Ritorna "Beati Voi" su TV2000

(Fonte immagine e post https://www.tv2000.it/beativoi/)

Cari amici, vorrei invitarvi a seguire la nuova stagione della trasmissione televisiva di TV2000 "Beati voi", la quinta, nata da un'idea bellissima di Alessandro Sortino, questa volta condotta dall'attrice Beatrice Fazi e con tema guida la catechesi di Papa Francesco sui Dieci Comandamenti. Credo sia un'ottima proposta per approfondire queste Dieci Parole che Dio diede a Mosè e di cui spesso si ha un'idea sbagliata, tipo una serie di divieti e ordini che tolgono respiro alla nostra vita e che puntano il dito sulle nostre fragilità e non è così, sono, passatemi il termine, delle linee guida per vivere pienamente questo dono bellissimo della vita, la relazione con Dio e le relazioni affettive e sociali, sono una base solida per costruire la casa sulla roccia e non essere abbattuti dai venti e dalle tempeste della vita, queste 10 parole sono un dono per tutti noi e per indicarne il valore vorrei proprio farlo attraverso le parole di Gesù nel Vangelo di Matteo al capitolo 7, versetti 24-27 "Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, sarà simile ad un uomo saggio, che ha costruito la sua casa sulla roccia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ma essa non cadde, perché era fondata sulla roccia. Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, sarà simile a un uomo stolto, che ha costruito la sua casa sulla sabbia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde e la sua rovina fu grande".
Chi mi segue dall'inizio sa che ho frequentato una catechesi annuale sulle Dieci Parole nata, 25 anni fa, e condotta da don Fabio Rosini nel 2003 (https://petalidiciliegiosperanza.blogspot.com/2014/02/i-dieci-comandamenti.html) e il mio gruppo si chiamava Devarim, ovvero Dieci Parole, un percorso che mi ha cambiato la vita, lungo, a tratti doloroso, ma significativo, che mi ha aiutato a superare preconcetti e sovrastrutture per comprendere davvero la profondità di ogni singolo comandamento, cui erano dedicati 4 incontri e tre ritiri dopo il quarto, il sesto e il decimo più un ritirone finale molto bello e intensi sui sette segni del Vangelo di Giovanni, comprendere quanto riguardava la mia vita e quanto potevano illuminare il mio cammino. Don Fabio Rosini, responsabile dell'Ufficio per le vocazioni della diocesi di Roma, a dicembre è stato intervistato dall'AgenSIR, Servizio Informazione Religiosa proprio sulla catechesi fatta dal Papa nei mercoledì dell'udienza generale (https://www.agensir.it/chiesa/2018/12/07/i-dieci-comandamenti-don-fabio-rosini-dal-papa-un-sublime-rovesciamento-di-prospettiva/), che vi invito a leggere interamente e che ha definito questo cammino un viaggio sorprendente, una lettura da cristiani che ci fa scoprire ogni cosa in relazione alla vita felice di Cristo... e ancora un sublime rovesciamento di prospettiva: dalla negazione all'affermazione
Nel mio caso i Dieci Comandamenti mi hanno aiutato a scoprire che Dio è Padre, mio e di tutti, sembra scontato ma non lo è, perché dentro ci portiamo immagini, pregiudizi, sospetti, categorie mentali che non ci fanno credere che Dio è Padre (e Madre al tempo stesso per l'infinita tenerezza, dolcezza...) e che è nostro Padre, che siamo figli e siamo amati così, per tante ragioni l'immagine più forte e fuorviante è che Dio è giudice, col dito perennemente puntato contro di noi, pronto a punirci ai primi errori, ad ogni caduta e non c'è niente di più sbagliato e dannoso perché ci fa allontanare da Lui, che ci fa pronunciare no pesanti per non farlo entrare nella nostra vita e ci fa procurare, da noi stessi e dagli altri, ferite profonde, ci facciamo tanto male e corriamo dappertutto fuorché nelle braccia più amorevoli del mondo, quelle del Padre. E' vero che è anche giudice, ma non come lo intendiamo noi sovrapponendo le immagini e gli atti dei nostri giudici, Dio Padre non giudica come facciamo noi, non punta il dito, non condanna, non punisce, non invia malattie e disgrazie e, quando le permette, non è per punirci, ma per correggerci, per fare verità nella nostra vita e nelle nostre relazioni e per altri ragioni che solo Lui sa, il dolore è un mistero per noi, fa parte della vita e non è una punizione, perché il Padre volge e trasforma tutto in nostro favore, siamo noi che, con il cattivo uso della nostra libertà, che Egli rispetta, scegliamo strade sbagliate e volutamente scegliamo il male e l'inferno, prima qui in terra e poi in cielo. E' difficile comprendere come ci è più facile credere al male che al bene, fare il male anziché il bene, credere e seguire, con atti e parole, il maligno piuttosto che Dio, è assurdo quanto sia difficile sentirci e vivere da figli di Dio e così facile vivere mediocremente e sprecare i giorni seguendo le mode del mondo, rincorrere chimere di ricchezza e successo per sentirci ed essere qualcuno che conta, solo se si raggiunge la meta, dimenticando che noi abbiamo valore così come siamo, esattamente per quello che siamo non per quello che facciamo, che certamente ha importanza se riflesso dell'amore che ci viene donato e che dobbiamo far circolare, come il sangue, affinché raggiunga tutti coloro che il Signore mette sul nostro cammino, come canali aperti di una grazia che non viene da noi (come quando siamo del mondo), ma da Colui che ci ha creati e che ci ama, che ci ha salvati per mezzo della Passione, Morte e Risurrezione di Gesù Cristo.
