Il Giubileo straordinario della Misericordia

(Fonte post http://www.iubilaeummisericordiae.va/content/gdm/it.html, immagini prese dal web)

L'8 dicembre, festa dell'Immacolata Concezione di Maria Santissima, è iniziato il Giubileo straordinario della Misericordia, un tempo di grazia e di rinnovamento spirituale per la Chiesa, per tutti i credenti e per tutti coloro che vorranno accostarsi al Cuore del Padre che va incontro ad ogni figlio, senza distinzioni e senza limiti. L'anno della Misericordia è iniziato con l'apertura della Porta Santa della Basilica di San Pietro, prima di tante porte che, a Roma e nelle singole diocesi, si apriranno la prossima domenica, terza di Avvento, per accogliere come in un abbraccio d'amore ogni pellegrino che vorrà attraversarla per fare esperienza dell'amore e del perdono di Dio Padre.
Il Giubileo si concluderà il 20 novembre del 2016 con la festa di Gesù Cristo Signore dell'universo, è un tempo speciale, un'opportunità preziosa per incontrare il Signore, per lasciarsi incontrare da Lui, per conoscerlo e intrattenersi con Lui, per ricevere i Sacramenti, la sua grazia, e fare esperienza di Lui comprendendo cosa significa veramente Misericordia, atto ultimo e supremo con il quale Dio ci viene incontroVi invito a leggere la Bolla d'indizione del Giubileo scritta da Papa Francesco  (http://www.iubilaeummisericordiae.va/content/gdm/it/giubileo/bolla.html).


In un tempo difficile come quello che stiamo vivendo, pieno di tensioni internazionali, di atti di violenza e terrore inauditi, di conflitti, genocidi, divisioni tra i paesi, tra i popoli, nelle famiglie, un tempo critico, pesante, pieno di problemi, Papa Francesco ha indetto un tempo straordinario per celebrare la Misericordia del Padre e per essere avvolti da questo amore che sempre accoglie, perdona, risana e dona speranza. lo ha annunciato nel tempo di Quaresima ed ora è iniziato, un tempo forte nella Chiesa e nel cuore di ogni pellegrino aperto a questo invito.
Per cogliere questa opportunità di grazia non è necessario recarsi a Roma, nel link troverete l'elenco delle Porte Sante nel mondo, il pellegrinaggio che tutti siamo invitati a compiere ed a cui tutti possiamo partecipare, in ogni condizione e stato ci troviamo, è quello del cuore, più che fisico, un pellegrinaggio interiore dal nostro io, dalle nostre sicurezze, dai nostri progetti, dal nostro egoismo, dal nostro orgoglio ferito verso Dio Padre, verso il suo amore ed il suo perdono.


Prima di muoverci fisicamente verso la Porta Santa e di accostarci al Cuore Misericordioso del Padre, la prima cosa è riconoscere di aver bisogno di Lui, del suo perdono, della sua grazia, del suo aiuto e di metterlo al primo posto nella nostra vita, come punto di riferimento fondamentale per il nostro cammino, che illumina e guida tutto in noi e intorno a noi verso ciò che realmente conta: amare ed essere amati. Se al centro ci siamo noi o qualcun altro o altre cose, tutto è sbilanciato e condizionato dai nostri limiti, non c'è posto per Dio e non possiamo fare esperienza del suo amore perché siamo dipendenti da noi stessi, dagli altri o, peggio, dalle cose, dal lavoro, dalle nostre ambizioni, dalla brama di possesso, dall'ansia di arrivare ed essere qualcuno (tutto eccetto noi stessi).
Se abbiamo l'onestà di guardarci nella verità, se abbiamo la consapevolezza di chi siamo realmente, scopriremo come il nostro cuore e la nostra vita siano pieni di ferite, piccole e grandi, di vuoti, di bisogni essenziali che, qualsiasi cosa facciamo o abbiamo, restano insoddisfatti, di una ricerca di senso profondo che soli non sappiamo trovare, di un bisogno inesauribile di amore, di perdono, di speranza che solo Dio può colmare. Come scrive S. Agostino nelle sue Confessioni < Ci hai fatti per Te e inquieto è il nostro cuore finché non riposa in Te >, questo bisogno di Dio è inciso nel nostro cuore e ci conduce a Lui attraverso infiniti inviti che spesso fuggiamo, rifiutiamo, finché per sfinimento, perché sbattuti di qua e di la dalle prove della vita, non riconosciamo dentro di noi forte il bisogno di incontrare e conoscere il Signore, che in altrettanti infiniti modi si mostra ed i nostri occhi, purificati dal dolore e colmi della sua grazia, finalmente possono contemplarlo.


