Preghiamo uniti per Alfie Evans, un angelo che lotta per la vita!!!

(Foto di Alfie prese dal profilo Facebook di Thomas Evans)

TRISTE AGGIORNAMENTO: il piccolo Alfie Evans è volato in cielo alle 2.30 del 28 aprile 2018, la dolorosa battaglia per la sua vita, per permettergli di vivere finché Dio lo avrebbe chiamato a sé e di vivere amato dai suoi genitori, purtroppo, nonostante la manifestazione internazionale d'amore per lui e i suoi giovani genitori e la mobilitazione di cittadini comuni e meno comuni, nonostante l'intervento di Papa Francesco e della direttrice dell'ospedale Bambino Gesù di Roma e di molte associazioni, prima fra tutti la Steadfast Onlus, non ha avuto l'esito sperato, ma vorrei chiarire che Alfie non è morto per la sua malattia ma per volere di medici e giudici attraverso eutanasia indiretta (sospensione delle cure, della ventilazione, della nutrizione e dell'idratazione senza nemmeno farlo in modo graduale) e, quasi sicuramente, diretta (somministrazione di farmaci)! Quando Alfie è stato staccato dalle macchine ha lottato per vivere ed ha resistito finché ha potuto, ma la volontà di volerlo morto è stata più forte, i dettagli degli ultimi giorni di Alfie e dell'operato di quelli che fatico molto a definire medici saranno scandagliati e valutati se e come la famiglia vorrà...


Con questo post vorrei invitarvi a pregare tutti per Alfie Evans, il bambino di 23 mesi affetto da una malattia neuro-degenerativa non meglio specificata, ricoverato da quando aveva circa 7 mesi all'Alder Hey Hospital di Liverpool, in Inghilterra, che i medici da tempo volevano staccare dalla ventilazione e da ogni strumento di supporto perché la sua vita, per loro e per i giudici dell'Alta Corte Inglese cui si sono rivolti, non è ritenuta degna per cui deve essere stroncata con l'eutanasia, i suoi giovani genitori, Tom e Kate, dal 2016 e soprattutto in questi ultimi mesi, si stanno battendo per la vita del loro bambino, per poterlo trasferire in altro ospedale, principalmente il Bambino Gesù di Roma, che ha dato subito disponibilità e attenzione, così come aveva fatto, purtroppo inutilmente, per Charlie Gard, un altro bambino inglese, un'altra coraggiosa battaglia legale per la vita di altri genitori,  dove possa essere assistito con amore finché Dio lo chiamerà a sé, fornendo tutte le cure necessarie e anche strumenti per fare una diagnosi più corretta. La battaglia d'amore di Tom e Kate non è riuscita, ancora oggi, a smuovere le coscienze inaridite dei medici e dei giudici, che, non solo, hanno tolto la patria potestà ai genitori, ma hanno detto sempre NO a tutte le loro richieste, nonostante nel frattempo, grazie all'intervento di Papa Francesco, sia stata conferita la cittadinanza italiana al piccolo Alfie per ragioni umanitarie (quella vaticana purtroppo non è stato possibile perché per legge spetta solo ai residenti!) e una equipe del Bambino Gesù sia da giorni pronta a partire per andare a prendere Alfie e portarlo a Roma, con un aereo della difesa messo a disposizione, ma niente, non c'è stato verso, questa creatura innocente è praticamente ostaggio dei medici e dei giudici inglesi (sempre gli stessi tra l'altro, io sapevo che ogni ricorso si fa con giudici differenti, altrimenti non avrebbe senso farli...) , in particolare il giudice Hayden, e della loro ostinata e crudele volontà di ucciderlo.

