Continuiamo a camminare...

(immagine presa dal web)

Cari amici eccomi di nuovo qui, il tempo di fermo è durato oltre le mie aspettative, ma ora riprendo a scrivere e riflettere insieme a voi sulla vita e su altri temi. Sono stata operata il 26 maggio e l'intervento è andato benissimo, ero piena di aderenze, gli organi dell'addome inferiore erano attaccati, ma la dottoressa è stata bravissima, ha liberato gli organi dalla rete di aderenze, salvandoli (viceversa avrebbe dovuto asportarli), ed ha tolto solo l'utero, mettendo fine alle terribili coliche pelviche che mi stavano esaurendo e che non rispondevano a nessun antidolorifico. Il ricovero è stato breve e sereno, l'unico giorno veramente duro è stato quello dell'operazione, ho constatato ancora una volta che sulla terapia del dolore siamo ancora carenti, abbiamo gli strumenti, i farmaci, ma ancora abbiamo timore ad usarli, ancora la paura dei possibili, non frequenti e gestibili, effetti collaterali ci frena, così quel giorno ho sofferto terribilmente, mi hanno fatto mezza fiala di morfina (veramente insufficiente considerando che prendo giornalmente una terapia del dolore importante per le mie patologie e che la cosa avrebbe dovuto essere presa in considerazione, visto che non avrei avuto solo il dolore dell'intervento ma tutto il resto amplificato!), messo una pompetta a 2 millilitri orari, quindi pensate che blanda copertura, e detto di aspettare almeno 8 ore, verso sera, prima di fare l'antidolorifico al bisogno. Confesso di aver odiato le infermiere quel giorno, stavo soffrendo davvero molto, ero sveglia perché, per timore dei micro ictus, dell'allergia cutanea al lattice e del mio quadro complesso, non mi hanno fatto l'anestesia generale, mi hanno sedato e fatto una spinale, per cui quando mi sono svegliata sono rimasta tale per tutte le ore successive all'intervento, soffrivo, non dormivo e aspettavo cambiando posizione sul letto e contorcendomi nella speranza di trovare una posizione che mi facesse sentire meno dolore.
Soffro di dolore diffuso cronico per cui sono abituata al dolore, ho una buona resistenza, ma quando l'intensità aumenta, per qualsiasi ragione, il dolore non ti fa ragionare, non ti permette di pensare, di pregare, di essere positiva, diventa il centro di tutto in quel momento e vuoi solo che passi, che allenti la morsa e ti lasci in pace. Il post operatorio ho sofferto fino a notte, c'era una paziente dissociata o agitata, ascoltavo le sue urla e le infermiere che dicevano a lei, e ai parenti rimasti, di non alzarsi da sola, di chiamare loro, di non staccarsi cateteri e drenaggi, ecc... le infermiere erano continuamente interrotte da questa situazione, per cui hanno fatto il giro della sera tardi, ma quando un angelo di infermiera è arrivata da me e mi ha fatto l'antidolorifico (la tachipirina in fiale!!!), ma soprattutto mi ha detto che potevo assumere la mia terapia del dolore, mi ha salvato, una volta iniziato l'effetto il dolore ha lentamente ceduto il posto ad un sonno ristoratore senza di lui.
I giorni successivi sono stati molto tranquilli, un normale post operatorio, anemia, astenia, dolori, normale amministrazione, una delle conseguenze che ancora mi porto è l'intestino pigro, il mio già lo era, ma l'anestesia ha peggiorato il problema per cui ho una pancia enorme...
Volevo riprendere i blog la stessa settimana della dimissione, ma l'astenia, l'anemia e il forte caldo afoso mi hanno messo al tappeto, ancora oggi è così, solo l'anemia è rientrata, poi ho fatto diverse visite ed esami e me ne aspettano altri fino alla fine di luglio, poi si riprende il 1 settembre. La neuropatia che ha coinvolto la vescica, sta coinvolgendo l'ano per cui oltre al catetere mi devo tutelare con un pannolone, ma onestamente c'è di peggio per cui continuo serenamente il mio cammino.
Non posso dirvi con quanta frequenza il blog verrà aggiornato, ma ho tanta voglia di scrivere, spesso la sera, prima di addormentarmi, è come se tutti i temi che voglio trattare si organizzassero nella mia mente, come un'ispirazione, i grandi scrittori quando vivono questo prendono carta e penna, ora il tablet e computer, e iniziano a scrivere a qualsiasi ora essa si presenti, personalmente la voglia di fare così anche io c'è, ma il mio corpo debole non la sostiene, così spero che la memoria non mi tradisca ulteriormente e possa scrivere quando è possibile.
A proposito di carta e penna, sapevate che i tabaccai non vendono più i francobolli? Ho scritto una lettera e volevo spedirla, ma i miei devono andare alla posta perché non sono più disponibili in quanto le persone non scrivono più lettere o cartoline, ormai i social, i messaggini telefonici, i messaggi multimediali, le mail hanno sostituito questa bella abitudine di scrivere una lettera, un biglietto o spedire una cartolina, forse perché meno economici e veloci, ma confesso che a me piaceva scrivere e ricevere lettere, ho una cugina negli USA poco moderna e mi scrive ancora lettere come facevamo da bambine, è bello scorrere le righe, riconoscere la calligrafia e sentire il profumo della carta, veder requisire i francobolli da mia madre, che ne fa collezione, e percepire le emozioni dentro le parole, cosa che nel linguaggio mediatico manca, i caratteri sono quelli per tutti, chi preferisce Times New Roman o Arial, ma nessuna calligrafia personalizzata.
Oltre questo piccolo particolare, forse insignificante rispetto ai grandi cambiamenti in atto nel mondo, alcuni profondamente drammatici, sbagliati, drastici, tante cose brutte sono accadute in questo periodo di fermo del blog, cose che mi hanno lacerato il cuore e su cui rifletteremo insieme nei giorni che verranno, è vero accadranno altre cose ancora e si succederanno così velocemente che l'oggi prenderà sempre il sopravvento sui tanti ieri, ma credo sia importante prendersi del tempo per riflettere sui singoli avvenimenti, per poter imparare qualcosa, per non lasciarli finire nel dimenticatoio senza salvare il salvabile, senza cogliere quelle tracce indelebili che sono fondamentali, affinché certi errori non si ripetano più, certe tragedie possano essere evitate, certe responsabilità attribuite, ecc...
Cari amici vi ringrazio della pazienza e dell'affetto con cui seguite il blog, ringrazio Tatiana per il suo prezioso contributo e invito tutti a continuare a camminare insieme oggi e domani, intanto vi auguro un sereno weekend e un'estate piacevole e tranquilla, ricca di momenti indimenticabili, a presto...
Maria Laura

Commenti

  1. Ma quante vicissitudini, mi spiace enormemente. Sono contenta di sentirti così carica e contraccambio di cuore gli auguri, anzitutto per una completa guarigione e poi per un luglio e agosto sereno, nonostante il caldo. Ti assicuro una preghiera. Un abbraccio.
    sinforosa

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  2. Quante vicissitudini, sono contenta di sentire che il peggio è passato, ti sono vicina con una preghiera. Buona domenica.
    sinforosa

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