"Gratitudine" di Jan Twardowski

(immagine presa dal web)

Uno dei sentimenti di cui secondo me siamo più avari è la gratitudine, non che non siamo capaci di provarla, ma abbiamo grosse difficoltà nell'esprimerla e, forse anche di più, nel riceverla...
sembra paradossale ma abbiamo più difficoltà nel ricevere che nel donare, bisogna anche vedere come doniamo e cosa doniamo di noi: beni materiali, tempo, ascolto, rispetto, accoglienza, amore, attenzione,... oppure diamo il superfluo di noi, ciò che non ci tocca più di tanto e non ci pesa?
Siamo umani (non tutti mi sto rendendo conto, diversi sono inumani, come ho iniziato a definirli, perché tradiscono e falliscono in ciò che più ci caratterizza: l'umanità), quindi fragili e soggetti a sbagliare, specie quando agiamo d'impulso, sulle onde emotive, senza riflettere il giusto tempo e valutare pro e contro delle situazioni, però non siamo stupidi, almeno non sempre, e sappiamo riconoscere quando qualcuno ci fa del bene o vuole aiutarci, quando veniamo soccorsi proprio quando ci sentiamo affogare dai problemi e non sappiamo riemergere da soli... grazie è una delle tre paroline chiave che ci ha indicato Papa Francesco ed alla gratitudine è dedicata la poesia che vi propongo oggi di Jan Twardowski, tratta sempre dal libro Affrettiamoci ad amare edito da Marietti 1820, spero lo compriate e possiate leggerle tutte le poesie scelte perché sono bellissime.

Gratitudine

C'è una gratitudine che avresti voglia di ringraziare
ma ti blocchi come un tonto perché non vedi chi
eppure non sei solo quando piangi di nascosto
è con te l'Invisibile che cade come una castagna
c'è una gratitudine che avresti voglia di baciare
occhi capelli mani invisibili
l'aria la pioggia che spruzza
l'inverno uno slittino da bambini
la casa di famiglia bruciata col ritratto senza un orecchio
gli addii all'apparenza casuali
quando vivere è intollerabile e morire non si può
c'è una gratitudine che avresti voglia di ringraziare
perché sei trasportato da braccia sconosciute
e quello che non vuoi ti sarà utile più di ogni cosa
cerchi in cielo c'è calca e nemmeno là si vede.

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