"Che chiede amore" di Jan Twardowski

(immagine presa dal web)

Questo sabato voglio proporvi un'altra poesia di Jan Twardowski, sacerdote e poeta polacco nato al cielo nel 2006 ed ho scelto di accompagnarla con le parole e il volto di San Giovanni Paolo II, spero vi piaccia, come sempre non commenterò, lascerò che ogni parola risuoni in ciascuno di noi naturalmente. Poesia tratta dal libro "Affrettiamoci ad amare" di Jan Twardowski, edito da Marietti 1820 e stampato nel 2009.

Dio onnipotente che chiede amore
talmente onnipotente che non tutto può
siccome ha dato il libero arbitrio
l'amore ora da solo
sceglie a modo suo
così fa ciò che vuole
perciò a volte c'è emozione come una felicità di primule
che con la primavera subito si amano
a volte indifferenza cioè complicazioni
due biancospini talmente vicini che non si conoscono
m'ama o non m'ama - è un gemito non una domanda
perciò gli occhi degli animali sono enormi e tristi
e dorme tranquillo lo storno nel nido
insieme alla sua storna e al suo stornello
Iddio che chiede amore
assolve comprende
l'Onnipotenza è capace di tutto
dunque anche di piangere
l'Onnipotente quando ama sa anche essere il più fragile

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