Tutti piazza il 9 marzo per dire NO al piano "Ammazza Lupi e eutanasia randagi in strada e nei canili"

(immagini prese dal web)

Eccezionalmente on line di martedì per informarvi su una manifestazione pacifica (mi raccomando, la violenza non porta da nessuna parte ed è anche controproducente)  contro quello che ritengo un piano vergognoso, sostenuto da parole inique e indegne per ogni essere umano, ma che hanno un peso ancora maggiore se uscite fuori da membri delle forze politiche tuttora al governo.
Poiché i media tendono a disinformare su certe tematiche, forse non tutti di voi conosceranno nel dettaglio il progetto proposto dal ministro Galletti come necessario e, apparentemente innocuo, "Piano per la conservazione del lupo" (http://www.isprambiente.gov.it/files/pubblicazioni/quaderni/conservazione-natura/files/6722_13_qcn_lupo.pdf), un piano che, dietro parole apparentemente positive e innocue, prevede l'abbattimento sistematico dei lupi e propone la soppressione, mediante eutanasia, dei randagi vaganti e di quelli detenuti nei canili e nei rifugi, per "risolvere" (in verità eliminare) il problema del randagismo, come se questo fosse colpa degli animali abbandonati e non dei padroni che insistentemente non sterilizzano e abbandonano i propri animali, condannandoli alla morte (presi in pieno dalle auto, avvelenati, uccisi, sparati, impallinati o di stenti), a una vita di sofferenze e privazioni, maltrattati e scacciati dai passanti come se fossero lebbrosi quando si avvicinano in cerca di una carezza e un pò di cibo e acqua, ignorati nell'indifferenza più crudele quando stremati dagli stenti e dalle malattie non curate, non preventivamente vaccinate, rimangono a terra in agonia lenta e dolorosa in attesa della morte.
Al di là di tutti gli abbellimenti con cui questo decreto, la cui approvazione è slittata diverse volte per la pressione delle Associazioni Animaliste e delle pressioni mediatiche dei singoli cittadini e che ora è prevista per il 9 marzo, il piano vuol far pagare agli animali colpe e responsabilità che sono esclusivamente degli uomini, già soffrono abbastanza sempre a causa della nostra razza, la più pericolosa fra tutte, ora vogliamo direttamente ucciderli?
Se i lupi, ma anche i cinghiali, gli orsi, ecc si avvicinano sempre più all'uomo e ai centri abitati è perché noi uomini, con scelte e atti sconsiderati, abbiamo distrutto il loro habitat e ucciso le loro prede naturali, quest'ultimo a causa della caccia indiscriminata e del bracconaggio, la caccia non è uno sport, l'attività venatoria è solo voglia di uccidere creature innocenti, il tiro al bersaglio (oggetto non essere vivente) è una disciplina sportiva, sparare a bersagli mobili (sempre oggetti) è una disciplina sportiva, discutibile, ma pure inserita nelle Olimpiadi, uccidere un essere vivente non è uno sport ma un gesto crudele, oltretutto i cultori dell'attività venatoria abbandonano e/o maltrattano i propri cani, quando mostrano di non essere adatti a tale pratica, oppure li tengono rinchiusi nei serragli o gabbie facendoli uscire solo per cacciare, magari affamati, andate nei canili e nei rifugi e guardate quanti segugi abbandonati, quante vite ridotte all'osso, senza amore e pure abbandonate sono state raccolte e salvate, se si era in tempo, guardate la paura e il terrore negli occhi dei cani non solo non amati, ma picchiati e bastonati perché non rispondevano alle caratteristiche ricercate da questi esemplari di inumani... e quelli che invece sono bravi a cacciare vengono mollati una volta raggiunta un'età adulta o quando si ammalano (ovviamente pochi vaccinati, registrati all'anagrafe e con chip!), forse ci saranno anche persone buone tra i cacciatori non dico di no, ma onestamente non avranno mai la mia fiducia e il mio sostegno, ci saranno pure quelli che dicono di amare i loro cani, ma per la maggior parte non è così. 
Quando sono andata a Medjugorje per l'ultima volta, a dicembre 2011, sulla stessa nave per la Croazia si sono imbarcati un gruppo di cacciatori, con tanto di cani rinchiusi in piccole gabbie ed un arsenale di armi che ho pensato "ma siamo sicuri che vanno solo a cacciare?" e "perché in Croazia?", avete già fatto fuori tutta la fauna italiana... e non vi dico le facce, pur senza sapere l'attività praticata, non mi sarei mai fidata di loro.
