"!Culle per la vita", un atto d'amore infinito

(Fonte immagine e post http://www.culleperlavita.it/)

Le settimane passate le femministe hanno mostrato quanto sono educate e gentili e il loro essere donne davanti alle telecamere del mondo intero, sfoggiando i loro soliti slogan e qualcuno nuovo veramente squallido, in cui si sono totalmente svalorizzate definendo il loro utero come una proprietà privata, un oggetto di cui disporre come desiderano, senza prendere, nemmeno lontanamente, in considerazione che non sono oggetti ma esseri viventi, con una ragione e un cuore umano, che hanno valore e che devono tutelare la propria salute e integrità emotiva e fisica e che tutte le marce per la vita, non sono marce contro le donne e le femministe in particolare, ma sono per la vita materna e per la vita nascente, la donna può vivere senza diventare madre, se non lo desidera o non si sente portata, ma il bambino non può vivere senza la mamma, non può formarsi e sopravvivere da solo, non può parlare, non può dire come la pensa, il compito di proteggerlo, di dire si alla sua vita e di crescerlo nel proprio grembo è della mamma e, anche se non vuole o non può tenerlo, lei è già mamma dal concepimento e lo sarà sempre, qualsiasi decisione prenda, sarà sempre una parte di lei, sta alla giovane, alla donna decidere che parte scegliere: lasciar vivere la vita e affidarla in mani sicure affinché se ne prendano cura e quindi portare nel cuore un fiore appena sbocciato, un bene grandissimo, un atto di amore vero, o piuttosto una tomba che scava nel cuore e sarà sempre come un velo scuro che oscura lo sguardo, i pensieri, i desideri e non fa stare in pace.

Le cause per cui una ragazza o una donna non vogliano o non possano tenere il bambino che scoprono di aspettare sono tante e personali, nessuno ha il diritto di giudicare la storia di un'altra persona, perché non possiamo conoscere le esperienze vissute, la famiglia che ha, non abbiamo fatto i suoi passi e il silenzio è l'unica risposta dinanzi alla storia degli altri, possiamo ascoltare se viene condivisa, ma bisogna astenersi dai commenti e dai giudizi. Spesso una solitudine profonda attanaglia le ragazze e le donne, che in cerca d'amore si donano a persone che non provano nulla e vogliono solo soddisfare se stessi e quando le ragazze restano incinta, questi giovanotti si dileguano più veloci della luce e loro si ritrovano sole e spaventate nella sala d'attesa del consultorio, nella mia esperienza in tre consultori solo una volta è venuto il fidanzato e si vedeva che lei era totalmente sottomessa e remissiva, si è presa per due settimane di seguito la pillola del giorno dopo (l'equivalente di due scatole mensili in due sole dosi), con tutte le conseguenze del caso.

Personalmente non provo odio o repulsione per le donne che scelgono di abortire, provo un dolore immenso per quelle vite spezzate e tanta pena per chi conviverà con quella scelta per il resto della vita; piangevo ogni giorno mentre ritornavo a casa, un dolore che mi strappava dentro e faceva stare così male, ma ogni mattina dovevo rimettere tutto dentro, cercare di mostrare un volto disteso e tranquillo per assistere le donne durante le visite. Quello che più mi lacerava era vedere come nessuno proponesse alternative all'aborto, solo una dottoressa parlava chiaramente e con calma, spiegando tutte le varianti e i passi da compiere e le invitava a sottoporsi regolarmente al controllo, qualora continuavano con la loro idea, per evitare nuove gravidanze indesiderate e nuove interruzioni volontarie di gravidanza (IVG come si usa chiamarle nel gergo medico), che rappresentano un rischio per la salute, in quanto raschiando si possono lacerare dei vasi e l'utero è molto vascolarizzato, per cui non è un'emorragia lieve, richiede un intervento chirurgico, e il rischio è più elevato in caso di più interruzioni. L'aborto non può essere usato come anticoncezionale, perché i numeri dicono questo e sono spaventosi, quando si manifesta per la vita nascente si pensa anche alla salute della donna e anche al sostegno sociale, affinché non ci sia la solitudine e la povertà a costringere all'IVG.

