"KOIZORA", il meraviglioso amore di Hiro & Mika (parte 1)

(Fonte immagini web, fonte storia https://it.wikipedia.org/wiki/Koizora_(serie_televisiva))


Cari amici oggi vi racconto una storia molto bella, anche se con un finale triste, è una storia vera, scritta da chi l'ha vissuta e ha voluto condividerla, si intitola Koizora (letteralmente scritto con i due kanji, che vedete nell'immagine sopra, di amore e cielo), un racconto autobiografico pubblicato nel 2005 online attraverso messaggi di testo sui cellulari (cell o mobile phone novel/book, un genere letterario nato in Giappone all'inizio del 2000) e divenuto subito un bestseller molto apprezzato, al punto che è stato prima stampato come libro (copertina sotto) col titolo Koizora: setsunai koi monogatari (Cielo d'amore: una triste storia d'amore), poi è stato fatto un manga (la parola fumetto non descrive a pieno cosa si intende per manga, perché molto diffuso, comprende molti temi diversi e si rivolgono ad un pubblico ampio, dai bambini agli adulti, sono vere e proprie storie a puntate disegnate), quindi un film nel 2007 (immagine con scritto Sky of Love) e una serie televisiva nel 2008, tutte con grande successo. L'autrice della storia è la stessa protagonista, Mika, ma non sono riuscita a trovare ulteriori informazioni su di lei. 
Io solo recentemente ho visto sia il film che la serie e preferisco in assoluto quest'ultima, stupendamente interpretata dai giovani attori (il cast del film e della serie è completamente diverso) Elena Mizusawa (16 anni al momento della serie) e Koji Seto (20 anni al momento della serie), entrambi intensi e brillanti, soprattutto Koji ha un notevole e versatile talento interpretativo, non sono un'esperta, ma oso dire che buca lo schermo, ti prende, coinvolge e trascina con la sua interpretazione, il carisma e quel sorriso luminoso che trasmette gioia anche nei momenti più drammatici, mentre Elena (se la cercate nei social potrete trovare scritto il suo nome Erena, perché foneticamente l e r sono uguali nella lingua giapponese, prevale appena l'uno o l'altro a seconda delle parole!) è soave, leggiadra e ti emoziona con lo sguardo, la storia mi ha molto colpito interpretata da questi due giovani ragazzi, inoltre consiglio la visione specialmente ai giovani perché ci sono diversi passaggi chiave molto importanti e credo che un giovane riceve meglio un messaggio se passato da uno della stessa età, perché più vicino al suo mondo, quante volte i genitori vengono etichettati come "antichi" dai giovani quando li consigliano o parlano di determinati argomenti?



Koizora è una storia vera raccontata dalla protagonista femminile, anche nella serie il narratore è Mika, come se la Mika del futuro rivisitasse la storia inserendo dei commenti io vi racconterò la trama, omettendo i dettagli se mi riesce, perché conoscerla vi aiuterà a entrare meglio nella storia e di poterne apprezzare ogni momento (per vederla con i sottotitoli in italiano/inglese dovete cercarla su internet e YouTube, sperando non sia stata tolta nel frattempo!). La serie si compone di 6 episodi molto intensi ed emozionanti, il finale si intuisce già dalle prime battute, e si, non è un finale come vorremo noi, l'happy end delle favole, perché non racconta una favola, ma la vita vera, che comprende anche dolore, separazioni, e un vagone di cose che non ci piacciono, che non possiamo evitare, tuttavia non mi sento di definirla triste, perché questi due ragazzi hanno vissuto intensamente il loro amore e la loro gioventù, in modo sano, non sprecando nemmeno un attimo, apprezzando tutto ed essendo grati per quello che ricevevano e avevano, non con lo sguardo fisso sulle futilità e su quello che manca, ma sulla loro vita così come era, anche se ha compreso lacrime e dolore, io veramente sono rimasta a bocca aperta guardando l'evolversi della storia, per la maturità dei due giovani, l'unione, la ferma posizione sulle loro convinzioni, il modo con cui hanno affrontato le difficoltà, mi ha coinvolto la storia e la storia interpretata da Elena e Koji, senza nulla togliere all'interpretazione dei giovani nel film, Yui Aragaki (19 anni al tempo del film) e Haruma Miura (17 anni al tempo del film), che sono quelli nella foto sotto, ma se vedrete entrambi forse capirete cosa intendo.