Tom e Kate, sostenuti dalle associazioni, da tanti comuni cittadini, inglesi e non, da una rete infinita di persone che pregano, incessantemente soprattutto in quest'ultima settimana, di giorno e di notte, facendo i turni in modo che la preghiera continui per sostenere il respiro di Alfie, già perché a poche ore dall'essere diventato cittadino italiano, i medici, dopo un cavillo provvidenziale che ha fatto saltare il protocollo di morte, si sono affrettati per avviarne un altro ed hanno staccato Alfie dalla ventilazione e da ogni supporto, liquidi e nutrizione, dopo averlo sedato coi farmaci. Le prime ore sono state le più drammatiche, trovandosi all'improvviso senza respiratore, Alfie ha avuto dei problemi che i medici si sono rifiutati di affrontare, hanno rifiutato l'ossigeno e per assicurarsi che nessuno portasse aiuto hanno messo 30 poliziotti dietro la porta, così Tom e Kate si sono alternati nel praticare la respirazione bocca a bocca per sostenere il proprio bimbo nella respirazione, nonostante le funeste previsioni mediche, Alfie non solo non è morto di lì a poco, ma respira autonomamente dal 23 aprile, da oltre 3 giorni, ora ha il solo supporto della mascherina per ossigeno somministrato con le bombole. 
Nell'ultima udienza di ieri i giudici hanno pronunciato l'ennesimo no al trasferimento del bimbo in Italia ripetendo a pappardella la convinzione dei medici che Alfie sta morendo, quando non è assolutamente vero, le sue condizioni sono stabili e lui continua a lottare per vivere nonostante tutti quelli che lo vogliono vedere morto e non per le tanto sbandierate "qualità di vita, pietà..." ecc..., tale ostinazione nel tenerlo sequestrato in ospedale, nell'impedire a medici di altre strutture di visitarlo, nel rifiutare il trasferimento in Italia, come desiderano i genitori (che tra l'altro risolverebbe uno dei veri motivi che sta dietro questa volontà di morte: il denaro, i costi per assisterlo che sono elevati - la sanità non è pubblica come da noi, ma privata e tramite assicurazioni - e trasferendolo si libererebbe il posto letto!!!), nel rifiutare ogni opzione proposta e nel volerlo morto a tutti i costi si spiega solo con il desiderio di nascondere qualcosa: errori, negligenze, omissioni? qualcosa che se c'è salterebbe subito fuori allo sguardo attento di medici specialisti pediatrici come quelli del Bambino Gesù... questo sospetto ce l'ho fin dall'inizio della storia, ma si è rafforzato in questi ultimi giorni, soprattutto quando ho visto l'accanimento nel volerlo morto e nello staccare le macchine immediatamente dopo il riconoscimento della cittadinanza italiana che, lo speravamo tutti, avrebbe liberato Alfie dalla giurisdizione inglese aprendo un canale diplomatico che lo avrebbe portato nel nostro paese, dove i medici non sono dittatori ma prendono le decisioni in stretta collaborazione con i genitori dei piccoli pazienti. Quello che era solo un sospetto è diventato una conferma dopo che un video ha intercettato una conversazione compromettente tra quattro membri dell'Alder Hey Hospital e che è stato pubblicato sulla pagina Facebook de "La nuova bussola quotidiana" (il giornale on line diretto da Riccardo Cascioli con una redazione composta da giornalisti cattolici, che affrontano le notizie quotidiane con uno sguardo illuminato dalla fede -visitate il sito http://www.lanuovabq.it/it), il video con la trascrizione in italiano del dialogo evidenzia come l'ospedale vuole nascondere qualcosa di grosso, non sono riuscita a riportare il link diretto del post di Facebook, ma lo troverete pubblicato in data 25 aprile alle h 11.35, in alternativa vi lascio il link del video pubblicato on line: http://www.lanuovabq.it/it/esclusivo-il-video-che-inchioda-lah-stanno-coprendo-qualcosa-di-grosso.

Vorrei aprire un'amara parentesi per segnalare che l'Alder Hey Hospital, oltre che per il caso di Alfie, si è trovato al centro di brutte questioni riguardanti casi di negligenza e lo scandalo del traffico di organi, preferisco non entrare nel merito perché ci sono due articoli abbastanza approfonditi che vi invito a leggere, precisando che non bisogna fare di un filo d'erba un fascio, sicuramente ci sono professionisti seri che lavorano secondo coscienza facendo del loro meglio per i pazienti, in tutti gli ospedali del mondo ci sono delle mele marce, ma la verità non va taciuta o nascosta:
E non solo l'ospedale, vi segnalo un articolo per conoscere meglio anche l'inflessibile giudice Hayden: http://lanuovabq.it/it/giudice-hayden-posseduto-dallideologo-hayden.


