Nuovi sviluppi...

(Foto personale)

Ho scattato questa foto due anni fa quando ero a Civitavecchia per una visita medica, era gennaio e faceva molto freddo, oltretutto quel giorno tirava un vento gelido molto forte, cosa normale in prossimità del mare, però questo tramonto era così bello e invitante che, con mia madre, ci siamo fermate su una panchina ed ho scattato un paio di foto. La mia salute era già precaria, ma ancora mi permetteva di viaggiare e muovermi con i mezzi pubblici, certo non frequentemente, dovevo sempre programmare e dilazionare gli impegni, tuttavia stavo meglio di adesso e lo sapevo, ero consapevole che le cose possono cambiare e non sempre in positivo, per cui vivevo intensamente ogni momento, con la mia famiglia, con i miei amici, secondo le mie possibilità.
A quel tempo ero seguita dall'Associazione MARA, veramente una goccia di speranza nel deserto che mi sono trovata a dover attraversare, e la sede è a Civitavecchia, ora le mie condizioni sono peggiorate parecchio e non mi consentono più di viaggiare, oltretutto le visite private nelle commissioni per l'accertamento e il riconoscimento dell'invalidità civile non vengono accettate, per cui devi fare tutto l'iter di visite specialistiche nel pubblico, anche se le attese sono chilometriche e non rispondono esattamente ai tuoi bisogni, ci sono parecchie condizioni cliniche in cui il medico ti serve oggi, non domani, figuriamoci tra 6/8/12 mesi.
Vi ho già parlato delle mie diagnosi e del mio quadro molto complesso (poliendocrinopatia autoimmune, fibromialgia, encefalomielite mialgica astenia cronica, vescica neurologica con cistite cronica emorragica con catetere vescicale a permanenza...), ebbene due settimane fa, di notte, ho avuto quello che, a tutti gli effetti, sembra un attacco ischemico transitorio (TIA), ero molto confusa e ricordo solo il miagolio insistente e disperato della mia gatta angelo custode, Cleo, che mi segue ovunque e che non vedendomi uscire dal bagno ha iniziato a miagolare, solo che io non ricordo affatto di essere andata in bagno, ricordo solo che questo miagolio prima era un suono lontano, poi si è fatto via via più presente e mi ha svegliato, ero disorientata, seduta sul bordo della vasca (in cui qualche giorno prima ero caduta da fuori per un capogiro!) e con la busta delle urine aperta (ogni notte mi alzo almeno una volta per svuotarla e per accompagnare Cleo che fa pasti piccoli e frequenti, per cui anche uno notturno!), quindi devo averlo fatto come gesto automatico, Cleo intanto continuava a miagolare e temevo svegliasse tutti in casa e pure i vicini, per cui ho fatto per parlare perché volevo tranquillizzarla, ma quel "Cleo stai tranquilla ora esco", così chiaro e netto nella mia testa, seppur confusa, non è uscito, il suono che ho prodotto era disarticolato, farfugliavo, biascicavo, anche se le parole erano quelle nella mia mente, non riuscivo ad emetterle, non riuscivo a parlare...
Grazie a Dio ero disorientata e non mi sono spaventata, non riuscivo nemmeno a tenermi dritta, ma sono riuscita a pulire in bagno, chiudere e disinfettare il rubinetto della busta delle urine, lavarmi le mani senza guardarmi allo specchio e uscire dal bagno con l'andatura di una persona ubriaca, Cleo si è tranquillizzata un poco, ma non del tutto, infatti mi ha seguita in camera senza andare a mangiare e si è messa a letto sopra di me e così ci siamo addormentate.
Il giorno dopo ho dormito quasi ininterrottamente tutto il giorno e la notte successiva, brevi pause per bere e per le medicine e riprendevo a dormire con Cleo perennemente attaccata a vegliarmi.
Nessuno della mia famiglia si è accorto di nulla, non hanno nemmeno sentito Cleo (e poi dicono di avere il sonno leggero!!!), quando il giorno appresso mi sono ripresa potevo parlare e muovermi regolarmente ma ho anche ricordato quanto accaduto e la possibile causa, non ricordavo nulla dei momenti precedenti, ma capivo che avevo avuto un episodio ischemico, grazie a Dio leggero e reversibile. Il TIA si differenza dall'ictus vero e proprio perché è reversibile, il danno è temporaneo, il cervello è l'unico organo di cui non sappiamo tutto, ma è anche maestoso e incredibile, le cellule nervose sono le uniche che non si riproducono, quando muoiono è finita, però il cervello crea nuovi contatti e circolazioni per mantenere inalterate le sue funzioni vitali e nel sonno si auto-ripara, se possibile, ma se la causa è grave, pensate ad un grosso vaso, per esempio nel mio caso per ora è interessato il micro circolo, ma se un trombo occlude un grosso vaso che alimenta una zona vasta (ogni zona del cervello è il centro di diverse funzioni: motoria, verbale, cognitiva, memoria, associazioni, sensoriale...) quella zona muore e con essa la funzione o le funzioni che controlla, questo avviene nell'ictus, capite da soli che a seconda di dove colpisce gli esiti possono essere diversi, da lesioni motorie, verbali ecc fino alla morte. 
L'emorragia cerebrale, in seguito a trauma cranico o aneurisma, invece è ancora più grave per il cervello perché tende a soffocarlo e interessare una zona molto più vasta, perché il sangue è liquido e si infiltra ovunque, pensate alla spugna sotto il getto d'acqua, in poco tempo la spugna si riempie ovunque e non la trattiene più, un rapido intervento, a volte disperato, può tentare di circoscrivere e limitare i danni, ma la maggior parte del lavoro deve essere fatto prima, con la prevenzione: dal controllo del cosiddetto colesterolo cattivo (che io produco indipendentemente dall'alimentazione e devo assumere le statine per controllarlo), al controllo della pressione arteriosa, delle patologie cardiache, il monitoraggio dei soggetti a rischio di chi ha avuto eventi trombotici, anche lievi, terapie mirate per la coagulazione del sangue ecc... tutto questo lo fa il medico ma i pazienti devono collaborare con corretta alimentazione e stile di vita, riducendo lo stress (sembra facile vero?), con tutto quello che il medico indica normalmente di fare, purtroppo l'aneurisma, a meno che non dia qualche segno o avvisaglia prima, non si può prevenire e si può rompere all'improvviso e ognuno di noi ha in famiglia o tra amici qualche caso.