Koizora è la storia d'amore di Mika Tahara (non so se il cognome dell'autrice sia stato cambiato come ho visto in altre storie vere oppure sia proprio questo) e Hiro Sakurai (ho scritto prima il nome e poi il cognome per farvi capire meglio, ma in Giappone vengono scritti al contrario) e inizia con l'ingresso (in Giappone l'anno scolastico inizia ad aprile, previ severi e difficili esami di ammissione, l'incubo di tutti gli studenti, ve ne parlerò più avanti) dei ragazzi, che non si conoscevano, alla scuola superiore. Mika sta per compiere 16 anni ed è una ragazza riservata, dolce, gentile, sognatrice, ingenua, sensibile, con una passione grande per il cielo e con il desiderio di innamorarsi per la prima volta, quindi con entusiasmo inizia questo nuovo tratto della sua vita. Mika ha una sorella maggiore che la sostiene e consiglia e due genitori premurosi, tra cui un papà che vorrebbe fermare il tempo e trattenere le figlie, specialmente Mika,  in quanto preoccupato che possano cambiare e proprio l'amore, e un eventuale ragazzo, oltre a produrre inevitabilmente un cambiamento, è proprio quello che ancora non è pronto ad accettare, Mika lo rassicura ingenuamente che non cambierà mai e così si avvia verso la scuola, ignara che esattamente quello è il giorno in cui la sua vita cambierà per sempre. Hiro, anche lui al primo anno di liceo, anche se in una sezione diversa, è un ragazzo che vive intensamente, si è tinto i capelli di biondo, porta l'orecchino, suona ed è il vocalist in una band amatoriale ed è un ragazzo dal forte temperamento e carisma, talvolta troppo impulsivo e questo gli fa commettere cose non proprio belle all'inizio, ma quando ci riflette, fa la cosa giusta e chiede perdono. Hiro vive correndo sempre avanti, come se avesse fretta di raggiungere un obiettivo, come il fiume che passa nel suo posto preferito, è molto maturo e deciso quando serve, è estroverso ed è uscito con diverse ragazze, l'ultima una bella tipa del secondo anno, molto popolare nella scuola, ma non si è mai innamorato sul serio; ha una sorella maggiore e due genitori in gamba, aiuta il padre nella sua officina, è un ragazzo positivo, con dei valori molto saldi, come avrà occasione di dimostrare ed ha un fedele amico in Nozomu, con lui nella band.
Mika e Hiro si sfiorano appena mentre stanno per entrare nella scuola, ma i loro sguardi si incrociano solo quando la migliore amica di Mika, Aya, porta la ragazza e altre due compagne di classe amiche a far vedere il ragazzo che le piace, Nozomu, il quale sorprende tutte uscendo dall'aula per chiedere la mail (in Giappone non si usano gli sms ma le mail per comunicare tramite cellulare) di Mika, facendo fuggire Aya, tutte la rincorrono, Mika si attarda perché sente la voce di Hiro e qui si scambiano il primo sguardo. Per sollevare Aya, Mika mente dicendo che era uno scherzo e che Nozomu le ha chiesto la mail di Aya, la ragazza esulta di gioia in piena lezione. Per rimediare la sua bugia, Mika scrive un biglietto a Nozomu chiedendogli di inviare una mail ad Aya, ma quando va per consegnarlo trova Hiro, il quale, evidentemente infastidito e geloso, prende il biglietto e bacia all'improvviso Mika, creando un forte turbamento in lei, in quanto era il suo primo bacio, passato il momento di sorpresa Mika lo allontana e fugge, la sua prima impressione di Hiro non è positiva. 