Noi portiamo nel cuore un desiderio profondo di amore e di bellezza e percorriamo mille strade pur di trovarlo, pur di viverlo, ma solo Dio è la fonte dell'amore vero e noi comprendiamo cos'è l'amore solo guardando Gesù sulla Croce e quando ascoltiamo la Sua parola, Gesù ci ha mostrato il senso pieno della vita, il Volto di Dio Padre e come Lui ci ama da sempre, nonostante tutto quello che siamo capaci di fare e dire, Gesù ci ha mostrato tutto, ha risposto alle nostre domande, attese e ci ha indicato il cammino da seguire percorrendolo per primo.
Dio ci ama personalmente e costruisce con ciascuno di noi un legame profondo, ci parla un linguaggio che noi possiamo comprendere e ci chiama insistentemente, anche se rispetta la nostra libertà, perché non vuole schiavi o marionette, ma figli, con cui relazionarsi e realizzare le sue meraviglie. La Chiesa è in cammino costante e cerca sempre nuovi modi per annunciare la bellezza del messaggio evangelico e per donarci un annuncio che diventerà, con la grazia dello Spirito Santo, carne nella nostra vita, pian piano vi presenterò questi modi, ma intanto vi invito a seguire, anche solo per curiosità e cultura, la trasmissione Beati voi che sarà in onda ogni mercoledì alle 21.05, a partire da oggi, sono sicura che sarà un momento piacevole e vi darà spunti interessanti e importanti che ognuno di voi, se vorrete, approfondirà personalmente come sceglierete di fare.
Per chi volesse rivedere le stagioni precedenti, con temi diversi della trasmissione, lascio i riferimenti, anche dei canali social cui potete scrivere e lasciare commenti:
A conclusione del post vi lascio anche il link dell'Ufficio per le vocazioni di don Fabio Rosini, dove troverete altre cose preziose per il vostro cammino, come i commenti al Vangelo della domenica che sono bellissimi, è strutturato come un blog e si chiama LA PARTE MIGLIORE proprio perché vuole far scoprire quello che Maria, la sorella di Lazzaro, ha compreso quando si è seduta ad ascoltare la parola di Gesù, preferendo e scegliendo Lui a tutto il resto e che Gesù ha sottolineato all'indaffarata Marta, troppo occupata con le cose di casa per ascoltare Lui, perdendo appunto quella parte migliore, episodio che troviamo nel Vangelo di Luca al capitolo 10, del quale vi riporto il versetto chiave con le parole di Gesù "Ma il Signore le rispose: < Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose, ma di una cosa sola c'è bisogno. Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta >".
Quante volte mi sono ritrovata in questa parola, dentro portiamo entrambi gli atteggiamenti: l'iper-attivismo di Marta, centrata sulle cose del mondo, e la disponibilità all'ascolto, il desiderio di ascoltare una Parola vera, significativa, che riempia la nostra vita, sta a noi riconoscere ogni giorno dove siamo e quale parte preferire e che tipo di vita scegliamo di vivere, dove costruire la casa della nostra esistenza, del nostro cammino terreno, sulla roccia o sulla sabbia? Dio non impone niente, propone spiegandoci dove portano entrambe e aspetta la nostra scelta, il nostro si, la nostra collaborazione, ieri Stefania, la mia amica che ha scritto qualche volta per il blog, parlando mi ha riportato davanti il miracolo di Gesù alle nozze di Cana, quando Lui ha chiesto agli uomini di portare l'acqua, tradotto di ascoltare la sua parola e metterla in pratica, essi hanno obbedito senza obiettare, pur non comprendendo cosa Gesù volesse fare, così come anche la Madre li aveva invitati ("Sua madre disse ai servi: < Fate tutto quello che egli vi dirà! >" Vangelo di Giovanni, capitolo 2, versetto 5), e Gesù ha tramutato l'acqua in vino, Dio è onnipotente, ma attende il nostro si per compiere la Sua volontà e fare della nostra vita un capolavoro. Per dire si dobbiamo fidarci, per fidarci abbiamo bisogno di conoscere il Signore, di incontrarlo, anzi di lasciarci incontrare, di ascoltare la sua parola, di ricevere il suo amore e di vivere di questo amore, nel suo amore e di diffonderlo affinché anche altri possano riceverlo. Se non conosci il Signore lascia che Egli ti parli, magari proprio stasera ti arriverà al cuore una parola, scoprirai il desiderio di incontrarlo, può essere un'occasione preziosa, quindi non perderla... io stessa, pur avendo fatto un percorso lungo, ho sempre nel cuore questo desiderio, perché non finisci mai di conoscerlo, perché l'amore, quello vero, non ha fine, quindi vediamo cosa ci verrà proposto a cominciare da questa sera...

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