Il coraggio di lasciar vivere la vita... Madre Teresa insegna...


In questi giorni sento parlare spesso del diritto di morire ed ogni volta rabbrividisco, non solo perché non mi sembra sia contemplato in nessun libro di diritto, ma soprattutto perché fondamentalmente non credo che qualcuno, indipendentemente dalla situazione in cui si trova, a meno che non sia avvolto dall'abbraccio oscuro della depressione, desideri veramente morire, anzi, nella mia professione, ho visto l'incredibile forza della vita, anche quando sembra appesa ad un filo sottile e rischi di perderla o quando sei prossimo a perderla, morire non è mai facile e desiderare di morire deve essere spaventoso e chiederlo ufficialmente è certamente una decisione dolorosa.
Non so cosa verrà deciso nelle alte sfere, ma perché si discute sul diritto di morire mentre si schiaccia facilmente il diritto di vivere, che sicuramente esiste e andrebbe sempre tutelato, promosso, garantito e difeso e, quando qualcuno non può farlo perché ancora così piccolo e fragile nel grembo della mamma, noi abbiamo il dovere di farlo per lui... vorrei riportare le parole di Santa Teresa di Calcutta, incisive come poche persone sanno essere, nel linguaggio moderno, per non inimicarsi qualcuno, si preferisce girare intorno alle cose, non esprimere il pensiero reale e dire una cosa del tipo < io la penso così però forse hai ragione anche tu, però anche quell'altro non dice cose campate in aria, sono da prendere in considerazione... >, insomma si evita di prendere posizioni nette, perché inevitabilmente scatta un confronto, una critica, una discussione pesante e si preferisce vivere in superficie, mentre Madre Teresa ha visto il peggio del mondo e i coriandoli non facevano per lei, c'erano vite da salvare, da sostenere, da curare, da consolare, da difendere... oppure da essere solamente accanto e parlava dal cuore ai cuori...



< Cari amici di tutta Italia, oggi Gesù viene in mezzo a noi ancora una volta come bambino - come il bambino non nato - ed i suoi non lo accolgono. Gesù divenne un fanciullo in Betlemme per insegnarci ad amare il bambino.
Il bambino - non nato - il feto umano - è membro vivente della razza umana, come te e me. creato ad immagine e somiglianza di Dio, per grandissime cose, amare ed essere amato. Perciò non c'è più da scegliere una volta che il bambino è stato concepito. Una seconda Vita, un altro essere umano è già nel grembo della madre.
Distruggere questa Vita con l'aborto è omicidio, anzi peggio di ogni altro assassinio. Poiché chi non è ancora nato è il più debole, il più piccolo e il più misero della razza umana, e la sua Vita dipende dalla madre - dipende da me e da te - per una Vita autentica. Se il bambino non ancora nato dovesse morire per deliberata volontà della madre, che è colei che deve proteggere e nutrire quella Vita, chi altri c'è da proteggere? 
Questa è la ragione per cui io chiamo i bambini non ancora nati, i più poveri tra i poveri. Se una madre può uccidere il suo stesso figlio nel suo grembo, distruggere la carne della sua carne, Vita della sua Vita e frutto del suo amore, perché ci sorprendiamo della violenza e del terrorismo che si sparge intorno a noi?
L'aborto è il più grande distruttore di pace oggi al mondo - il più grande distruttore d'amore.
La mia preghiera per ciascuno di voi, che voi possiate battervi per Dio, per la Vita e per la famiglia, e proteggere il bambino non ancora nato. Preghiamo.