In serata Aya va a trovare Mika per dirle che Nozomu le ha scritto e che usciranno insieme, Mika le confida di essere stata baciata da Hiro, ma il suo entusiasmo crolla a terra appena Aya le dice che Hiro è fidanzato e innamoratissimo di una ragazza del secondo anno, che sembrano molto affiatati, tanto da portare lo stesso strap (un accessorio che i ragazzi attaccano al cellulare, nello specifico un cinturino a forma di orsetto), Mika resta molto delusa, anche se cerca di nasconderlo. 
Aya prepara un appuntamento al buio per festeggiare il compleanno di Mika, che coincide con l'inizio delle vacanze estive e con una festa di fuochi di artificio, con un introverso compagno di classe, Tatsuya, che sembra molto interessato a Mika, infatti accetta subito. Pensando di andare a vedere i fuochi con l'amica, Mika indossa per l'occasione lo yukata, un kimono estivo, e si avvia verso il bar Haevenly Days (che è anche il titolo della canzone tema centrale del film, cantata da Yui Aragaki), mentre cammina vede il cognome di Hiro nel cartello dell'officina, da una finestra della casa sopra si affaccia Hiro per avvisare la sorella, impegnata su una moto, che le squilla il telefonino, quindi i due ragazzi si guardano e Mika, imbarazzata, corre via, seguita dallo sguardo di Hiro. 
Nel bar Mika trova Tatsuya e una chiamata di Aya le svela il suo "regalo", all'inizio è titubante e molto imbarazzata, ma accetta e, mentre, stanno guardando i fuochi all'aperto arriva Hiro, che da un pugno al povero Tatsuya affermando che Mika è sua quindi trascina via la ragazza, Tatsuya li perde di vista tra la folla. Mika è frastornata e non comprende il modo in cui Hiro le dimostra il suo interesse, non si fida e lo rimprovera per i suoi modi, dicendo che si sta prendendo solo gioco di lei perché lui ha la ragazza e porta il suo strap, ma Hiro le rivela che ha rotto con Saki e che porta lo strap solo perché gli ricorda lei, svelandole un retroscena che non conosceva e che non vi dico. 
Hiro afferma di essere interessato veramente a lei, ma tutto quel che fa non convince Mika, al contrario, sembra mettere ancora più distanza, inoltre la ragazza gli dice in lacrime come si immaginava la sua prima storia d'amore e che lui ha rovinato il suo sogno con quel suo bacio rubato. Hiro la ascolta seriamente e cerca un modo per convincerla che è davvero sincero. Una volta rientrata in casa, Mika si chiude in camera amareggiata, ma le parole della sorella la risollevano e la fanno riflettere che non bisogna giudicare una persona dalle apparenze prima di averla conosciuta sul serio e che, essendo stato il primo a dirle che gli piaceva, doveva esserne grata, così appena rivede Hiro, pur ribadendo che sono diversi e che non ci sono possibilità, lei lo ringrazia.


Mentre Mika è in classe, con i pensieri rivolti a Hiro, durante la lezione Hiro entra e "prende in prestito Mika" per un pò, lasciando a bocca aperta insegnante e compagni di classe. Mika è sorpresa ma segue Hiro, in bicicletta raggiungono quello che è il suo posto preferito e pian piano concretizza quello che era il sogno di Mika: conoscersi poco a poco, camminare fianco a fianco, confidarsi le cose che amano... Mika è sorpresa e il suo volto si illumina mentre ascolta Hiro, il quale dice che come lei ama il cielo lui ama quel fiume, perché è forte e va sempre avanti.  Significativa la risposta di Mika quando Hiro le chiede come mai le piace tanto il cielo < C'è bisogno di un motivo per amare qualcosa? Per amare qualcosa non credo ci sia bisogno di una ragione >. Con la sua dolcezza e premura Hiro riesce a vincere definitivamente la ritrosia di Mika, che comprende che i loro mondi si stanno avvicinando, così i due ragazzi in un piccolo magico momento si prendono per mano e  fianco a fianco guardano nella medesima direzione.
Mentre vivono questo amore appena nato, intorno a loro, soprattutto contro Mika, girano commenti poco piacevoli, scritte volgari e soprattutto la feroce gelosia di Saki, che inizia a fare di tutto affinché Mika lasci Hiro, arrivando a farle del male e minacciandola pesantemente, la ragazza all'inizio è molto sconvolta e spaventata, ma l'amore per e di Hiro la rende via via sempre più forte. 