Dopo questo ampio preambolo voglio parlarvi di questa bellissima iniziativa, volta a salvare la vita nascente e tutelare la vita della donna, offrendo una valida alternativa all'aborto.
Anche se legalmente, nel nostro paese, è possibile partorire in totale anonimato e lasciare il neonato in ospedale, ancora si sentono di bambini abbandonati nei bagni della stazione, rinvenuti morti, e questo per me è molto più difficile da accettare e perdonare, perché nessuno costringe le donne a tenere i bambini, anzi le tutela in ogni modo, quindi perché abbandonare e lasciar morire i bambini, lo hai portato a termine e scegli di partorire da sola, di nascosto, per poi abbandonare il tuo bambino ad una morte lenta e dolorosa quando puoi lasciarlo in ospedale senza essere registrata? Questo per me è inaccettabile...


L'unica cosa che forse è alla base di certe scelte è l'ignoranza, il non essere adeguatamente informate delle possibili alternative, così scrivo questo post come un grido accorato lasciate vivere la vita e lasciatela in mani sicure, un atto d'amore per una vita innocente.
Come indica l'immagine sopra, in tutto il paese esistono le culle per la vita, è una struttura che riprende quella che in passato era la ruota degli Esposti, ovvero una culla sicura alla porta dei conventi, dove lasciare il proprio bimbo che, per svariate ragioni, non si può tenere, ma si lascia a persone sicure che se ne prenderanno cura fino a quando verrà scelta una nuova famiglia. Tale struttura nasce proprio per evitare gli abbandoni e la morte dei neonati, permettendo alle donne di lasciarli in totale sicurezza e anonimato, sono presenti in tutta Italia, entrate nel sito e vedete quella più vicina a voi. Le culle sono la risposta ultima al rifiuto del nascituro, ma il sostegno alle ragazze/donne inizia subito. 

Se leggi questo post e hai scoperto di essere in attesa di un bambino e non sai che fare, prima di tutto mi viene da dirti che non è una vergogna né una colpa e che non devi affrontare tutto da sola, se non sai come comunicarlo al tuo ragazzo o alla tua famiglia non temere, apri loro il tuo cuore, all'inizio sarà una sorpresa e pure loro non sapranno cosa fare, ma sono la tua famiglia e ti amano comunque sei, saranno al tuo fianco e ti sosterranno, ma solo tu puoi decidere della tua vita e del tuo bambino, se senti distante la tua famiglia chiama il numero verde SOS VITA 8008-13000, ti consiglieranno e indicheranno il Centro di aiuto alla vita più vicino a te, che puoi trovare anche da sola sul sito www.mpv.org, le persone del centro ti seguiranno e aiuteranno in tutto il percorso e non essere sola è già una cosa bella. Nessuno può e deve costringerti a tenere il tuo bambino, ma cerca di fare per te e per lui la scelta migliore: lascialo vivere e affidalo in mani sicure, nessuno ti giudicherà, al contrario farai un atto d'amore incredibile, il tuo bambino saprà che tu gli hai fatto questo dono e che hai scelto per lui la cosa migliore, anzi due: lasciarlo vivere e trovare una famiglia che lo ami per sempre e che gli darà quello che tu non hai potuto dargli. Saperlo vivo e al sicuro sarà la tua consolazione, al contrario avresti una pena infinita nel cuore, ti prego prendi in considerazione la culla per la vita e il Centro di aiuto alla vita, non sei e non rimarrai sola e potrebbero anche indicarti soluzioni alternative, anche tenerlo se vuoi, ma non temere, non sei sola e non hai nulla di cui vergognarti, puoi non vederlo così, ma la vita che porti dentro di te è un dono, non un problema, pensaci e chiedi aiuto. Grazie per aver letto...


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