Per il sorriso di Emma


Ci sono storie nel mondo che toccano il cuore nel profondo, storie che ti fanno provare tante emozioni contrastanti, quelle che non sai se piangere o sorridere e finisci per fare entrambe le cose, oggi condivido con voi una di quelle storie, che ho letto soltanto ieri sul sito del giornale La Stampa e che parla di Emma e di un'iniziativa stupenda che si è diffusa rapidamente in tutto il mondo.
Emma è una bella bimba di 7 anni che vive negli USA, precisamente nel Wisconsin, ed è affetta da un raro e inoperabile, è davvero doloroso quando una malattia così grave colpisce bambini e giovani, ma è straordinario l'effetto che produce nelle persone, specialmente in un tempo difficile come questo in cui sembra prevalere l'egoismo e la salvaguardia del proprio orticello. La piccola Emma ha una passione forte per i cani e la sta aiutando molto la pet therapy, la convivenza con una malattia è logorante per un adulto, ma è difficile anche per un bambino e/o un giovane, ancora di più quando questa malattia è inguaribile e ti costringe a lunghi periodi in ospedale, lontano dal proprio rassicurante ambiente familiare, a fare esami e terapie talvolta dolorose; in genere i reparti pediatrici vengono strutturati a misura di bambino, con disegni e colori piacevoli, con attività come l'arte terapia, la clown terapia e la pet therapy, tutto per rendere meno sgradevole possibile la permanenza nel reparto, ma non possono cambiare la realtà degli esami e delle cure.
Il glioma pontino intrinseco diffuso è raro e inoperabile, poiché bloccava il flusso del liquido spinale, le è stato posizionato un catetere interno che drena tale fluido impedendo di accumularsi nel cervello (quando avviene il cervello è come soffocato con conseguenze infauste!) e l'unica terapia possibile per cercare di ridurre il tumore è la radioterapia, che sta facendo ogni giorno da sei settimane e vi assicuro che è davvero dura, perchè viene messa una maschera traforata per tenere la testa ferma, maschera che solo a vederla fa mancare l'aria, e la piccola deve stare immobile per tutta la seduta, è un'esperienza orribile per chiunque, figuriamoci per una bambina di 7 anni. 
Per aiutare Emma a sopportare tutto questo, oltre all'amore della sua famiglia, ci sono i cani della pet therapy offerta dall'ospedale, la piccola si illumina quando vede un cane, da qui lo spunto per un'iniziativa speciale per portarle maggior gioia possibile, i genitori hanno chiesto alle persone con cani di inviare ad Emma foto con le storie di ciascuno come se fossero scritte direttamente dai cani, in modo che lei possa trascorrere i giorni in cui sta meglio a leggere quelle storie e la risposta è stata sorprendente, sono arrivate letterine dagli USA, dall'Australia, dal Venezuela, dall'Inghilterra, dalla Germania e anche dall'Italia e la piccola le legge entusiasta, è stata aperta anche una raccolta fondi per sostenere le costose cure cui Emma deve sottoporsi, come sapete negli altri paesi, specialmente negli USA, non esiste un Sistema Sanitario Nazionale come da noi (una cosa che diamo troppo per scontata e che chi l'ha istituito lo ha fatto egregiamente, era un sistema che funzionava, garantiva le cure a tutti, e che oggi purtroppo ritroviamo col sedere per terra per le persistenti mal gestioni e per i ladri e i corrotti che hanno sottratto fondi importanti mettendo in ginocchio chi già faticava ad andare avanti, un esempio su tutti la famigerata Lady ASL di cui tutti si sono dimenticati e di cui non si sa niente!!!) e le assicurazioni coprono fino ad un certo punto il pacchetto cure (che comprende il ricovero, i farmaci, gli esami e tutto il resto!!!), grazie alle donazioni di persone generose sono stati raccolti in un solo mese oltre 115 mila dollari!
Io vorrei invitarvi a sostenere la piccola Emma, se avete in famiglia un cane inviate una sua foto con la sua storia alla bambina, sembra un gesto da nulla, ma se poteste vedere lo sguardo e l'attenzione con cui Emma legge le cartoline e le lettere comprendereste che è un gesto molto importante, vi lascio tutti i riferimenti, anche quelli per effettuare una donazione se vorrete.