Nel film Mika subisce una violenza da un gruppo di ragazzi amici di Saki, mentre nella serie Hiro arriva appena in tempo per salvarla e punire i suoi aggressori, con una furia incredibile, e farebbe lo stesso con Saki se Mika non lo avesse fermato,  per paura che finisse nei guai e di perderlo. Nonostante diversi brutti momenti, l'intesa tra i due ragazzi cresce e fa superare a Mika tante paure, così si abbandonano al loro amore e hanno il primo rapporto sessuale.
Due mesi dopo Mika inizia ad avere delle nausee mattutine e, accompagnata dal padre in ospedale, scopre di essere rimasta incinta, evento che sconvolge soprattutto suo padre, che non va al lavoro e torna a casa informando la moglie, mentre Mika va ad un appuntamento con Hiro nel solito bar, qui molto timorosa dice ad Hiro di aspettare il suo bambino, qui il ragazzo ha una reazione particolare, infatti esce di corsa dal bar senza dire una parola, lasciando Mika basita. Passato il primo momento Mika fa per andarsene, quando Hiro ritorna di corsa sorridente congratulandosi con lei e con in mano due peluches, identici agli strap nuovi (regalo di Mika) che i ragazzi hanno attaccato al cellulare, per il bambino... Mika interdetta gli chiede timidamente se può tenere il bambino e, con una naturalezza e una gioia che mi hanno sorpresa, Hiro risponde < Certo che si! > e aggiunge < Grazie Mika... nostro figlio è qui! >, poggiando delicatamente la mano sulla pancia di Mika, che piange di gioia (e io con lei) allentando la pressione che sentiva confidando ad Hiro che aveva paura che lui non sarebbe stato felice e non volesse il bambino.


🔻Apro una parentesi per dire quanto mi ha sorpreso la reazione di Hiro, quando dei ragazzi minorenni scoprono di aspettare un bambino (per quello che ho potuto sperimentare tra amiche e quando ho lavorato nei consultori) in genere subentra e prevale la paura, ci si sente piccoli dinanzi ad un evento così importante, si teme di non essere all'altezza, di non avere i mezzi e l'età per crescere un figlio, che ci sono tante cose che si vogliono fare prima di diventare genitori, che c'è la scuola da finire, poi l'università, il lavoro, poi non si è sicuri del rapporto, si vuole frequentare altri, insomma alla fine si vede il bambino come un ostacolo, un impedimento alla propria felicità, un impegno troppo grande da poter assumere a 15/16 anni (anche se ho incontrato ragazzine di 11 anni e anche molto più grandi!), per cui seguendo questo filo insistente di paura si decide,  purtroppo, di interrompere la gravidanza. 
Come sapete pur comprendendo tutte le motivazioni, sono contro l'aborto, per cui non mi ripeterò, vorrei sottolineare però un aspetto, non so se avete visto il film di Garry Marshall "Quando meno te lo aspetti", anno 2004, con Kate Hudson, Joan Cusak e John Corbett, in una scena la giovanissima nipote scappa da una festa col ragazzo, che la porta in una camera d'albergo per farle la festa (come si è vantato con gli amici mentre progettava la cosa!), i personaggi interpretati da Kate a Joan, sorelle nel film, raggiungono la nipote nel luogo che gli amici hanno confessato stretti dal preside, ma Kate non riesce ad entrare, non sa come comportarsi e teme di perdere l'affetto della nipote, così entra con fermezza Joan e fa un bel discorsetto ai due ragazzi chiedendogli se sono pronti ad avere un bambino, mostrando il suo pancione quasi a termine di gravidanza, il ragazzo prima sfrontato sembra poi un bimbo sperduto, altrettanto la ragazza, che, seppur ha intuito di non essere pronta a fare sesso per la prima volta, mantiene un atteggiamento di sfida gridando che odia entrambe le zie. 