Vorrei aggiungere che i medici, gli infermieri e il personale sanitario non sono infallibili, sbagliano come tutti noi, solo che le conseguenze dei loro sbagli possono creare danni seri, talvolta irreparabili, ai pazienti, anche causando la loro morte, ma la professionalità si vede  anche nel saper riconoscere i propri errori, nel fare il possibile per imparare da essi per non ripeterli mai più e nell'affrontare le conseguenze di questi errori, nessuno va in galera per aver sbagliato involontariamente, viceversa se volontariamente, per profitto o altro, crea danni o causa la morte dei pazienti o, come purtroppo in Italia e non solo si sente con frequenza, si eseguono interventi non necessari per profitto, mazzette o favoreggiamento (come per i chirurghi ortopedici di Milano che hanno impiantato protesi di chi offriva loro denaro o viaggi!). 
Quando si commette un errore, piccolo o grande che sia, non bisogna nasconderlo dietro un castello di falsità, arroganza e presunzione, ma bisogna ammetterlo, imparare, crescere e comportarsi in maniera responsabile, così come si accettano premi e riconoscimenti quando si fanno cose importanti, bisogna anche assumersi la responsabilità di ciò che è andato storto, nonostante l'impegno profuso, invece all'Alder Hey da mesi e, principalmente, in quest'ultima settimana, non solo fanno di tutto per nascondere errori e negligenze, dimostrando al mondo intero di aver capito poco o nulla del caso di Alfie, ma stanno tenendo un comportamento oserei direi criminale nel tenere sequestrato questo bambino, nel causare ulteriori sofferenze a lui ed ai suoi genitori, quando invece avevano il compito di accompagnare Tom e Kate in questo doloroso percorso, offrendo sostegno, comprensione e tutto l'aiuto possibile, stanno tradendo ogni principio etico e morale della medicina e della professione medica, hanno il compito di prendersi cura dei malati fino alla fine naturale, senza accanimento terapeutico con trattamenti non necessari che causano danni, ma anche senza l'accanimento nel voler uccidere Alfie ad ogni costo, facendolo morire soffocato o per ipossia, di fame e di sete, questo atteggiamento emula quello nazista nei campi di concentramento, dove la vita umana non aveva alcun valore e veniva schiacciata, deprivata di tutto, per poi essere stroncata tra tormenti, dolore ed agonia.
Quello che mi fa molta rabbia è che l'uccisione di Alfie viene presentata come un atto di pietà nei suoi confronti pensando al suo vero bene, quando di pietoso e di vero bene non vi è nemmeno l'ombra, è segno di pietà non aver cambiato i tubicini e le cannule lasciando che cresca la muffa, quando i pazienti, piccoli e grandi, specialmente nelle terapie intensive, sono maggiormente a rischio di infezione per le difese immunitarie basse? E' pietoso e dignitoso lasciar morire di fame e sete un essere vivente, per di più un bimbo, quando si sa perfettamente che il corpo tenta di sopravvivere in tutti i modi prendendo le risorse necessarie dai muscoli, dalle ossa, ecc... praticamente "mangiando" se stesso, con la conseguenza che morire di inedia è lento e doloroso? E' segno di pietà mettere 30 poliziotti alla porta e perquisire i genitori e chiunque entri nella stanza per accertarsi che al piccolo Alfie non arrivi alcun aiuto? E' pietoso e umano togliergli anche la mascherina che lo aiuta a respirare e ossigenare i tessuti, provocandogli problemi e rischio serio di soffocamento? Non ditemi che tutto questo è fatto per il bene di Alfie, perché è falso, a tutto si pensa fuorché al suo bene e mi stupisce, amareggia e inquietare con 4 zeta, come dice mia madre, leggere commenti a sostegno dei medici e dei giudici e contro i genitori, vittime di raggiri ad opera di associazioni cattoliche e papiste, in un tweet uno addirittura ha detto che bisognava pregare per perdonare i peccati di Alfie (una creatura totalmente innocente che non ha fatto alcun male e non merita tutto questo!) e dei suoi genitori, come si può arrivare a tanto? odi il Papa e i cristiani e te la prendi con un bambino innocente? Vergogna...
Altrettanto vergognoso è il silenzio dei reali inglesi, che sicuramente avrebbero avuto un peso influente presso la giustizia e forse avrebbero concesso il trasferimento di Alfie in Italia e messo fine a questa estenuante diatriba giudiziaria, mi sorprende negativamente soprattutto il silenzio dei giovani reali che sono anche genitori, l'ultimo figlio di William e Kate è nato il 23 aprile, lo stesso giorno in cui hanno staccato Alfie dal respiratore, onestamente questa coppia, così come quella che fra poco salirà all'altare, mi piaceva molto e sono rimasta profondamente delusa, questo silenzio, questo colpevole lavarsi le mani e/o non sporcarsi le mani, è lo stesso di Ponzio Pilato, che per timore della folla e delle ripercussioni personali, ha consegnato Gesù ai suoi carnefici pur sapendolo innocente, questo silenzio è imperdonabile, proprio loro che hanno la grazia di avere tre figli sani dovrebbero essere sensibili, attenti e premurosi verso chi invece sta soffrendo insieme ai propri figli malati, molti inguaribili... Davvero una grande delusione, uguale da parte dei ministri inglesi...


