Campagna "Il web un posto migliore, fai la tua parte"


Il 9 febbraio 2016 si celebra in oltre 100 paesi il SID - Safer Internet Day, giornata mondiale della sicurezza in rete e per questo anno è stato scelto lo slogan Play your part for a better Internet ovvero fai la tua parte per un internet migliore. In occasione di questa data il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, ha promosso una campagna pubblicitaria mirata a far riflettere i giovani sia sull'uso consapevole della Rete sia sul loro ruolo di utenti attivi e responsabili in grado di fare del web un posto migliore, sicuro e positivo, o l'esatto contrario con scelte sbagliate che hanno ripercussioni su tutti.
Anche sulla base degli ultimi casi di suicidio per bullismo, lo spot mette in evidenza le conseguenze di un uso corretto e/o scorretto della rete e dei social network, mettendo in risalto quello che può comunemente accadere in un contesto scolastico, con un girato di 30 secondi con protagonisti degli studenti che usano in modo improprio la Rete senza preoccuparsi delle conseguenze pesanti, a volte disastrose, che questi atteggiamenti hanno nella vita delle persone. Nello spot alla fine interviene un testimonial adulto che interviene e richiama gli studenti ricordando loro che umiliare qualcuno non è mai divertente e farlo su internet è da vigliacchi ed invitando con il claim il web un posto migliore. Fai la tua parte!
Lo spot si rivolge non solo agli studenti, ma anche ai genitori ed agli insegnanti e operatori scolastici, ma è valido per ciascuno di noi, sottolineando come la Rete è uno strumento utile se viene usato correttamente e nel rispetto pieno di se stessi e degli altri, senza cadere nell'illusione che, nascosti dietro uno schermo di computer, è più facile esprimersi, sia positivamente sia negativamente, per cui si può dire quello che si vuole, perché dietro lo schermo ci sono persone con proprie fragilità e sensibilità che vanno rispettate.
A conclusione del post lo spot pubblicitario preso da YouTube, davvero significativo.

Commenti