La domanda di Joan è quella che ogni ragazzo dovrebbe porsi prima di fare sesso, insieme a quella: sei consapevole dei rischi che corri facendo sesso non protetto? I ragazzi, spinti dagli ormoni e dai sentimenti, bevono la vita a grandi sorsi senza riflettere abbastanza sulle conseguenze, senza nemmeno avere in testa che ogni atto che compiamo ha delle conseguenze, alcune visibili altre no, sarebbe fantastico se il primo fidanzatino o la prima fidanzatina si rivelano essere l'amore di tutta la vita, ma è poco probabile, quando si è giovani si ha voglia di conoscere altre persone, di fare esperienza, di vedere con chi si sta meglio ed è normale, prima dell'amore vero è sano costruire tante amicizie con cui crescere insieme, con cui divertirsi, condividere, mentre si vive il tempo della scuola e degli studi e si impara a conoscersi meglio per fare le scelte del domani (lavoro, casa, famiglia...).
Da piccole quasi tutte le bambine vogliono fare la ballerina e i bambini il pilota o l'astronauta, ma quasi nessuno lo diventerà, questo perché si è ancora boccioli, non ci si conosce abbastanza, anche se si pensa il contrario, le cose non si fanno di fretta (e neanche al rallentatore), la vita è un cammino, quando cammini devi mantenere un certo ritmo, ci sono dei passaggi importanti, delle tappe, e saltarne qualcuna ti fa perdere esperienze importanti, occasioni irripetibili e ti fa crescere velocemente, a volte è la vita stessa che ti costringe a farlo (come è stato per me), ma quando accade perdi parti di te, che rimangono sepolte in fondo al cuore e che possono riuscire in modo spiazzante, vi sarà capitato di sentire che quella o l'altra persona era casa e chiesa, così responsabile, tutta dedita alla famiglia, poi dopo anni all'improvviso molla entrambe e fa scelte che dividono, perde la testa per qualcuno/a e lascia moglie e figli, si comporta come un ragazzino immaturo e ha 40 anni... 
Quello che non sinteticamente sto cercando di dire è: ragazzi viviamo la nostra vita con gioia e come sentiamo giusto, ma facciamolo con giudizio, senza bruciare tappe e consapevoli che è meglio prevenire che curare, se non volete o non siete pronti ad avere figli e se non volete contrarre malattie infettive proteggetevi, rispettatevi nei vostri tempi e abbiate cura di voi e del dono unico e inestimabile della vita. Dobbiamo considerare che anche il nostro corpo ha bisogno di tempo per maturare, non solo la nostra anima, la nostra mente, il nostro cuore, e dobbiamo rispettarlo per non farci del male e caricarci di pesi che non siamo ancora in grado di portare.
Se vi trovate ora a vivere la situazione di Hiro e Mika non abbiate paura e non considerate quella gravidanza come un problema, un ostacolo sul vostro cammino, se non siete pronti ad accogliere quella creatura fatele il più grande dono del mondo, lasciatela vivere e affidatela ai medici dopo il parto - è bene ricordare che si può partorire in totale anonimato - affinché possa essere adottata da genitori che, non potendo avere figli naturali, aspettano con amore e gioia di poterla accogliere, con questo bellissimo gesto farete felici sia il bambino sia una coppia senza figli.
Siamo nel 2019, una minorenne incinta non è uno scandalo o una vergogna, ma anzi una persona coraggiosa che sa andare contro corrente e scegliere di difendere la vita che porta nel grembo per donarle una famiglia, che possa crescerla e amarla, anziché toglierla, quasi fosse colpa sua, provocandosi un dolore grande che non si dimenticherà mai, nel corpo e nell'anima, e c'è già abbastanza dolore per procurarcene da soli dell'altro, evitabilissimo, stesso discorso per droghe, alcol, gioco d'azzardo e dipendenze varie, perché farsi tanto male da soli? Perché rispondere al dolore con altro dolore? Pensateci su... e che lo Spirito Santo illumini le nostre vite, la nostra ragione e il nostro cuore per comprendere cosa fare e come comportarci, quali scelte prendere e quali strade da evitare, affinché tutti possiamo avere una vita piena e serena più a lungo possibile... 🔺

A domani per la seconda parte della storia di Hiro e Mika...

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