La statua di "Homeless Jesus" a Roma


< E il re risponderà loro: "In verità io vi dico: tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me" > Matteo 25,40 
Ispirato da questo passo del Vangelo e dal vedere nel parco della sua città diversi clochard, lo scultore canadese Timothy P. Schmalz ha realizzato una statua di Gesù clochard disteso su una panchina col viso coperto, dell'uomo sono visibili solo i piedi con i fori dei chiodi, proprio per testimoniare che in ogni uomo, in qualsiasi condizione e specialmente negli ultimi e negli emarginati, si può scorgere il Volto di Gesù che vuole incontrarci e che ci chiede aiuto, per donarci un'esperienza d'amore e gioia indicibili. 


Lo scultore, nel 2003, nel corso di un'udienza generale, ha presentato una versione in miniatura dell'opera a Papa Francesco, che è rimasto profondamente colpito da questo Gesù ultimo tra gli ultimi, restando in preghiera e toccando le ginocchia e i piedi forati, segno della Passione; grazie ad un anonimo donatore canadese che ha finanziato un'imponente impresa artistica, diverse esemplari di questa opera, intitolata Homeless Jesus, sono state poste in diversi luoghi del mondo, il primo a Toronto, presso il Regis College dei Gesuiti, altre in Australia, Cuba, India, Irlanda, Spagna e Stati Uniti, altre sono in attesa per essere collocate in Argentina, Cile, Brasile, Messico, Sud Africa e Polonia, mentre da noi la statua in bronzo a grandezza naturale è stata presentata proprio nella Settimana Santa, donata e collocata in Vaticano, davanti agli uffici dell'Elemosineria Apostolica il 23 marzo e Papa Francesco l'ha benedetta, sostando in preghiera.
A conclusione del post trovate due video, presi da YouTube, in cui viene presentata l'opera dallo stesso artista mentre la rifinisce e del momento in cui è stata benedetta da Papa Francesco, anche se in lingua inglese. Vorrei segnalarvi anche il sito di Timothy P. Schmalz, artista specializzato in opere religiose, veramente molto belle e intense, guardatele tutte su http://www.sculpturebytps.com/.


Queste statue non sono solo belle da guardare, specialmente Homeless Jesus deve far riflettere su tutti i senzatetto e i poveri che vediamo adagiati, coperti alla meno peggio, sulle panchine delle nostre città, seduti tra i cartoni agli angoli delle strade o nei parchi vicino ai cespugli, nel vano tentativo di nascondersi agli occhi indifferenti, troppo abituati che non fa più effetto, dei passanti, ma che non sono, come la città li fa sembrare, invisibili, sono uomini e donne con una storia, una dignità, giorni sofferenze e sconfitte che li hanno fatti trovare in questa condizione svantaggiata e di bisogno, una realtà che ci spaventa e atterrisce, perché può capitare a ciascuno di noi, io ne sono particolarmente consapevole da quando mi sono ammalata ed ho perso il lavoro, una malattia complessa non riconosciuta dal SSN e quindi zero esenzioni ed aiuti, sopravvivo e mi curo solo grazie alla presenza di mia madre, roccia della nostra famiglia, ma senza di lei anche io potrei trovarmi in strada, forse è proprio questa consapevolezza a farci accelerare il passo per non ascoltare l'ennesima richiesta di aiuto, verbale o meno, che ci raggiunge per strada, ma solo la solidarietà e l'aiuto reciproco possono cambiare la nostra realtà a piccoli passi.




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