Tornando agli animali selvatici, non è eliminandoli che si risolvono i problemi legati al loro avvicinarsi all'uomo e ad altre prede, come le pecore (di cui i pastori esagerano per spingere ad uccidere i lupi o i cinghiali, a seconda della zona), recinti ad hoc con sistemi di allontanamento, avvisi rumorosi, ma soprattutto limitando, se non eliminando del tutto, l'attività venatoria perché è evidente che è fuori controllo se i lupi non trovano le loro prede naturali e per FAME sono costretti ad avvicinarsi ad altre prede. Questo discorso di prede per me è difficile, perché fosse per me nessuno dovrebbe mangiare nessuno, ma la natura ha regole ben precise, che possono sembrare crudeli a chi ha la sensibilità sviluppata come la mia, ma che vanno rispettate per mantenere l'equilibrio del pianeta stesso, già perso a livello climatico e ambientale e rispetto a certi animali selvatici, come il rinoceronte bianco, gli elefanti e le tigri, ad altissimo rischio estinzione, sempre per colpa dell'uomo, della caccia indiscriminata e del bracconaggio, come del mercato di pelli e pellicce, e di prodotti della medicina tradizionale cinese (sulla cui efficacia ho forti dubbi, quindi perdiamo razze preziose pure inutilmente!). Il WWF ha da anni proposto ai pastori, come agli agricoltori in Africa e Asia, che uccidono animali selvatici perché attaccano il bestiame, sempre per FAME e per quell'equilibrio che non esiste più, metodiche per proteggere sia il bestiame sia gli animali selvatici attuando una rispettosa convivenza "a distanza", ma anziché usare questi metodi che richiedono un minimo investimento economico, si preferisce uccidere, senza riflettere che il detto "semini vento raccogli tempesta" è vero, in chimica si chiama causa effetto, se rompi un equilibrio nella natura questo non causa la ribellione della stessa, come fosse una persona umana con pregi e difetti, come si sente spesso dire sempre puntando il dito contro altro/altri e mai contro se stessi, ogni gesto compiuto porta delle conseguenze, a breve e a lungo termine, e a cascata ritorna sull'uomo, in un modo o nell'altro, non è possibile affrontare i problemi uccidendo questo o quello, ma analizzando le cause che li hanno determinati, gli obiettivi da raggiungere e i mezzi per raggiungerli, dove si può mettere rimedio si agisce, dove no, si agisce di conseguenza, ma in modo propositivo non distruttivo, altrimenti il problema peggiorerà sicuramente creando ulteriori complicanze.


Come per i lupi, il randagismo non è causato dagli animali abbandonati ma dai cittadini che non sterilizzano, per le più svariate e colorite ragioni, tutte ingiustificate, tranne lo scarso reddito, ma soluzioni si possono trovare volendo anche in quel caso, e che, oltre a ciò, abbandonano gli animali in strada (cagnoline incinta, intere cucciolate strappate alla mamma dopo il parto - causando enorme sofferenza alla madre stessa - o dopo lo svezzamento, cagnolini/gatti/conigli/tartarughe ecc abbandonati dopo un'intera esistenza o dopo periodo lungo in casa in famiglia e che non sanno cavarsela in strada, con tutti i pericoli che presenta, animali malati o con qualche disabilità...) e poi si lamentano pure del randagismo, come se gli animali fossero piovuti dal cielo o da qualche pianta e non dalle loro case, o dalle case dei vicini, dei concittadini, che si finge di ignorare, non vedere, non sapere...
