La Lavanda dei piedi

(Immagine presa dal web)

Oggi ha inizio il Triduo Pasquale, in cui entriamo nel vivo della memoria della Passione, Morte e Risurrezione di Nostro Signore Gesù Cristo e inizia con questo momento molto intenso, successivo all'istituzione dell'Eucarestia e del Sacerdozio, della lavanda dei piedi. Le immagini che rappresentano questo momento sono molto bello, ma se fate caso i piedi sono tutti puliti, mentre nella realtà erano la parte più sporca del corpo, dovete tenere presente che camminavano a lungo con sandali nella terra, provate a fare l'esperienza e guardatevi i piedi al ritorno: polvere, piccole ferite, dolore, sporcizia e sassolini raccolti tra le dita, quindi permettere a qualcuno, anche intimo, di lavarci i piedi è imbarazzante e difficile, pensate a quando andate dal pedicure, io li lavo a fondo e metto anche la crema, per coprire l'odore delle scarpe e dei calzini, non mi sognerei mai lontanamente di andare senza lavarli e comunque provo vergogna a mostrare i miei piedi e metterli nelle mani del pedicure, forse anche perché ho una malformazione congenita bilaterale e non sono bei piedi, tipo quelli delle pubblicità dei prodotti del Dottor Scholl, che davvero sono perfetti e non avrebbero bisogno di nulla, non userebbero mai in pubblicità piedi usurati e sporchi, quindi provate a riflettere sulla portata di questo gesto della lavanda dei piedi.

Non so come avete trascorso questo tempo di Quaresima, nonostante le buone intenzioni io l'ho vissuto distrattamente, tante situazioni mi hanno rapito, ho pregato lottando con tante distrazioni, contro il sonno che mi coglie appena mi fermo, contro il tempo che si riduce tra le cose da fare, con la malattia, con l'influenza presa per la nona volta e la bronchite, insomma non è stata proprio brillante questa preparazione alla Pasqua. 
La Domenica delle Palme non sono potuta andare a Messa e il dispiacere è stato maggiore quando ho saputo che tante persone sono morte in Egitto proprio mentre partecipavano alla Santa Messa, non potrò nemmeno partecipare al Triduo, la bronchite non è passata e sono molto debole, così dovrò seguirlo alla televisione con Papa Francesco.

La Lavanda dei piedi viene raccontata nel Vangelo di Giovanni al capitolo 13 ed è un momento veramente intenso, Gesù non ci ordina di fare le cose, ci insegna facendolo Lui per primo, ci mostra cosa fare e come farlo, poi ci spiega anche il perché < Gesù terminò di lavare i piedi ai discepoli, riprese la sua veste e si mise di nuovo a tavola. Poi disse: "Capite quello che ho fatto per voi? Voi mi chiamate Maestro e Signore, e fate bene perché lo sono. Dunque, se io, Signore e Maestro, vi ho lavato i piedi, anche voi dovete lavarvi i piedi gli uni gli altri. Io vi ho dato un esempio perché facciate come io ho fatto a voi. > (Gv 13,12-15).

Solo l'amore permette di fare quello che ha fatto Gesù, solo la sua grazia ci apre il cuore al punto da renderci aperti e disponibili verso l'altro. Solo l'amore vero lava i piedi degli altri senza puntare il dito, senza umiliare, sminuire e solo l'amore e l'umiltà possono permetterci di farci lavare i piedi.
La società tende a mettere in piazza i panni sporchi degli altri, a giudicare, condannare, umiliare, invece Gesù ci invita ad andare contro corrente, ad aprire il cuore all'amore vicendevole ed a farci realmente vicini alle sofferenze degli altri.
Spesso il nostro sguardo pensando alla Pasqua si ferma alla Croce, alla sofferenza, alla morte, ma la Pasqua va vissuta con gli occhi rivolti al Triduo: Passione, Morte e Risurrezione, il centro è la Risurrezione, la morte e la sofferenza non sono le ultime parole, questo nella vita di Gesù come nella nostra, questo ci dona speranza anche nel dolore più lacerante, auguro a tutti di vivere seriamente e profondamente questo Triduo e la Santa Pasqua, prego lo Spirito Santo di illuminare i nostri cuori e le nostre menti, di aprire gli scrigni più duri all'amore, alla vita, alla luce del Risorto e di convertire il cuore dei malvagi, inoltre vi invito ancora a pregare uniti per la pace e la speranza in questo mondo buio. 






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