Il Giubileo è l'anno straordinario della remissione dei peccati, il peccato è un atto che offende Dio disobbedendo ai suoi insegnamenti ma è anche una ferita che infliggiamo a noi stessi e l'unica cura è la Misericordia di Dio; ogni giorno, ogni attimo direi, cadiamo in questo abisso, più o meno profondo e grave, a seconda di ciò che facciamo in pensieri, parole, opere ed omissioni come recitiamo nella preghiera penitenziale del Confiteor (Confesso) durante la celebrazione della Santa Messa, è un atto volontario e può essere mortale o veniale e ci allontana da Dio, ma la Misericordia di Dio è più grande di ogni peccato, per cui l'accento non va messo sul peccato, allontanandoci ancor più da Dio con il nostro orgoglio, ma sulla Misericordia con cui il Padre ci avvolge se riconosciamo di averne bisogno e che supera ogni distanza, ogni limite, ogni barriera che costruiamo per difenderci (questo è il paradosso) dall'amore di Dio, quello di cui più abbiamo bisogno, specie negli abissi profondi in cui cadiamo e restiamo.
Il peccato originale, quello commesso da Adamo e che ereditiamo quando veniamo al mondo, si cancella col Sacramento del Battesimo, che ci fa entrare nella Chiesa e con cui riceviamo lo Spirito Santo, una grazia incredibile che molti genitori negano ai propri figli per orgoglio, pregiudizio, puntiglio o perché non ne comprendono il significato, mentre il peccato che commettiamo noi, volontariamente o involontariamente, si cancella con il Sacramento della Confessione o Riconciliazione. In periodi particolari della Chiesa, come il Giubileo, viene concessa l'indulgenza plenaria o parziale, ossia la liberazione dell'intero fardello di pene temporali che abbiamo accumulato nella vita (che può essere applicata a se stessi o, come nel giorno dei defunti, a un proprio caro che non c'è più) compiendo una serie di atti: confessione, comunione eucaristica e preghiera secondo le intenzioni del Papa, in più, in questo caso, il passaggio della Porta Santa.


Quando penso alla Misericordia di Dio mi vengono alla mente i momenti in cui ne ho fatto esperienza nella mia vita, ma anche al Gesù Misericordioso dipinto su descrizione delle apparizioni all'apostola della Misericordia, Santa Faustina Kowalska, e al Padre Misericordioso del dipinto di Rembrandt "Il ritorno del figlio prodigo" che vedete sopra e che esprime l'amore di Dio Padre che va incontro ed accoglie ogni suo figlio ferito e pentito per ridonargli l'identità di figlio amato, perché l'amore del Padre è veramente più forte di tutto.
A proposito di questo dipinto vi invito a leggere "L'abbraccio benedicente" di Nouwen (di cui ho parlato in un vecchio post (Dio è Padre), una riflessione stupenda e coinvolgente sulla Misericordia del Padre a partire proprio dal dipinto di Rembrandt, così come invito tutti a cogliere questa opportunità speciale per fare una profonda e significativa esperienza dell'amore di Dio nella nostra vita e nella Chiesa. In questo anno di grazia che ogni persona possa fare l'esperienza di sentirsi atteso ed amato da Dio, perdonato, guarito e colmato di Spirito Santo e possa essere segno per gli altri della Misericordia di Dio, possa essere misericordioso con i fratelli che incontra nel cammino e mostrare, testimoniare ed essere dono per gli altri. Buon pellegrinaggio e sereno cammino a tutti.

Concludo il post con la preghiera di Papa Francesco per il Giubileo straordinario della Misericordia:

Signore Gesù Cristo,
tu ci hai insegnato a essere misericordiosi come il Padre celeste,
e ci hai detto che chi vede te vede Lui.
Mostraci il tuo volto e saremo salvi.
Il tuo sguardo pieno di amore liberò Zaccheo e Matteo dalla schiavitù del denaro;
l'adultera e la Maddalena dal porre la felicità solo in una creatura;
fece piangere Pietro dopo il tradimento,
e assicurò il Paradiso al ladrone pentito.
Fa che ognuno di noi ascolti come rivolta a sé la parola che dicesti alla samaritana:
Se tu conoscessi il dono di Dio!
Tu sei il volto visibile del Padre invisibile,
del Dio che manifesta la sua onnipotenza soprattutto con il perdono e la misericordia:
fa che la Chiesa sia nel mondo il volto visibile di Te, suo Signore, risorto e nella gloria.
Hai voluto che i tuoi ministri fossero anch'essi rivestiti di debolezza
per sentire giusta compassione per quelli che sono nell'ignoranza e nell'errore:
fa che chiunque si accosti a uno di loro si senta atteso, amato e perdonato da Dio.
Manda il tuo Spirito e consacraci tutti con la sua unzione
perché il Giubileo della Misericordia sia un anno di grazia del Signore
e la tua Chiesa con rinnovato entusiasmo possa portare ai poveri il lieto messaggio
proclamare ai prigionieri e agli oppressi la libertà
e ai ciechi restituire la vista.
Lo chiediamo per intercessione di Maria Madre della Misericordia
a te che vivi e regni con il Padre e lo Spirito Santo per tutti i secoli dei secoli.
Amen

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