Dopo aver detto no a tutti i ricorsi presentati dai genitori di Alfie, il giudice Hayden, confermando il divieto al trasferimento in Italia, ha aperto un piccolo spiraglio chiedendo ai medici di valutare la dimissione di Alfie dall'ospedale per farlo tornare a casa con i genitori ed ora, dopo infinite delusioni, su questo puntano Tom e Kate, vi riporto le parole che il papà di Alfie (che la settimana scorsa ha anche incontrato in Vaticano Papa Francesco, ricevendo il conforto e il sostegno che i vescovi inglesi gli avevano negato, anche questo atteggiamento è stato veramente deludente!!!) ha pronunciato oggi:
< Ci è stato rifiutato di andare in Italia, purtroppo. Potremmo insistere oltre ma sarebbe la cosa giusta da fare? Ci sarebbero altre critiche?... Alfie non ha più bisogno di terapie intensive, ormai. E' steso nel lettino con un litro di ossigeno che gli entra nei polmoni (dalle bombole portatili) e per il resto respira da sé. Alcuni dicono che sia un miracolo, ma non è un miracolo, è stata una diagnosi sbagliata... Tutto ciò che chiediamo ai medici è questo incontro (previsto per oggi) sia positivo e che Alfie possa tornare a casa, entro un giorno o due. Se poi l'incontro non andrà bene, torneremo in tribunale... Io resto seduto accanto al letto di Alfie ogni secondo di ogni giorno. Non soffre e non prova dolore e questo mi incoraggia sempre di più: spero possa vivere per un numero X di mesi, magari di anni... Alfie sta ancora lottando, appare tranquillo e contento, con il battito cardiaco stabile. I medici si sono sbagliati e Alfie lo ha dimostrato >. Queste parole sono riportate su più siti ma in forma completa le ho trascritte da questo sito http://www.meteoweb.eu/2018/04/alfie-evans-aggiornamenti-news/1084457/.

(Immagine presa dal blog di Costanza Miriano, link nel post)

Dopo aver presentato la storia di questo bellissimo bambino e della sua famiglia, vorrei ora invitarvi a pregare il Signore per lui, perché Lui solo conosce il vero bene per Alfie e Lui può tutto, vorrei anche invitarvi a non sprecare tempo ed energie insultando medici e giudici via social, sia perché, seppur umano, non è il comportamento di chi crede in Gesù Cristo, nei suoi insegnamenti e di chi lo ama e vuole vivere come Lui, sia perché, se il modus operandi di medici e giudici coinvolti non verrà messo al setaccio, chi li offende e minaccia in preda alla rabbia, all'esasperazione, alla delusione, alla frustrazione, all'impotenza davanti a tanta ingiustizia verrà indagato e pure perseguito (https://www.quotidiano.net/esteri/alfie-evans-1.3872920), in altre parole vogliono soffocare la verità e chi è emotivamente coinvolto da questa situazione deve pure tacere, come se fossimo sotto una dittatura (e in modo alquanto subdolo lo siamo...). Comunque sia gridare e minacciare non serve a nulla, pregare invece è l'unica vera nostra forza, così uniamoci in preghiera, da qualche sera delle persone si riuniscono a pregare il Rosario per Alfie a piazza San Pietro, insieme alla stimata giornalista cattolica, Costanza Miriano (che invita tutti all'evento dalle pagine social e dal suo blog , dove evidenzia le intenzioni di preghiera del rosario https://costanzamiriano.com/2018/04/25/alle-2217-preghiamo-insieme-in-piazza-san-pietro-per-alfie-evans/), e tutti i romani possono aggiungersi alle h 22.17, chi è impossibilitato o lontano può unirsi tramite la diretta Facebook sul profilo di Costanza Miriano, ma dalla notte in cui hanno staccato le macchine è in corso una catena di preghiera 24 h su 24, tentando di non lasciare nemmeno un'ora scoperta, per cui unitevi spiritualmente quando potete e volete, anche solo un'ora per Alfie e i suoi genitori sarà preziosissima.
Tom e Kate sono consapevoli che la situazione di Alfie è grave e sono fermamente convinti, come molti di noi, che i medici si sono sbagliati, perché Alfie è debole ma il suo cervello è vivo, succhia il ciuccio, sente il caldo e freddo, apre gli occhi e segue, respira da solo, il suo cuore batte da solo, non sappiamo cosa accadrà, ma certo è che non può alimentarsi e bere da solo, ha bisogno di questo supporto, i genitori non volevano portarlo in Italia perché qui facciamo miracoli, ma perché noi (che ci lamentiamo sempre della nostra Sanità pubblica, dimenticando che se ladri e truffatori l'hanno messa in grave difficoltà non è possibile risanare il debito con la bacchetta magica, tuttavia ancora assistiamo tutti, non solo chi può pagare!!!) assistiamo ogni persona con dignità e professionalità, con tutte le cure disponibili e i supporti necessari, senza accanimento (anche se anche da noi ci sono le mele marce...), perché nessuno ha, o dovrebbe avere, questa intenzione, in questo caso sostenendo e difendendo la vita di Alfie finché il Signore lo chiamerà a sé, perché Lui solo ha diritto di vita e di morte, non veniamo al mondo per volontà nostra, la vita è un dono che ci viene fatto gratuitamente, non come un possesso, un diritto, ma perché ce ne prendiamo cura e ne facciamo un dono per gli altri finché Dio vorrà, solo Lui sa perché siamo al mondo e per quanto tempo e la vita è un dono unico, prezioso, difficile e meraviglioso. Chi ha diritto di decidere se una vita è degna o no? Chi ha diritto di decidere della vita altrui come fosse una proprietà? Chi ha diritto di decidere chi si può curare e chi no? NESSUNO, SOLO DIO...