Il randagismo si combatte con piani di sterilizzazioni controllate e serie a tappeto da nord a sud, specialmente al centro sud, le zone con più abbandoni; con campagne di prevenzione contro l'abbandono (numeri verdi da chiamare per segnalare animali abbandonati o incidentati, unità di recupero animali abbandonati, sanzioni e pene esemplari per chi abbandona e maltratta o, addirittura uccide gli animali); istituendo un servizio veterinario pubblico, tale per cui l'animale non venga considerato un lusso, ma una risorsa importante della famiglia, con la sua gioia di vivere e stimoli continui, con la sua allegria ed affetto che ti aiutano a superare tanti brutti momenti, e non venga abbandonato ai primi cenni di malattia o problemi per non affrontare gli esosi costi veterinari (anche se, come detto, l'abbandono non è giustificato, si possono fare collette, ci si può rivolgere alla asl, alle associazioni, alle volontarie che possono aiutare a trovare la soluzione giusta, senza che si debba lasciare il proprio animale domestico); istituendo corsi e campagne informative per insegnare il rispetto e la cura di ogni essere vivente, partendo dalle scuole d'infanzia, elementari, medie e superiori, con personale esperto per preparare un'eventuale ingresso in famiglia di un animale, spiegando le varie razze e peculiarità, abbattendo pregiudizi e disinformazione, aiutando a superare paure e diffidenze, organizzando anche visite guidate ai canili/gattili/rifugi per mostrare la realtà ai giovani e per farli diventare adulti migliori e più responsabili di noi, insegnando a prendersi cura e a non picchiare, tirare sassi, pallini, bastoni contro gli animali abbandonati, spiegare perché sono vaganti e come approcciarli ecc...; inserendo la pet therapy nelle scuole, nelle cliniche, negli ospedali (con unità certificate e vaccinate regolarmente), nelle case di riposo, nelle strutture che accolgono disabili cognitivi e motori, bambini e persone con autismo, nelle case famiglia e in ogni contesto di fragilità sociale, perché non potete nemmeno immaginare i benefici che avrebbero le persone, i bambini, i malati, gli anziani, i disabili, specie quelli con più difficoltà nel comunicare e nell'esprimere emozioni e vissuti, quelli con problemi familiari, i ragazzi vittime di bullismo o emarginazione, gli stessi operatori e medici avrebbero un beneficio, pur lavorando in contesti difficili, pesanti ed alla fine la risorsa economica investita si tradurrebbe in un bene non quantificabile ma prezioso per ogni persona e struttura, lavorare con persone o ambienti sereni è tutta un'altra cosa rispetto a quelle tensioni forti che si avvertono e ti fanno venir voglia di uscire più che di entrare.


Questi sono solo esempi, riflessioni a voce alta di una non addetta ai lavori, ma chi gestisce certe realtà potrà meglio di me trovare risposte positive e propositive, piuttosto che uccidere gli animali, un massacro che avviene già in troppi paesi europei, asiatici e negli USA e che noi amanti degli animali stiamo cercando di combattere sotto ogni profilo, nella consapevolezza che noi singolarmente non contiamo nulla, ma insieme possiamo essere una forza inarrestabile, anche solo continuare a gridare ciò che accade, sensibilizzare e tentare di cambiare queste leggi infauste che, oltretutto, è dimostrato e dimostrabile, non hanno risolto un bel niente, perché si continua a non sterilizzare, abbandonare, accalappiare e uccidere, mentre i volontari si fanno in quattro diffondendo ogni giorno le liste degli animali in soppressione sperando che qualcuno apra il cuore, li adotti e ne salvi almeno uno.
Prima di scrivere questo post ho scritto una mail al Presidente del Consiglio dei Ministri, Gentiloni, al Ministro dell'Ambiente, Galletti (promotore di questo piano) e alla Presidente Conferenza Regioni, Bonaccini, come suggerito dal Movimento contro l'approvazione di questo piano, scrivendo col cuore le stesse cose che ho scritto qui, sperando di essere letta e ascoltata, io insieme a chi lo farà, potrete trovare gli indirizzi mail e un facs simile di testo nell'evento che su Facebook invita a presentarsi in piazza il 9 marzo dalle ore 14 davanti al Palazzo Conferenza Stato Regioni, a Roma, per manifestare contro l'approvazione di questo piano previsto in quella stessa data ed ora, vi invito a leggere tutto quanto è scritto e ascoltare quelle che sono le parole più inique pronunciate da un politico e che vi citerò in finale, potrete ascoltarle direttamente perché c'è un video registrato, ecco il link https://www.facebook.com/events/256441068142577/.
Nel 2014, precisamente il 21 novembre  (visitate il post dove troverete il video https://www.facebook.com/events/256441068142577/permalink/258979941222023/), nel corso di un convegno pubblico a Petricci, in provincia di Grosseto, l'allora Presidente XIII Commissione Agricoltura alla Camera dei Deputati, Luca Sani, in modo spavaldo al punto da farlo scrivere senza problemi, e registrare pure, lo ascolterete voi stessi col suo accento toscano che, in lui, ha perso ogni possibile simpatia, si è espresso così: < ...sto presentando una legge per risolvere il problema del randagismo con metodi radicali (eutanasia)...> e ha aggiunto che quando gli è stato fatto notare in precedenza che si spara al lupo, ma al cane randagio no perché c'è un diverso affetto tra il cane e il lupo, io se si deve sparare sparerei a tutti tanto per esser chiaro...io quando ho fatto il sindaco, la titolare dell'ENPA venne da me perché voleva più soldi per il canile, io gli feci proprio un discorso di guadagno, fra il canile e la scuola io devo fare una scelta, io faccio la scelta della scuola e se lei mi porta cani in piazza io li faccio ammazzare per ordine pubblico, non l'ho più vista...>. 
