di noi. Antoine, pur devastato dal dolore, esprime con una lucidità ed incisività disarmanti l'impegno di non odiare, di andare controcorrente rispetto al sentire comune davanti a fatti tanto orribili e di continuare a vivere libero e felice con suo figlio, oltre il dolore... 
la vita vince sulla morte, l'amore per chi è stato strappato alla vita e per chi resta vincono sull'odio fratricida di chi decide a tavolino di uccidere e sulla follia di chi si uccide per uccidere...
il buio sembra dominare il mondo, la violenza e le atrocità quotidiane, ma non cadiamo nel baratro del terrore, nella paura e nella diffidenza, non permettiamo che ci rubino la speranza, come ripete spesso Papa Francesco, alimentiamo la luce dell'amore dentro di noi ed intorno a noi...

Grazie Antoine per le tue parole, per il tuo coraggio e la tua testimonianza, a te ed al piccolo Melvil un grandissimo abbraccio, siete nelle mie preghiere...

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