Anno nuovo, battaglie vecchie!



Foto : Corriere.it

Eccoci nel 2018 amici! Buon anno innanzitutto!
 Cambia l'anno ma non le battaglie in difesa degli animali e dell'ambiente!
Cominciamo subito con uno dei misfatti più recenti , accaduto proprio nei giorni delle festività natalizie, che ha provocato grande indignazione sui social: le foto choc pubblicate dalle due dipendenti del supermercato Carrefour di Tivoli che ridicolizzavano i cadaveri di un agnellino e un maialino. L'azienda ha preso subito le distanze dal gesto delle due dipendenti  avviando indagini interne. Gli utenti di Facebook hanno preso subito d'assalto la pagina del marchio di supermercati per condannare il gesto delle due addette al reparto macelleria. E' partita su change.org una petizione per chiedere il licenziamento delle due donne, e i firmatari sono stati migliaia.
Ora, la cosa da sottolineare è che molti tra quelli che ne hanno scritte di tutti i colori verso le due dipendenti Carrefour, hanno esplicitamente ammesso di mangiare carne e quindi animali: del tipo, 'io mangio carne però...'. Altri utenti, tra cui Selvaggia Lucarelli sulla sua seguitissima pagina facebook, hanno sottolineato quanto la polemica di costoro sia  priva di senso, dal momento in cui gli animali ridicolizzati dalle due, a dir poco prive di quoziente intellitivo, erano già morti; e che in fondo era palese l'ipocrisia di chi mangia carne e spesso fotografa il piatto di pasta al ragù o la bistecca.
Insomma ne è nata una polemica nella polemica, come spesso succede sui social.
C'è di vero che il fattaccio di Tivoli mostra due cose: da una parte, quanto è complesso e spesso contraddittorio il nostro rapporto con gli animali; dall'altra quanto poca etica ci sia nella filiera dell'industria della carne di cui nessuno parla mai. Sicuramente la mole di proteste da parte di chi consuma carne non solo è legittima ma anche positiva. Denota che c'è un limite di stupidità e crudeltà gratuita che non sono tollerabili nemmeno da chi mangia carne. Non ha senso e soprattutto non è accettabile ridicolizzare un cadavere di un animale ucciso per divenire cibo. Perché c'è un minimo livello di dignità e di rispetto che si deve anche all'animale morto. Se nessuno tra coloro che mangiano carne si fosse scandalizzato per quegliscatti, allora ci sarebbe da preoccuparsi veramente. Perché avremmo perso la bussola del buon senso,  del senso del limite e del significato di cosa fa ridere e cosa no. E' normale, che (anche) una persona che consuma carne si indigni di fronte a un atto estremamente macabro, stupido, vigliacco e orrendo. E' normale che non si volti dall'altra parte pensando che tanto si tratta di una bestia da fare al forno. Dopo che un animale è stato ucciso è giusto fotografarlo con un ciuccio in bocca? E' giusto giocare col suo cadavere come se fosse un giocattolo qualsiasi? C'è qualcosa di normale nel farsi un selfie con il corpo senza vita di un maialino ridendo beatamente? No. Sicuramente no. In tutto questo c'è un gusto del macabro fuori misura e una perdita completa di senso del limite. Quelle foto sono indecenti. Sono un insulto all'intelligenza e al senso del rispetto. E non importa che quell'agnello e quel maialino fossero morti e destinati a diventare bistecche e arrosti. Erano comunque cadaveri. E sui cadaveri, anche di animali macellati, non si improvvisano giochi e selfie come con la palla d'estate in riva al mare! Erano cadaveri di esseri morti per sfamare gente, anche (non lo si mette in dubbio) quelle due dipendenti.Se fai una cosa del genere non solo non hai mezzo neurone funzionante, ma non hai neppure le basi rispetto a ciò che si fa (perché è giusto/doveroso/divertente) e ciò che non si fa. Se la spettacolarizzazione della morte di un animale da macello per te è ironia e passatempo, beh hai smarrito pure il significato di dignità verso la morte, oltre che verso l'alimento che ti sfama. Le critiche di chi sottolinea l'ipocrisia degli onnivori anti-Carrefour centrano poco qui. Gente che mangerà carne ce ne sarà sempre (fosse solo chi non può totalmente farne a meno per motivi medici/salutistici), ma non per questo si deve tollerare un messaggio del genere, stupido oltre modo, inutile, macabro e privo di ogni forma di rispetto. Diversa è pure la foto dell'abbacchio con le patate. Per chi mangia carne è normale, per chi non la mangia no. Ma anche in questo caso l'animale non viene deriso mentre ne viene enfatizzata la natura di cucciolo indifeso (come nella foto della tizia di Carrefour che mette il ciuccio in bocca all'agnello). Per cui la foto dell'arrosto e la foto del cadavere scuoiato e messo a bocca aperta o con il ciuccio in bocca sono su piani diversi. La seconda è fatta col solo intento di ridicolizzare la morte, e se la prima non è necessaria,comunque non offende la dignità del cadavere ormai divenuto cibo; mentre la seconda è sicuramente evitabile e da evitare anche se si mangia carne. Poi, ci si augura che chi fa della carne il suo piatto quotidiano, possa riflettere sulle condizioni in cui  vivono gli animali da allevamento, sui metodi brutali con cui spesso passano dall'essere agnello o maiale all'essere fettine da banco frigo del super. Ci si augura che qualcuno possa informarsi su quante risorse in termini di acqua, cibo e inquinamento comporta la bistecca con cui ceniamo. Ma questo è un altro argomento. Su cui comunque tornerò.

Commenti

  1. Condivido pienamente quello che hai scritto, una vicenda vergognosa che ha suscitato un vespaio, ma anche due cose positive: la condanna anche da parte degli onnivori e quella dell'azienda Carrefour, che ha subito preso le distanze ribadendo che questo gesto è contrario alla sua visione, aprendo un'inchiesta interna che vedremo dove porterà. Aggiungo che è veramente da senza cervello rischiare di perdere il proprio posto di lavoro (cosa molto probabile visto il ritorno mediatico che ha danneggiato l'immagine dell'azienda e il modo in cui è stato usato l'orario di lavoro!) per un'azione tanto meschina e macabra, pure stupidamente fotografata e pubblicata, che si poteva e doveva evitare. In Italia e non solo ci sono persone che hanno perso il lavoro per la crisi economica e faticano a tirare avanti e trovare alternative, ancora di più se hanno superato i 50 anni e non sono pochi, vedere come queste qui hanno impiegato il loro orario lavorativo offende anche loro...

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