Io non so dove stia ora e quale incarico abbia questo individuo, ma uno così non può gestire gli affari pubblici, quando è evidente che fa interessi privati, di chi? di quale categoria? cacciatori, agricoltori, banchieri, non lo so e non mi interessa ma un personaggio pubblico non può uscirsene così, le sue parole furono ignorate ed ora trovano, guarda caso, applicazione in questo piano, io al caso non credo, ho scritto per dare la mia opinione e per invitarvi a fare lo stesso, fino a prova contraria l'Italia è una repubblica, anarchia e dittatura sono bandite, e non si può lasciare su poltrone importanti gente così. Io sono inorridita come essere umano dalle parole di questo tipo e mi vergogno profondamente anche per lui, che ha totale disprezzo per la vita, animale nel caso specifico, ma temo non solo...
Non potrò essere in piazza il 9 marzo, sia perché devo andare in ospedale per degli esami e sia perché le mie condizioni non me lo permettono, ma se verrà approvato questo decreto, l'Italia delle istituzioni mi avrà totalmente deluso e schifato, per tanti motivi provo vergogna di essere italiana e pochi per essere orgogliosa, uno era il SSN, una nostra eccellenza invidiata da tutti e che sta venendo distrutto man mano che si va avanti, la salute è di fatto diventata un privilegio di pochi, nonostante le bellissime parole pronunciate dal Presidente della Repubblica nella giornata delle malattie rare davanti alla bella faccia sorridente del Ministro della Salute (sua non certo mia) Lorenzin, parole che uscite da lui sono credibili, è l'unica figura delle Istituzioni che ha la mia completa stima e fiducia, ma purtroppo quelle parole non trovano riscontro nei fatti. Oltre al SSN la solidarietà degli italiani e l'impegno immenso dei vigili del fuoco e dei volontari della Croce Rossa e della Protezione Civile, quando ci sono calamità naturali come il terremoto e la valanga che ha sommerso l'hotel SPA Rigopiano, ma anche nel quotidiano, l'ultima cosa è che l'Italia è tra i pochi paesi al mondo, forse l'unico, dove non si uccidono con soppressioni programmate (in camere a gas, con eutanasia o altri metodi orrendi e grande sofferenza causata, i guaiti negli animali nelle camere a gas possono ucciderti più delle pallottole, io ho solo sentito chi era presente ed ha raccontato, se dovesse capitarmi morirei con loro dentro o fuori perché per un vero essere umano è inaccettabile, come la morte e le violenze sui bambini, l'aborto, l'eutanasia dei bambini malati e altri orrori), se anche questo verrà meno non so come reagirei... Vi domando di manifestare, scrivere, informare, diffondere e, soprattutto, pregare perché in questo paese non vengano più approvati decreti contro la vita TUTTA, contro la dignità, contro le famiglie, contro i diritti dei bambini, contro l'ambiente e approvati invece decreti propositivi per promuovere e tutelare la vita (dal concepimento alla morte naturale), attuare programmi salva animali tutti, rispettare la dignità delle persone (testamento biologico, direttive anticipate, cure palliative da personale esperto e formazione continua dei medici sulla terapia del dolore per attuarla e risolvere le mancanze e gli errori), sostenere i deboli, i poveri, i malati e reintegrare il nostro SSN affinché la salute torni ad essere quello che è, un diritto di tutti e non un privilegio di pochi, sostenere le famiglie, i pensionati, i disoccupati, coloro con basso reddito e alto indice di povertà, e via discorrendo tutte le problematiche che conosciamo benissimo e che attendono risposte concrete e vere dal Governo.
Manifestare, sensibilizzare, informare ecc aiuta, ma più di tutto serve la preghiera, pregate con me per salvare ora gli animali, poi per tutto il resto, non perché secondario, ma perché non ha scadenze vicine. Grazie e chi può vada in piazza a Roma il 9 marzo!

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