"Invito" di Sergio Corazzini


Invito

Anima pura come un'alba pura,
anima triste per i suoi destini,
anima prigioniera nei confini
come una bara nella sepoltura,
anima, dolce buona creatura,
rassegnata nei tristi occhi divini
non più rifioriranno i tuoi giardini
in questa vana primavera oscura.

Luce degli occhi, cuore del mio cuore,
tenerezza, sorella del dolore,
rondine affranta nel mio stesso cielo,
giglio fiorito a pena su lo stelo
e morto, vieni, ho spasimato anch'io,
vieni, sorella, il tuo martirio è il mio.

Poesia tratta da L'amaro calice (1905) e presa dal seguente sito http://www.club.it/autori/grandi/sergio.corazzini/testi.html, dove sono arrivata cercando l'autore di una poesia che ho ascoltato durante un programma televisivo e di cui non conoscevo l'origine, la pubblicherò nelle prossime occasioni.

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