Il sito dove potete seguire la storia di Emma e lasciare messaggi è il CARIN BRIDGE, serve l'iscrizione con login e password quindi selezionate la pagina di Emma https://www.caringbridge.org/visit/emmasfight/journal
La campagna di raccolta fondi è stata aperta sul sito GoFundMe, il link è https://www.gofundme.com/team-emma-fight-against-dipg.
Per inviare foto e messaggi è stata aperta anche una pagina Facebook: https://m.facebook.com/Team-Emma-Emmalovesdogs7-299302784023300/.
Se preferite inviare tutto tramite mail potete farlo a emmalovesdogs7@gmail.com, ma potete farlo anche col vecchio ed emozionante mezzo della lettera alla casella postale 230, Hartland, WI - 53029 intestata ad Emma Mertens.

Oltre a tutti questi gesti pratici vorrei invitarvi ad unirvi a me nella preghiera per domandare la guarigione di Emma, per lenire il più possibile le sue sofferenze, perché non subentrino ulteriori complicazioni e per donare alla piccola ed alla sua famiglia serenità e forza.
Davanti al dolore, specie quello dei bambini, proviamo un forte senso di impotenza, nulla è mai abbastanza, vorremmo fare di più e finiamo per trascurare l'unica cosa davvero potente e gratuita che abbiamo: la preghiera. Ho sentito spesso commenti su come sia inutile, inascoltata e banale davanti alle situazioni più gravi, quasi fosse una perdita di tempo, invece la preghiera è una grande forza che ci viene donata e quella di intercessione, in cui più persone, indipendentemente dal fatto che si conoscano o meno e ovunque vivano, pregano insieme (inteso non come allo stesso orario, anche se farlo concordato con le persone che si conoscono è molto bello!) per la stessa persona e la stessa intensione genera una comunione spirituale forte che certamente Dio ama molto e può, se conforme al disegno d'amore del Padre, aprire veramente il cielo ottenendo grazie speciali, i miracoli di cui spesso sentiamo. 