Madre Teresa di Calcutta ha scritto questa lettera al Centro di Aiuto alla Vita di Casale Monferrato il 31 maggio 1992 eppure la trovo di un'attualità sconvolgente, la fede è quella luce che fende le pieghe della storia e guarda in profondità, in quell'anno la piaga era l'aborto, oggi la cultura della morte ha raggiunto la Vita in tutte le sue espressioni ed età, siamo nel 2017 e viviamo un tempo storico difficile, oscuro, con nebbie talmente fitte da non scorgere un palmo dal naso, figuriamoci lontano...
Io ho sempre rispettato le opinioni personali differenti dalle mie, ma ho scelto di servire, difendere e prendermi cura della vita con la mia professione ed ora in questo modo, penso alla vita nascente continuamente, troppe vite si spengono ogni giorno per mano e volontà personali e questo produce ferite indelebili nel cuore e nel corpo delle donne che scelgono la morte per la vita che hanno concepito, per cui penso anche alle donne ed al dramma che, per loro ragioni, hanno affrontato o affronteranno, nella maggior parte dei casi completamente sole e smarrite, anche dietro espressioni di egoismo sproporzionato e slogan preconfezionati come il corpo è mio decido io... ebbene anche per la donna e per quel corpo io credo sia meglio assumere il coraggio di scegliere la vita e non la morte...
Nel 2017 l'ingenuità e i tabù del passato sono ormai superati, anzi si è andati ben oltre, ognuno nel privato sceglie di vivere come vuole e se ne assume la piena responsabilità e va sicuramente rispettato, ma ogni donna, ragazza, sa come evitare gravidanze indesiderate e, aggiungo e ripeterò fino alla nausea, contrarre malattie infettive sessualmente trasmesse, quindi, se si ha rispetto di se stesse e si vuole vivere come si vuole, si ha anche la consapevolezza e la responsabilità di scegliere di proteggere la propria salute e di non precorrere i tempi concependo figli prima che si sia pronte ad accoglierli pienamente, evitando di trovarsi soli dinanzi ad un bivio che, comunque la si pensi, lacera l'anima e segnerà la vita per sempre.
Quando ho lavorato nei consultori sentivo spesso le ragazze, anche ragazzine, affermare di non usare il preservativo perché a lui non piace o lui non vuole, ecco benedette ragazze siete proprio sicure di stare con qualcuno che pensa solo al soddisfacimento del proprio piacere fregandosene totalmente del rischio concreto cui espone se stesso e voi? Per amare davvero, bisogna iniziare ad amare noi stessi e fare scelte consapevoli e responsabili per la propria vita e per la persona con cui si sceglie di condividere la vita o solamente dei momenti. 
E' improbabile che il ragazzetto che vi fa battere il cuore oggi, che vi fa disegnare cuori nei diari, riportare stralci di canzoni che vi fanno pensare a lui e sognare ad occhi aperti sia proprio il vero amore della vostra vita, è bellissimo e prezioso questo innamoramento e non metto in dubbio sia sincero, e ve lo auguro con tutto il cuore, ma l'amore vero è altro e passa anche per scelte molto concrete e poco romantiche, non sono una bigotta o una bacchettona, mi sento senza il minimo dubbio di dirvi di non correre, di non bruciare le tappe, di vivere l'innamoramento ma non di bere a sorsate piene la sessualità senza essere veramente convinte e pronte, anche fisicamente, e, sicuramente, senza proteggervi dalle malattie e senza evitare gravidanze prima che sia il tempo giusto per voi, perché una volta concepita quella vita, un'altra vita, è già dentro di voi, trae nutrimento e vita dal vostro corpo, che si farà sempre più spazio per condividerlo con questa vita nuova, vi appartiene non come un oggetto di cui disporre a proprio piacimento, ma è dentro di voi ed avete la responsabilità di prendervene cura, innanzitutto amandovi e prendendovi cura di voi, se voi state male quella piccola e fragile vita ne risente, ancora l'amore passa prima attraverso il nostro cuore e la nostra vita per donarsi a qualcun altro...
Quando sbagliamo possiamo rimediare in qualche modo, ma non è sempre possibile, una volta che quella vita c'è e quel piccolo cuoricino batte nelle primissime settimane per dimostrarlo, non si può tornare indietro, non si può cancellare come un segno sulla lavagna, ma, e questo ve lo dico con convinzione, quella vita non è MAI un errore, uno sbaglio, può arrivare in seguito a scelte, tempi e modalità che hanno parecchio anticipato rispetto alla "normalità", ma non è uno sbaglio, Dio scrive cose meravigliose nella vita delle persone anche su quelle che a noi possono sembrare righe storte, se vi ha donato quella vita non è per un errore di giudizio, una punizione, una prova o non so che altro vi viene in mente, è un dono e insieme una chiamata, sicuramente non per tutte le donne e le coppie semplice e immediata da accogliere e rispondere, ma certamente non è uno sbaglio e non siete sbagliate voi.
L'innamoramento disegna la realtà con i colori pastello e le stelle che brillano anche con il sole e tante sfumature non si riescono a cogliere, ma l'amore è vero e molto concreto, non manca di momenti speciali e magici, ma richiede una maturità ed una prontezza nelle scelte importanti: quella vita ora c'è ed è stata affidata a te, non per farti danno o rovinarti l'esistenza e nemmeno per rendertela più difficile, ma la scelta, seppur personale e diversa per ogni ragazza e donna, non può essere quella di eliminarla, perché anche quando viene abortita, quella vita non cessa, diventa un'assenza terribile nell'anima, così chiedi aiuto, interpella mari e monti, aggrappati con tutta te stessa all'amore della tua famiglia, parla col tuo ragazzo, se c'è ancora e non se ne è andato, ma assumi il coraggio di difendere quella vita e di lasciarla vivere... se non puoi prendertene cura puoi comunque fare il più grande atto d'amore per lei: lasciarla vivere e donarle l'amore e la famiglia di cui ha bisogno, partorendo in totale anonimato se vuoi e dandola in adozione, una decisione molto difficile ma una decisione d'amore, perché hai riconosciuto il diritto di vivere alla tua creatura e, non potendolo fare personalmente, l'hai affidata a chi potrà darle tutto l'amore e la famiglia di cui ha bisogno e, quando sarà grande, saprà che i suoi genitori naturali o anche solo tu, la sua mamma, lo ha voluto ed amato ed hai rinunciato a lui solo perché non potevi dargli quello di cui aveva bisogno.
Si parla sempre di diritti dei genitori o aspiranti tali, ma i bambini anche hanno dei diritti e, se davvero li amiamo, dobbiamo anche pensare a loro, a come reagiranno sapendo di essere stati portati in grembo per denaro, o concepiti in provetta, o abbandonati perché non voluti ecc...
Ne ho già parlato e ne parlerò ancora perché per me la vita è sacra lo sapete... Come ha detto Madre Teresa, tutti noi siamo responsabili della vita nascente, dei bimbi non ancora nati e di quelli mai nati, tutti noi dobbiamo essere la voce di chi non ha voce (non vale solo riferito agli animali ma anche ai piccoli umani indifesi) e dobbiamo anche stare accanto alle ragazze, alle donne in stato interessante (curiosa espressione questa!), non lasciamole sole, sosteniamole, accompagniamole, stiamo anche solamente vicino, non dobbiamo amplificare le loro paure né schiacciarle con i nostri giudizi, ma non dobbiamo nemmeno edulcorare o alterare la realtà, perché in gioco ci sono due vite, anzi tre, pure i ragazzi, qualcuno scapperà, qualcuno sarà confuso, qualcuno resterà... troviamo noi per primi il coraggio di difendere la vita e di lasciarla vivere...

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