Amici carissimi il dolore e l'apprensione per la vita di Alfie sono immensi e il senso di impotenza dinanzi a tutti i no pronunciati dai medici e dai giudici, persino dai vescovi inglesi, è veramente frustrante, tuttavia non dobbiamo smarrirci nella paura, non dobbiamo perdere la speranza e dobbiamo tenere sempre presente che Colui che ha davvero in mano la storia dell'umanità intera, di ogni singolo essere vivente, di ciascuno di noi e del piccolo Alfie non è il giudice Hayden e nemmeno i medici dell'Alder Hey Hospital, ma Dio, quindi al Padre celeste rivolgiamo, per mezzo di Gesù e della Sua e nostra Mamma, Maria Santissima, il nostro sguardo, la nostra attenzione e innalziamo le nostre incessanti preghiere affinché si compia la Sua volontà e il vero bene per Alfie e i suoi cari, è difficile scrutare e comprendere i disegni dell'Onnipotente, accettare le sue vie, accettare di non comprendere tutto e subito e lasciar fare a Lui, ma se Lui opera in un certo modo, se permette certe situazioni c'è sicuramente una ragione e il fine è il bene di tutti noi, Lui non ci farebbe mai e poi mai del male e quando attraversiamo momenti dolorosi Egli ci è sempre accanto, pronto a sostenerci e portare le nostre croci con noi, quindi confidiamo senza indugio in Lui e nella Sua Divina Volontà.
Accompagniamo e sosteniamo Alfie e la sua famiglia con il nostro amore e le nostre preghiere, non possiamo nemmeno immaginare il dolore profondo di Tom e Kate, solo chi ci è passato o passa stesse situazioni può capire, preghiamo uniti per loro, che la Santa Madre di Dio stringa forte al Suo Immacolato Cuore questa famiglia sempre...
A conclusione del post condivido con voi il video di TG2000, preso da YouTube, con le splendide parole di papà Thomas verso l'Italia e tutti coloro che sono vicini al piccolo Alfie...

Commenti

  1. La sorte di questo bambino bellissimo e innocente mi stringe il cuore; apprendere
    di tanta crudeltà mi indigna.
    Credo che non si debba smettere di lottare per garantirgli la vita a cui ha diritto, ma nel contempo affidarlo con la preghiera alle " cure" di una Mamma più forte e
    provvidente, giusta e misericordiosa. Una Madre che è sempre presente nella nostra vita e a cui stiamo tutti a cuore come figli, prediletti come unici.

    RispondiElimina

Posta un commento