Apro una parentesi per dire che Dio non manda le malattie e le disgrazie, non sono punizioni come, purtroppo ancora oggi, molti credono e la preghiera non è quel rivenditore automatico dove metti la somma ed esce quello che vogliamo, la preghiera non serve a Dio, non è una chiave per fargli sganciare qualche grazia, è una grazia che serve a noi, un dialogo per incontrare, anzi per lasciarci incontrare da Dio, e in cui affidargli tutto ciò che abbiamo nel cuore e chiedere grazie speciali, restando però abbandonati e fiduciosi nella Sua Volontà, la preghiera permette allo Spirito Santo di operare in noi e intorno a noi, è un si quotidiano, un amore che cresce e si approfondisce di momento in momento, no un do ut des, come molti paganamente fanno, della serie io faccio il rosario intero e la coroncina alla Divina Misericordia e Tu mi devi ascoltare ed esaudire, se possibile all'istante, questo non è pregare, è un ripetere formule a vuoto, un momento che si fatica a trovare che non ci tocca e non ci cambia, questo si è perdere tempo e non capire cosa si sta dicendo, perché pregare e meditare il Rosario non significa ripetere formule ma entrare nella vita di Gesù attraverso lo sguardo della Sua Mamma e imparare a vivere come Maria la nostra vita e la relazione con Dio.
Noi tendiamo a dare tutto per scontato, ripetiamo il rosario a vanvera senza capire veramente cosa è successo nei momenti che attraversiamo sgranando le decine e senza imparare nulla, pensate solo a quando l'arcangelo Gabriele appare alla fanciulla giovanissima Maria e le annuncia il mistero dell'incarnazione di Gesù in Lei attraverso lo Spirito Santo, come lo ha vissuto Maria? Cosa ha detto? Cosa ha fatto? E quello che ha vissuto Lei cosa sta dicendo alla nostra vita 2000 anni dopo? Pregare il Rosario significa imparare da Maria, andare alla sua scuola e permetterle di insegnarci come vivere anche noi la sua fiducia in Dio, il suo SI che ha permesso la salvezza (Dio Padre onnipotente che rimette tutto nella libertà di questa umile e povera fanciulla, ma ci pensate che meraviglia è e quanto ci ama il Padre rispettando la nostra libertà, anche quando la usiamo male???), il suo abbandono totale ad un disegno talmente grande che nemmeno comprende pienamente, il suo farsi da parte nella vita pubblica di Suo Figlio, seguendolo da lontano, il suo farsi avanti quando tutti gli altri sono scappati quando Gesù viene arrestato, il suo seguirlo fin sotto la Croce senza poterlo salvare da quell'atroce supplizio iniziato con la terribile flagellazione, il suo SI doloroso alla morte ingiusta e infame del Suo adorato Gesù e il si a diventare Madre nostra quando Egli stesso, dalla croce, la affida a Giovanni, il discepolo amato, come Madre e a Lei come figlio (Gesù ci ha donato tutto sé stesso, non ha trattenuto nulla per sé, nemmeno la Sua Mamma e lo Spirito Santo, fino al sangue e all'acqua sgorgati dopo che, per verificarne la morte, il soldato lo infilza con la lancia, l'acqua esprime che non c'era più sangue, che Gesù ci ha donato proprio tutto) e con Giovanni tutti noi peccatori, compresi coloro che hanno condannato, flagellato, sputato, umiliato, offeso e ucciso Gesù. 
Pregare il Rosario, lo capite, è molto più che ripetere formule distrattamente, ma rivivere la vita di Maria e di Gesù e imparare da loro, al tempo stesso affidando tutto noi stessi e le persone che portiamo nel cuore. Quando chiediamo una grazia e non ci viene donata rimaniamo male e crediamo che siamo stati puniti e che non siamo amati, ma non è così, il Padre, così come Gesù, lo Spirito Santo, Maria e i santi, ascolta sempre la nostra preghiera, ascolta anche quella che rimane nascosta in fondo al cuore e non osiamo dire, Lui ci ascolta e osserva nel profondo e lo fa con ogni persona su questa terra, Lui ha la visione completa e perfetta della storia e dei fatti, noi vediamo a malapena e frammentata anche la realtà che abbiamo dinanzi agli occhi e, quando c'è di mezzo il dolore, siamo ancora più offuscati, perché non lo accettiamo, non lo capiamo e non lo vogliamo, se fosse per noi salteremmo ogni evento doloroso, ma è illusorio, il dolore è parte integrante del nostro cammino, della vita, e non possiamo evitarlo, ma non commettiamo l'errore di tentare di spiegarlo, di capirlo (ad esempio quando colpisce bambini come Emma o persone giovani!), perché ci perderemmo in un labirinto senza uscita, il dolore è un mistero che non comprenderemo mai fino in fondo, possiamo solo viverlo, è inutile fuggirlo, allontanarlo, perchè ci faremmo più male da soli, possiamo e dobbiamo affrontarlo nella certezza e nella consolazione di non essere soli, perché Gesù non ci abbandona un istante, anzi molto spesso, quando ci sembra troppo e di non potercela fare, Egli ti porta in braccio e solo guardandoti indietro ti rendi conto che solo non avresti potuto farcela (il dolore fa verità nella nostra anima e nella nostra vita, non puoi fingere, perché ti scava come l'aratro sulla terra da seminare, spaccando le zolle, strappando le radici delle erbacce secche o nocive, finché non sei pronto per i semi nuovi che il Signore vuole far germogliare in te!) e che Qualcuno ti ha sostenuto, addirittura preso in braccio quando sei venuto meno e ti ha portato oltre... Sapere che non siamo soli mai fa la differenza nella nostra vita, anche nel modo in cui affrontiamo il dolore (in tutte le sue espressioni) e le difficoltà grandi o piccole che incontriamo e incontreremo.
Non so se saremo esauditi, non so quale progetto il Padre ha per questa bimba, ma preghiamo insieme e domandiamo la guarigione di Emma e affinché soffra il meno possibile e per sostenere la sua famiglia in questo difficile percorso, anche per tutti i bambini malati come lei. Grazie amici e buon cammino...

Commenti