Dopo questo evento ultimo, aggiunto a tutto il pacchetto già abbastanza pieno, mi sono indebolita, ho perso lucidità, per farvi capire ho perso quella "freschezza tipica dei vent'anni", infatti ne ho compiuti 44 il mese scorso, insomma ho perso qualche punto ancora, devo fare una serie di visite specialistiche, in più rispetto ai miei soliti riferimenti, con attese notevoli, ma a fine mese avevo una visita cardiologica prenotata di controllo che, ora, si rivelerà fondamentale per attivare una terapia preventiva, detto questo mi è ancora più difficile programmare la mia presenza nei due blog, viviamo alla giornata e vediamo.

Questo ultimo sviluppo mi ha fatto ancora più riflettere su quante cose noi diamo per scontate, invece niente è scontato o dovuto, tutto è dono gratuito, a volte per un tempo, per esempio parlare sembra una cosa scontata, apriamo la bocca, respiriamo ed emettiamo quei suoni articolati, spesso usiamo malissimo questo dono, altre volte inutilmente, altre era meglio tacere, però nessuno di noi pensa di non poter parlare, lo diamo per scontato, finché non accade qualcosa che ci rende consapevoli della verità, che non siamo padroni di nulla, che ci sono stati affidati dei doni per farne un uso preciso, sicuramente per il bene, non per il male, ma a volte ci vengono tolti temporaneamente o definitivamente, non per crearci danno naturalmente, solo per ragioni sul momento incomprensibili o poco chiare che fanno parte di un disegno molto più grande di noi. Noi uomini ci crediamo forti, potenti, se poi abbiamo anche i mezzi economici e ricopriamo ruoli che lo dimostrano ci inorgogliamo, insuperbiamo anche, crediamo che siamo arrivati lì solo per i nostri meriti, le nostre fatiche, il nostro impegno, le nostre qualità, ed anche grazie all'aiuto di qualcuno, ma la verità è che ricopriamo quel ruolo perché Qualcuno ci ha spianato la strada e ci ha da sempre voluti lì, per uno scopo, che nulla a che vedere col nostro orgoglio e la nostra superbia, ma perché abbiamo le qualità che servono per aiutare gli altri, per produrre un bene non solo per noi, ma per tutti, e sicuramente non per fare del male agli altri, sia direttamente sia indirettamente, privandoli di dignità, mezzi, opportunità, speranza, ecc...
Amici il tempo e la vita sono i doni più preziosi che Dio Padre ci ha donato, riconosciamoli come tali e viviamoli pienamente, dando valore alle cose che realmente lo hanno, cioè alle persone, alla nostra famiglia, ai nostri amici, ai nostri figli, ma anche a chi incontriamo quotidianamente e salutiamo distrattamente e di corsa, a tutti coloro che come noi sono imbottigliati nel traffico per andare al lavoro o svolgere servizi importanti e che, come noi, è snervato e stressato da questi impicci quotidiani, per cui aggredirsi l'un l'altro al semaforo non solo non risolve la situazione, ma peggiora la giornata alzando il livello di tensione giornaliera. Trascorro la maggior parte del tempo in camera mia e la mia stanza si affaccia vicino ad un incrocio MOLTO trafficato, rumori di auto, autobus, camion, furgoni e clacson sono all'ordine del giorno, insieme alla sirena delle ambulanze (di fronte ho una clinica e a pochi chilometri un ospedale abbastanza grande ed un altro vicino), ma ora è frequente udire urla di persone che litigano per un semaforo, per un lavavetri, per motorini che passano svicolando a destra e sinistra passando anche sul marciapiede, incuranti dei pedoni. Grida e urla pieni di rabbia, nervosismo, aggressività per motivi inconsistenti o comunque veramente minimali nella scala dei valori. Roma è cambiata e in peggio, la gente è cambiata, ma di questo ne parlerò un'altra volta... solo ricordiamoci di non dare nulla per scontato e che siamo pellegrini su questa terra e non sappiamo quando verremo chiamati per tornare nella casa del Padre, viviamo con i piedi nel cielo, come dico io, cioè guardando alla realtà quotidiana non dalla nostra prospettiva terrena e limitata, dove non riusciamo nemmeno a vedere tutto e bene, ma guardiamola dall'alto, solo così la vedremo nella giusta prospettiva e sapremo se vale la pena o meno investire tempo e vita...

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